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« inserito:: Aprile 11, 2008, 02:58:55 pm » |
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Carabiniera nera «sparita» dalla tv
Nel 2007 il monito del ministro Amato alle televisioni: favorire anche in tv l'integrazione. L'attrice: farò causa
ROMA — Bella, giovane, ma scura di pelle. L'attrice Shukri Said, trentacinquenne ex miss Somalia, vive e lavora in Italia da 15 anni: «Lavoravo — precisa — forse, d'ora in poi, non lavorerò più». Il rischio c'è: ha deciso di fare causa alla Lux Vide e alla Rai per mobbing, perché il suo personaggio nella serie «Don Matteo» (che si è conclusa ieri seria su Raiuno), dopo le prime puntate è scomparso. Vestita in divisa, era l'appuntato Jamila, il primo carabiniere di colore nella fiction italiana: perfettamente in linea con il monito del ministro Amato che, un anno fa, esortava Rai e Mediaset a favorire l'integrazione razziale. Racconta: «Quando sono stata chiamata dalla produzione, mi hanno detto che dovevo impersonare l'assistente del capitano, interpretato da Simone Montedoro, con cui ho fatto il provino. La mia Jamila, una vera novità nella serie, doveva avere peso nello sviluppo della storia, ma non è andata così.
All'inizio delle riprese, ho chiesto invano il profilo del personaggio che, via via, è andato scomparendo: sono stata ridotta a una comparsa, poi scomparsa del tutto». Replica il produttore Luca Bernabei della Lux: «Mobbing? È ridicolo. Shukri era stata scritturata per venti pose e le ha fatte tutte ». Ma l'ex modella somala non è dello stesso avviso e, come ha già anticipato ieri in un'intervista a il manifesto, ravvisa gli estremi di una discriminazione non solo per il colore della sua pelle, ma proprio in quanto donna: «Ero l'unico personaggio femminile nella caserma di "Don Matteo" e il mio ruolo avrebbe potuto inserire nella serie problematiche nuove».
Ribatte Bernabei: «Proprio in quanto donna era stato creato il suo personaggio, che non doveva essere però una "denuncia sociale". "Don Matteo" è tutta un'altra storia, cioè quella di un detective dell'anima. Trattandosi di una serie lunga, i personaggi che vengono man mano inseriti possono nascere in un modo e diventare in un altro». Sorge un dubbio: non sarà che Shukri non si è rivelata, in corso d'opera, all'altezza del ruolo? Risponde l'attrice: «Potrebbe anche essere, se solo mi avessero dato la possibilità di esprimere il mio personaggio. Con quelle sparute apparizioni, non mi hanno certo messo alla prova». Ma in quindici anni di attività, un po' cinema e molta tv, quali sono stati i personaggi che Shukri ha interpretato finora? Dice: «Un po' di tutto: dall'infermiera alla parrucchiera, dalla moglie di un diplomatico a una dirigente delle Nazioni Unite.
Stranamente, non mi hanno mai proposto di impersonare una prostituta: una volta ho fatto un provino, ma il regista mi ha liquidato, dicendo che avevo una personalità troppo forte per essere credibile». Shukri, legata sentimentalmente a un italiano, si dice «indignata » e disposta ad andare fino in fondo: «In un'Italia che si dice cosmopolita e multietnica, ho il dovere morale e sociale di far rispettare i valori in cui credo ».
E Bernabei conclude: «Accusare la Lux Vide di discriminazione è assurdo: noi, che abbiamo realizzato in tv una "Bibbia" interconfessionale, siamo sempre stati corretti. Shukri è una brava attrice, ma il mobbing che c'entra? Noi le abbiamo dato un'opportunità. Se la prendesse con chi non gliel'ha data». Don Matteo 6 Terence Hill è il Don Matteo della fiction, sacerdote-investigatore e detective. Nel cast anche Shukri Said, apuntato dei Cc Il ruolo In «Don Matteo 6» Shukri Said interpreta l'appuntato Jamila, il primo carabiniere di colore nella storia della fiction italiana
Ex miss L'attrice Shukri Said, 35 anni, è stata miss Somalia. Vive e lavora in Italia da 15 anni
Emilia Costantini 11 aprile 2008
da repubblica.it
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