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Autore Discussione: Muhammad Yunus porta il microcredito nei Queens  (Letto 2315 volte)
Admin
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« inserito:: Marzo 29, 2008, 07:00:47 pm »

26/3/2008

Muhammad Yunus porta il microcredito nei Queens
 
Il banchiere dei poveri va negli USA
 
 
La guerra in Iraq è costata agli Stati Uniti una cifra esorbitante. Oltre 700 miliardi di dollari secondo la commissione budget del Congresso americano, che tiene conto anche dei costi della guerra al terrore in Afghanistan. 3 trilioni di dollari per il nobel all’economia Joseph Stiglitz. Insomma, l’invasione dell’Iraq, iniziata nel 2003, è stata pagata dai contribuenti americani. E i loro soldi potevano forse essere spesi meglio. Per esempio, per dare a tutti gli americani l’assistenza sanitaria.
E invece, proprio negli Stati Uniti, esistono ancora sacche di povertà. Il presidente Bush ha voluto, ha cercato di esportare la democrazia in Medio Oriente. E ora è un musulmano, del Bangladesh, a portare in America la formula per combattere la povertà. Può sembrare assurdo, ma è veramente così. Il musulmano in questione si chiama Muhammad Yunus ed è soprannominato il banchiere dei poveri per aver lanciato il microcredito. Un progetto che ha preso di mira soprattutto le donne perché loro, le donne, non si giocano i profitti né se li bevono. Le donne mettono a frutto i profitti, e quando decidono di spenderli lo fanno con coscienza, facendo partecipi i figli e il resto della famiglia. Così almeno sostiene Yunus.
Tutto è iniziato dalle mucche, date a prestito alle donne del Bangladesh: devono mungerle, fare il formaggio, venderlo e ripagare il debito a tassi non da usuraio. E la mucca, oltre a rendere, serve a sfamare la famiglia.
Dopo le mucche, è stato il turno dei telefonini. L’idea era venuta ad un certo Qadir, allievo di Yunus e membro della Think Tank di Losanna Evian Group, poi diventato professore alla Harvard University di Boston. Consapevole delle difficoltà nell’ottenere un telefono fisso in Bangladesh, Qadir ha acquistato un certo numero di telefoni cellulari, li ha dati alle donne dei vari villaggi che a loro volta li prestano, su pagamento di una cifra congrua, ai contadini che hanno bisogno di informarsi del prezzo di determinati cereali da vendere: se il prezzo è decente vale la pena di andare al mercato a vendere, altrimenti si aspetta il giorno successivo. Ma ad usufruire della telefonia mobile sono anche tante famiglie con parenti all’estero: su appuntamento telefonico la donna porta il cellulare in una certa casa, permette al padre e alla madre di chiacchierare con il figlio che vive altrove. E riceve una ricompensa.
Ora, Muhammad Yunus, che tra l’altro ha vinto il nobel per la pace (ma si meritava quello per l'economia!), ha deciso di portare il microcredito in America. La sua impresa – o meglio il suo gruppo - si chiama Grameen e ha portato servizi finanziari a basso costo a oltre 7 milioni di poveri, soprattutto nell’Africa sub-sahariana. Ha iniziato nel 1974, dando prestiti di soli 27 dollari a 42 famiglie di un villaggio. In America, Yunus è operativo da gennaio 2008. È il primo programma in un paese che non sia povero. Offre prestiti che vanno da un minimo di 500 a un massimo di 3000 dollari.
Il motivo è semplice, persino banale: ci sono panettieri che si possono permettere di comprare uova e latte solo per un giorno, perché non hanno un frigorifero industriale dove mettere gli ingredienti. Ci sono venditori ambulanti che non hanno soldi per il carretto e lo affittano giorno dopo giorno. Ci sono parrucchieri che devono chiedere prestiti per comprare lo shampoo. E ogni volta, il panettiere, il venditore e il parrucchiere vanno dagli usurai, che applicano interessi del 200-300%. Può sembrare assurdo, ma a questi problemi, dei Queens e dell’America profonda, la Banca mondiale e le altre grandi istituzioni ancora non avevano pensato.
 
da lastampa.it
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