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Autore Discussione: Maria Carmela Miccichè su Facebook “Io ce la faccio da sola” diceva il tono ...  (Letto 242 volte)
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« inserito:: Dicembre 07, 2024, 12:57:35 pm »

Maria Carmela Miccichè  su Facebook

28 11 2024

“Io ce la faccio da sola” diceva il tono del suo passo sul pavimento, lo sguardo sempre dritto avanti, i movimenti della testa mentre parlava, il modo che aveva di aprire una porta.
Anna la guardò come sempre con ammirazione, ma quella mattina, sorprendendo anche se stessa disse: - Deve essere bello sentirsi forti.
Lea posò la penna che aveva in mano e fissò i suoi occhi chiari: -  Non è bello, è solo un modo per andare avanti, a volte si sceglie a volte è solo un'alternativa. Comunque, alla fine, ciascuno ha il suo modo per raggiungere il traguardo e una cosa ho capito, non c'è mai la certezza di aver trovato il modo giusto o sbagliato.
Anna la guardava affascinata, per tutto l'intero anno che aveva lavorato in quell'ufficio si era limitata a guardarla e a pensare che avrebbe voluto essere così. Ignorando la sua timidezza continuò: - Io sono quella che anche quando è arrabbiata, delusa e amareggiata si chiude la porta alle spalle piano, senza sbatterla. Sono sempre la prima a chiedere scusa anche quando non sarebbe il caso. Sono sempre pronta a ricascarci nonostante i fatti e stupida oltre ogni ragionevole dubbio. Sono quella che viene mollata e rimane amica degli ex che si sentono autorizzati a chiamarmi alle 2 della notte perchè sono stati mollati e non c'è nessuno che li ascolti. Io sono quella che in tutti i film è bruttina, invisibile, anonima poi, per dar corpo alla trama, si scioglie i capelli, si leva gli occhiali, si veste da Dior e si trasforma in cigno lasciando a bocca aperta tutti, compreso il bel protagonista che non l'aveva mai notata. Nei film va così, io ho i capelli corti e non ho niente da sciogliere, se mi levo gli occhiali sarò anonima lo stesso e pure non vedente e la mia vita non è un film.
Lea era seria e la guardava attentamente: - Nessuna vita lo è, grazie a Dio dura più di due ore e non c'è pubblicità.
Anna sorrise e sorrise pure Lea: - Ci sono tante persone sole, c'è chi lo sa, chi non vuole saperlo, chi si illude di non esserlo. A volte a farcela da soli ci si sente forti, a volte ci si sente soltanto più soli ma sempre meglio di quando non troviamo le persone sulle quali contavamo perchè allora ci si sente disperatamente soli. Tu sei intelligente e ironica sei forte a modo tuo, ciascuno lo è.
Ti chiami Anna, vero?
- Sì.
- Bene, tu sei Anna, senza nessun dubbio, ragionevole o meno. Anna è un ottimo punto di partenza, gli aggettivi li metterai dopo. Abbiamo tutta la vita per abbinare gli aggettivi.
Anna guardò Lea e la vide per come era, da quel momento l'ammirò volendole bene.

m.c.m.
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