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Autore Discussione: ELSA MORANTE  (Letto 1156 volte)
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« inserito:: Agosto 23, 2023, 11:37:38 am »

Morante, Elsa
Enciclopedia on line
Scrittrice italiana (Roma 1912 - ivi 1985).

Assai presto si rese indipendente con collaborazioni a giornali e riviste, allontanandosi da una complicata situazione familiare. Visse a lungo con A. Moravia, che aveva conosciuto nel 1936 e sposato nel 1941 (se ne separò definitivamente nel 1962). Un naturale talento di affabulazione, che si rivelò fin dalle giovanili collaborazioni al Corriere dei piccoli e dal racconto per ragazzi Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina (1942; nuova ed. col tit. Le straordinarie avventure di Caterina, 1959), fu il tratto più peculiare della sua personalità, forse non solo letteraria. Esplicitamente dichiarata nei primi racconti (Il gioco segreto, 1941), questa centralità della fantasticheria, che da strumento diviene ragion d'essere, valore da difendere e discrimine decisivo tra la sua narrativa e il mondo, ispirò alla M. le opere maggiori, Menzogna e sortilegio (1948) e L'isola di Arturo (1957), due romanzi di largo respiro, in cui il modello realistico di stampo ancora ottocentesco viene restituito a un'inesauribile produttività di invenzioni. All'età della fantasia, alla gelosa intimità e all'assoluta dedizione sentimentale dell'adolescenza sono dedicati i racconti (quasi tutti antecedenti e in parte già presenti in Il gioco segreto) raccolti nel volume Lo scialle andaluso (1963), mentre nella raccolta di versi Il mondo salvato dai ragazzini e altri poemi (1968), più che nelle precedenti poesie di Alibi (1958), l'originario slancio lirico si corregge e si complica in un'istanza anarchico-utopica involontariamente estetizzante. La rivolta anarchica e populistica contro le trame della Storia di cui gli umili sono inconsapevoli vittime ispira l'ambizioso progetto del romanzo La Storia (1974), con cui la M. spinge la ormai obsoleta poetica del neorealismo ai suoi forse prevedibili effetti melodrammatici, suscitando, oltre a vivaci polemiche, un enorme interesse di pubblico. Ma il più coerente svolgimento della sua ricerca è piuttosto rappresentato dal successivo romanzo Aracoeli (1982), testimonianza ultima di un autentico strazio personale, in cui la M. torna al tema prediletto delle relazioni familiari, descrivendo in giustapposizione di tempi diversi un intricato e torbido rapporto madre-figlio. Articoli, saggi e interventi critici, pubblicati negli anni tra il 1950 e il 1970, sono stati riuniti nel volume postumo Pro o contro la bomba atomica e altri scritti (1987); sono poi apparsi due voll. di Opere (1988-90) e le pagine inedite raccolte sotto il titolo Diario 1938 (1989).

da - https://www.treccani.it/enciclopedia/elsa-morante/


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« Risposta #1 inserito:: Agosto 25, 2023, 06:01:53 pm »

Elsa Morante: biografia, stile e analisi delle opere
Vita di Elsa Morante, stile e temi della scrittrice romana e analisi delle opere più importanti come Menzogna e sortilegio, L'isola di Arturo, La storia e Aracoeli

Antonello Ruberto
 

INDICE
1.   Biografia di Elsa Morante: una scrittrice del Novecento
2.   Lo stile dei primi anni
1.   Menzogna e sortilegio: trama
2.   L'isola di Arturo: trama e analisi
3.   Il pensiero di Elsa Morante
4.   La storia: trama, temi e spiegazione
5.   Aracoeli: trama e significato
6.   Guarda il video sulla letteratura del novecento
7.   Concetti chiave
1Biografia di Elsa Morante: una scrittrice del Novecento
Fonte: Ansa
Elsa Morante comincia a scrivere da giovanissima
Elsa Morante nasce a Roma nel 1912 nel quartiere popolare di Testaccio. Comincia a scrivere fin da giovanissima, iniziando un’intensa attività letteraria che sarà la cifra della sua esperienza di vita. Scrive filastrocche e fiabe per bambini che vengono pubblicate su vari periodici, mentre nel 1935 inizia la sua collaborazione con i periodici Oggi e l’Eroica.
Il gioco segreto, 1941
Una parte di questa grande mole di scritti viene raccolta e pubblicata nel 1941 in quello che è il suo primo libro: Il gioco segreto.

Nel 1941 sposa Alberto Moravia
Il 1941 è anche l’anno del suo matrimonio con Alberto Moravia, altro pilastro della letteratura italiana del XX secolo, che aveva conosciuto tramite l’amico Giuseppe Capogrossi. Grazie a Moravia, la Morante entra in contatto con scrittori di primo piano come Umberto Saba, Giorgio Bassani e, soprattutto, Pasolini, con cui inizia un’amicizia che durerà fino agli anni ’70. 

Nel 1948 pubblica “Menzogna e sortilegio” e inizia a collaborare con la Rai

Durante l’occupazione nazista della Capitale, la Morante si rifugia presso Fondi, nel basso Lazio, dove comincia la stesura del suo primo romanzo, Menzogna e sortilegio, che viene dato alle stampe nel 1948 e grazie al quale vince il Premio Viareggio a pari merito con Aldo Palazzeschi. Dopo la pubblicazione del suo primo romanzo, la Morante inizia a collaborare con la Rai e per alcune produzioni cinematografiche, un interesse, quello per il cinema, che contribuisce a rinsaldare il rapporto con Pier Paolo Pasolini.   

Morante e Moravia si separano
Nel 1957 esce il suo secondo romanzo, L’isola di Arturo, un grande successo sia di critica che di pubblico che le fa vincere il Premio Strega. I primi anni ‘60 segnano un momento di svolta nella vita della scrittrice: la separazione da Alberto Moravia segna l’inizio di un periodo d’instabilità cui contribuisce la relazione con il pittore newyorchese Bill Morrow, che muore tragicamente nel 1962. 

Elsa si avvicina al mondo della contestazione
Sono anche anni di impegno politico: le inquietudini e i timori per un conflitto nucleare sono alla base di Pro e contro la bomba (1965) e della raccolta poetica Il mondo salvato dai ragazzini (1968). In questo periodo entra in contatto con esponenti del mondo della contestazione e guarda con attenzione al mondo delle borgate romane: sarà grazie a questo sguardo che compone La Storia che, pubblicata nel 1974, è la sua opera più discussa e importante.   
Nel 1982 pubblica "Aracoeli" e tre anni dopo muore d'infarto
Due anni dopo comincia la stesura del suo ultimo romanzo, Aracoeli, che viene pubblicato nel 1982. Nel frattempo, l’ossessione per la vecchiaia e gravi problemi fisici cominciano ad indebolirla sia a livello fisico che emotivo. Impossibilitata a camminare, tenta il suicidio nel 1983, ma viene salvata da una domestica. Viene quindi trasferita in una clinica di Roma dove muore d’infarto il 25 novembre del 1985.   

2Lo stile dei primi anni

Stile dei romanzi ottocenteschiLa produzione letteraria dei primi anni è caratterizzata da una forte impronta presa dal grande romanzo ottocentesco, in particolare quello francese e russo, in cui elementi reali e favolosi si intrecciano per dare corpo ad una narrazione che dai toni fanciulleschi, in cui gli avvenimenti del racconto sono appigli per l’indagine psicologica sui personaggi. Queste caratteristiche si spingono al massimo nei primi due romanzi della Morante.
2.1Menzogna e sortilegio: trama
Menzogna e sortilegio: la storia di una famiglia del Sud Italia
Pubblicato nel 1948 il romanzo ricostruisce, guardandola all’indietro dal presente al passato, l’intricata storia di una famiglia di un paesino del meridione, narrata dalla voce di Elisa, unica superstite di questa saga. Il forte contrasto del romanzo si gioca sull’assoluta mediocrità dei protagonisti della storia, che narra di personaggi comuni, dei loro amori non corrisposti ed infelici, dei loro tradimenti e delle loro bassezze ma con uno stile sfarzoso, eccessivo, che si potrebbe addirittura definire barocco, che dipinge queste storie così comuni in toni grandiosi ed eroici, tingendole di magia.   

2.2L'isola di Arturo: trama e analisi
L'isola di Arturo: la storia di un ragazzo che vive sull’isola di Procida
Il secondo romanzo della Morante è pubblicato nel 1957 e narra la storia del giovane Arturo, un ragazzo nato e cresciuto sull’isola di Procida da cui non si è mai spostato. Figura oscura del racconto è il padre del ragazzo, che passa lunghi periodi lontano dall’isola per motivi misteriosi.
Fonte: Getty-Images
Delusione amorosa di Arturo e svelamento della verità su suo padre
La svolta arriva quando il padre di Arturo torna a Procida in compagnia di un nuova e giovanissima moglie, la sedicenne Nunziatina, di cui Arturo s’innamora. La ragazza lo rifiuta e Arturo scopre che il motivo della lontananza del padre sono le sue avventure omosessuali: caduto il mito paterno, Arturo lascia finalmente l’isola per partecipare alla Seconda Guerra Mondiale. 
Tema del fantastico e metafora del passaggio all’età adulta
In questo romanzo è il tema del fantastico che domina: fino al disvelamento finale Arturo vive appartato sull’isola, in un’atmosfera quasi da fiaba, mentre è la caduta della figura paterna che spinge il ragazzo all’abbandono definitivo, metafora del passaggio all’età adulta.

3Il pensiero di Elsa Morante
Scritti modellati sulle esperienze autobiografiche della Morante
I suoi scritti sono modellati sulle sue esperienze autobiografiche, e le vicende biografiche dei protagonisti diventano strumento narrativo per delineare la strada da percorrere; in particolar modo è indagato l’affacciarsi dei ragazzi alla vita adulta e l'amore, che è spesso presente ma come necessità di colmare un vuoto affettivo più che come attaccamento sincero per un’altra persona.
"Infelici Molti" e "Felici Pochi"Nelle sue opere emerge una visione della realtà definita da due categorie di persone, gli Infelici Molti contrapposti ai Felici Pochi, portatori di rivolta e bellezza. Secondo la scrittrice nel linguaggio poetico ci sono gli strumenti per l'autore per combattere l'irrealtà data dalla frenesia e prepotenza della vita quotidiana, perché l'arte deve servire a questo: impedire la disgregazione della realtà e ridefinire i confini di quella nella quale si vuole vivere.

4La storia: trama, temi e spiegazione
La Storia, 1974
L’imponente romanzo, pubblicato nel 1974, risente del lungo processo di crisi personale e di rielaborazione intellettuale attraversato dalla Morante lungo tutto il decennio degli anni ’60. La crisi economica e sociale culminata nella stagione di contestazione del ’68 pone fine al periodo d’incanto italiano che, in qualche modo, aveva ritratto ne l’Isola di Arturo, e l’inizio di una nuova stagione piena d’inquietudini. 
Il romanzo racconta la storia tragica di Ida Ramundo
Improntata al rifiuto del presente e alla contestazione del potere costituito La storia racconta la tragica storia di Ida Ramundo, insegnate di scuola durante gli ultimi anni del fascismo e l’occupazione nazista che, rimasta vedova e senza figli, finisce i suoi giorni in manicomio, un racconto prende le mosse da reali fatti di cronaca. 
Fonte: Ansa
La storia è narrata dal punto di vista di chi subisce
Obiettivo della Morante è di narrare la storia dal punto di vista degli ultimi, di chi subisce le decisioni prese dai potenti, e le cui immani tragedie personali non trovano posto nel racconto della Storia ufficiale, con la S maiuscola.
La critica
La critica rimprovera alla Morante l’uso del registro narrativo in terza persona, che quindi ignora le nuove forme dello sperimentalismo e della neoavanguardia. A ciò si aggiunge il fatto che il desiderio di dipingere questa realtà degli ultimi, spinge la Morante ad accentuare i toni più del necessario, sconfinando quasi in forme narrative manieristiche che dipingono un quadro troppo artificiale. Questa la critica maggiore che viene mossa ad un romanzo che, in alcuni punti tocca vette d’intensità assoluta. 





5Aracoeli: trama e significato
Fonte: Ansa

Aracoeli, 1982
Pubblicato nel 1982, è l’ultimo romanzo scritto da Elsa Morante. Abbandonato il campo politico ed ogni illusione di cambiamento attraverso della realtà attraverso la letteratura, la scrittrice, ormai malata ed incupita dal pessimismo, scrive un romanzo che sembra riprendere, ma rovesciandola in senso negativo l’ambientazione de L’isola di Arturo. 
La storia di un anziano omosessuale ossessionato dalla ricerca della madre
Ritorna al racconto in prima persona e anche qui il protagonista è un personaggio maschile. A differenza del romanzo giovanile però, qui il protagonista è un vecchio omosessuale solo e in avanti con l’età, alla ricerca di Aracoeli, la madre di origini andaluse. Questa ricerca viene continuamente frustrata da un susseguirsi di rivelazioni negative che riflettono tutto il pessimismo maturato dalla scrittrice negli ultimi anni di vita. Il protagonista si ritrova così disilluso e solo, senza alcun entusiasmo ed in attesa della morte, parola che chiude il romanzo.

6Guarda il video sulla letteratura del Novecento
Concetti chiave

•   Biografia di Elsa Morante
o   Nasce a Roma nel 1912 e comincia a scrivere da giovanissima, collaborando con diverse rivista. Il suo primo ad essere pubblicato nel 1948 è Menzogna e sortilegio. Nel 1941 sposa Alberto Moravia ed entra in contatto con i grandi nomi della letteratura italiana del Novecento.
o   All’inizio degli anni ’60, la separazione da Alberto Moravia segna anche l’inizio di un travagliato periodo personale. Entra in contatto con l’ambiente delle avanguardie letterarie e con quelli della contestazione di sinistra.
o   Un nuovo interesse per la politica la porta alla scrittura de La storia, romanzo che riceve però diverse critiche. La sua ultima opera è Aracoeli, pubblicata nel 1982, tre anni prima della morte nel 1985.


Lo stile dei primi anni
o   Lo stile dei primi anni risente molto di quello del romanzo ottocentesco sia russo che francese, in cui si mischiano elementi reali e immaginari e molto spazio viene dedicato all’approfondimento psicologico dei personaggi.
o   Menzogna e sortilegio narra delle vicende di una famiglia del meridione i cui componenti sono persone assolutamente comuni, prede dei loro desideri.
o   L’Isola di Arturo racconta il passaggio del protagonista dall’adolescenza, vissuta in un ambito favolistico, attraverso la delusione del rifiuto amoroso e lo svelamento della verità sul padre.
•   
•   La Storia
In questo romanzo è narrata la tragica storia famigliare di Ida Ramundo. L’idea della Morante era quella di narrare la Storia ignorando i grandi personaggi e i grandi contesti ma concentrandosi sulle tragedie degli ultimi, che subiscono la storia dei grandi.
•   Aracoeli
Il protagonista è un uomo anziano, omosessuale e solo, ossessionato dalla ricerca della madre. Il romanzo, l’ultimo della Morante, tradisce tutto il pessimismo maturato dalla scrittrice negli ultimi anni di vita.

da - https://www.studenti.it/elsa-morante-biografia-stile-analisi-opere.html
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