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Autore Discussione: La voglia di mafia della borghesia che dimentica le carneficine di Cosa nostra  (Letto 2975 volte)
Arlecchino
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« inserito:: Luglio 18, 2023, 06:33:46 pm »

La voglia di mafia della buona borghesia che dimentica le carneficine di Cosa nostra

Palermo dall'alto (foto di Mike Palazzotto)


Cara lettrice, caro lettore,
“la mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari”, sosteneva lo scrittore Gesualdo Bufalino. L'autore di “Argo il cieco” e "Diceria dell'untore" aveva ragione, ma solo in parte. L’ignoranza è sì una debolezza che attira i criminali, tuttavia Cosa nostra è sostenuta anche da persone che hanno brillantemente chiuso il ciclo scolastico, conseguito una laurea e superato gli esami di abilitazione professionale. Per converso, esistono donne e uomini semianalfabeti e in stato di indigenza che non hanno mai perso la ricchezza inestimabile dell’onestà. Ma a cosa è dovuta la voglia di mafia che irretisce avvocati e notati, medici e commercialisti? Non è compito della magistratura stabilirlo e la sociologia finora non è stata in grado di fornire una risposta convincente e definitiva. Di sicuro parte della borghesia palermitana continua a farsi sedurre dalla criminalità organizzata. Negli anni Ottanta questa borghesia era spesso maggioritaria, ora non lo è più ma esiste e resiste. La mostra allestita di recente dai fotografi Franco Lannino e Michele Naccari rivela senza censure la carneficina che la mafia ha compiuto negli anni Ottanta: volti sfigurati, corpi mutilati, occhi vitrei rivolti verso il cielo. Andrebbe fatta vedere a chi, nonostante abbia avuto la fortuna di potere studiare fino alla laurea, appare affascinato o indulgente o semplicemente indifferente nei confronti di Cosa nostra e della sua rete criminale.


La candid camera del tiktoker disabile: "Palermitani più solidali dei romani"

Mattia Vernengo ha vent’anni ed è nato con una malformazione cerebrale complessa e una paralisi flaccida agli arti inferiori. È costretto a muoversi su una sedia a rotelle. Con alcuni video su TikTok ha messo alla prova la solidarietà dei passanti. Si è disteso a terra e si è messo ad aspettare qualcuno che venisse ad aiutarlo. Un amico filmava tutto da lontano. Dalla sua candid camera è emerso che i palermitani sono più solidali dei romani. Un dato che naturalmente non ha nulla di scientifico ma che dà il senso di come le persone reagiscono davanti alla disabilità.


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Ruspe e bagnanti insieme lungo la Costa Sud di Palermo. È scattata la bonifica ma per il recupero definitivo servono altri lavori. E i soldi del Pnrr. La foto è di Igor Petyx


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