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Autore Discussione: CLAPO61 ci scrive:  (Letto 4857 volte)
clapo61
Utente non iscritto
« inserito:: Maggio 23, 2008, 01:41:44 pm »

Eccomi, Claudia - Nord.

La mia proposta è :
1) fare la lettera di intenti. Credo che questa sia importante per chiarirci le idee. Ho letto infatti quel "PD, ma non solo", di cui parlava ggiannig: io non partirei da lontano. Mi spiego: noi potremmo fare proposte per la risoluzione dei problemi mondiali...o nazionali, partendo quindi dal grande, ma non si pensi poi che questo possa essere facilmente tradotto nel piccolo, cioè il nostro vivere quotidiano; oppure partire dal piccolo, cioè il nostro vicino quotidiano, per poi esportarlo nel grande. E' chiaro che in questa seconda ipotesi abbiamo molte più probabilità che la nostra azione sia incisiva, soprattutto perchè avremmo la possibilità di una diffusione abbastanza capillare delle nostre proposte.
Ecco perchè ero partita con una serie di proposte per il funzionamento dei circoli, ed è lo stesso identico tema a cui si riferiva darwin: se il circolo (il piccolo a noi vicino) sarà davvero democratico ed avrà un buon funzionamento (apertura al pubblico, discussioni partecipate, rispetto del codice etico, statuto e regolamento), allora la nostra voce dal territorio arriverà ai vertici, e noi potremo essere ispiratori e contemporaneamente cassa di risonanza di ciò. Quindi innanzitutto la lettera d'intenti: a mio avviso dovremmo partire dal basso e dal piccolo e poi espanderci (come i cerchi intorno ad un sasso gettato in un lago). Mi rendo conto che molti di noi non sono iscritti ad un circolo, e quindi possono avere difficoltà a sapere i meccanismi con cui i circoli funzionano, però se facessero invece una capatina al loro interno, si renderebbero conto che oggi la maggiorparte o non funziona, o funziona poco e male: ci si vede sempre i soliti 4 gatti, ci sono i soliti che vengono dai ds e margherita che tentano di mantenere il pallino in mano loro, e praticamente cercano di ostacolare il più possibile l'apertura. Chi ha idee (parola orribile per la maggiorparte dei notabili di partito) o addirittura idee nuove viene ostacolato  se non emarginato. Il tutto si risolve nei circoli per una lotta al mantenimento dei vari "cadreghini" e "nicchiette" di voti: vi garantisco che è deprimente. Non credo proprio che così faremo molta strada. Per carità, il tutto adesso è sotto la completa approvazione di Roma: si vede che gli sta bene così e la prova sta nel fatto che chiunque provi a "raddrizzare" le cose trova davanti a sè "il muro" del provinciale; e se poi lo salta, trova il "muro" del regionale. In Lombardia secondo me è un mezzo disastro: i voti che abbiamo preso li abbiamo conquistati solo grazie alla ottima campagna  elettorale di Veltroni, ma noi sul territorio siamo praticamente assenti. E sapete cosa dicono? Calma, ti rispondono "Calma": la verità è che nei piani alti si stanno assestando e spartendo il potere, e finchè non hanno finito non vogliono che noi li infastidiamo e diamo le direttive dal basso....non sia mai. Noi qui invece potremmo avere la forza sia di dare una mano a chi "lotta" nei circoli, sia di amplificare il tutto e farci sentire. Al momento quindi nella lettera d'intenti secondo me si deve partire dal PD: quando poi saremo operativi e "ramificati" e potremo cominciare a fare documenti anche come dice ggiannig sui temi nazionali, ecco che la nostra voce  sarà sicuramente incisiva. Quindi 1) lettera d'intenti in cui secondo me bisogna indicare che ci vediamo come un supporto al PD e 2) ramificarci, ovvero come diceva mi sembra centine, cominciare a divulgare il forum nei circoli.
Che ne dite?
Claudia
« Ultima modifica: Maggio 25, 2008, 05:07:31 pm da Admin » Registrato
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Utente non iscritto
« Risposta #1 inserito:: Maggio 26, 2008, 07:04:49 pm »

clapo61



Joined: 15 Jul 2007
Posts: 161

 Posted: 22 May 2008 15:47    Post subject:     

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se il primo tema è la mission del PD e le domande a cui rispondere sono : che fare ? Dove andare ? io qualche propostina ce l'avrei. Soprattutto potrei cominciare a parlarvi della mia esperienza e quindi del cosa non fare. Però onestamente, per dire le cose "fuori dai denti" (ovvero per dire tutto ciò che non va bene per il momento) aspetterò che abbiamo uno spazio tutto nostro, mi sembra più giusto. La verità è che se noi abbiamo questo problema di farci sentire dai vertici, vuol dire che qualche castroneria è stata fatta, ed io so dove, nel senso che ne ho viste di tutti i colori, ma...ripeto...preferisco aspettare. Come si dice ? I panni sporchi si lavano in casa.
Noi adesso stiamo pagando gli errori fatti, ed è giusto che sia così.
Butto lì un altro argomento, che sembrerebbe meno importante, ma che invece secondo me potrebbe diventarlo: in Lombardia il PD regionale ancora non ha emanato un suo regolamento e statuto. In quante regioni ancora si è senza statuto e regolamento regionali? Credo in molte. Perchè non "dargli una mano" per esempio trasferendo lo statuto e regolamento nazionale a livello locale e poi farlo arrivare alle varie segreterie regionali come "i nostri consigli" ? Faccio un esempio a caso  : visti lo Statuto e Regolamento Nazionali, una figura che assommi più cariche monocratiche ed elettive è candidabile come portavoce di un circolo? Quale sarebbe la condotta corretta? Prima si candida e poi se eletto decide eventualmente quale carica abbandonare? Oppure è ineleggibile se non decide prima quale carica scegliere? E quali cariche sono incompatibili fra di loro? E' corretto per esempio pretendere che un portavoce abbia solo quell'incarico?
Ed un esecutivo? Come dovrebbe funzionare? Ancora: un circolo deve essere in rete e pubblicare tutto ciò che all'interno vi succede per obbligo di trasparenza? Ed è corretto pretendere che le persone di un coordinamento dopo un tot di assenze vengano date per "disinteressate" ed utomaticamente "dimesse"?
Insomma: perchè non stilare un vademecum di come dovrebbe funzionare un circolo e quali dovrebbero essere le sue funzioni, E poi farlo arrivare ai vertici? Una sorta di Linee Guida.
Che ne dite?
Claudia
 
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