Robinson: Joan Didion, il pensiero magico delle donne
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sab 6 mar, 07:14 (1 giorno fa)
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A cura della redazione - 6 marzo 2021
Joan Didion e il pensiero magico delle donne
"La fragilità è stata davvero la mia arma segreta". Si riassume in questa frase il "pensiero magico" di Joan Didion: una grande scrittrice capace, dal suo debutto alla fine degli anni Cinquanta, di bruciare le tappe dell'emancipazione femminile in un mondo occupato da uomini. Gli scrittori del suo tempo erano presenze forti: Norman Mailer, Truman Capote, Tom Wolfe, Philip Roth, eppure lei è riuscita ad aprire nuove strade per altre donne. "Non ne avevo coscienza", racconta nella rara intervista, firmata da Mario Platero, in copertina su Robinson in edicola oggi con Repubblica (e tutta la settimana a 50 centesimi).
Didion si racconta dalla sua casa di New York sulla 71 East, dove è in prudente lockdown dall'inizio della pandemia; parla del suo rapporto con la città, dove è arrivata a vent'anni dopo aver vinto un concorso per lavorare a Vogue: dopo la pandemia, la scrittrice ne è sicura, "tornerà alla sua grandezza come ha sempre fatto in passato". E della situazione attuale confessa: "Sono preoccupata per quello che succederà quando il Covid sarà superato. Lo sono per quello che, per molti, potrà essere la conseguenza in termini di stabilità mentale. Mi spaventa il dopo, più che questo momento".
Nelle pagine seguenti troverete le recensioni alle novità in libreria (Natalia Aspesi, tra gli altri, scrive di Edmund White) e lo spazio dedicato all'autore da riscoprire: questa settimana è Giovanni Comisso, lodato da Pasolini per la sua "libertà assoluta" e premio Strega nel 1955: ce lo racconta Maurizio Di Fazio. Potete scriverci a:
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Festival
Il grande racconto del Potere, della sua conquista nel corso dei secoli con la violenza, la persuasione e anche la seduzione. E poi il noir, italiano e straniero, al femminile soprattutto. Tra i tanti festival che andranno online nei prossimi giorni, due hanno attirato l’attenzione di Robinson: Lezioni di Storia e Noir in Festival. Il primo è organizzato da Laterza nei teatri italiani ed è un viaggio attraverso i secoli per scoprire come sono state conquistate le stanze del comando, da chi e soprattutto con quali strumenti. Lo studioso Alessandro Barbero, intervistato da Simonetta Fiori, ci aiuta a riflettere sulla parola Potere, una delle più enigmatiche dell’età contemporanea. Annarita Briganti, invece, ci guida nel cuore del Noir in Festival per scoprire le protagoniste italiane e straniere che stanno rivoluzionando il genere.
Arte
Scrive Achille Bonito Oliva: "Se compito dell’arte, specialmente quella contemporanea, è quello di massaggiare il muscolo atrofizzato della contemplazione collettiva e di sviluppare nel pubblico nuovi processi di conoscenza, allora esiste la possibilità di evitare la morte del pubblico e, al contrario, di creare una interattività tra l’opera dell’artista e il suo fruitore". Insomma, i musei devono cambiare e il grande critico scrive come sul nostro supplemento. Nelle pagine dell'Arte trova spazio anche un ampio servizio dedicato a Keith Haring. Simon Doonan ha raccontato ad Antonello Guerrera i segreti della biografia che ha dedicato all'artista giovane per sempre. Doonan infatti ha incontrato Haring innumerevoli volte, per lavoro o divertimento, nei vicoli di Soho, nell’anarchico East Village, a New York, dove l’artista si trasferì nel 1978 a studiare pittura. Per poi rivoluzionare l’arte fondendo classicismo, Topolino, contemporaneità infernale e cani che abbaiano (nell'immagine qui sopra: Portfolio of 5 Artists in Support of Bill T. Jones (1986) di Keith Haring).
Libri per ragazze e ragazzi
Un Dante così davvero non l’avete mai visto: è il sommo poeta visto con gli occhi di Geronimo Stilton, icona adorata da milioni di bambini in tutto il mondo e protagonista seriale di “stratopici” viaggi nel regno della fantasia. L’ultimo, appena pubblicato, lo porta “nella selva oscura” al cospetto dell’autore della Divina commedia, di cui celebriamo quest’anno i sette secoli dalla morte. Nell’occasione, Robinson vi propone un’esperienza unica: un’intervista impossibile di Geronimo – che di mestiere fa proprio il giornalista – al suo amico Dante, naturalmente in esclusiva per noi. E restando in tema Alighieri, Ilaria Zaffino ci segnala altre due uscite all’insegna dell’originalità e della qualità: un activity book sui mostri dell’Inferno e un PaperDante cento per cento Disney. Avventure per tutti i gusti.
Fumetti
"Il fiume e l’immensa foresta sembravano chiamarmi nella profonda tenebra del loro cuore, con la morte in agguato”. Quel “fiume possente che ricordava un lungo serpente” è quello che strega Marlow, il protagonista di Cuore di tenebra di Joseph Conrad. E quel serpente passa anche, con un efficace artificio grafico, attraverso le pagine che dividono i capitoli della trasposizione che Peter Kuper ne ha realizzato in versione graphic novel. Questa settimana vi proponiamo un'intervista all'autore americano, disegnatore per il New Yorker, vincitore di diversi premi tra cui, nel 2016, di un Eisner Award, il più prestigioso in assoluto, con Rovine. Kuper, che è noto anche per il suo impegno politico (pubblica da più di 40 anni la rivista World War 3 Illustrated) racconta in un'intervista a Luca Valtorta le difficoltà di trasporre a fumetti un'opera che negli Stati Uniti è considerata controversa per il suo presunto razzismo. È l'occasione per parlare di temi scottanti come la "cancel culture", il suprematismo bianco, gli orrori del colonialismo e molto altro ancora. Buona lettura.
Spettacoli
Guido Andruetto ha intervistato Salvatore Accardo. Nel repertorio del grande violinista non esiste solo Paganini: anzi, in occasione del centenario della nascita del grande compositore argentino, Accardo racconta il suo rapporto con la musica di Astor Piazzolla e la loro amicizia. E, ripercorrendo la sua carriera, fa una considerazione sul presente: "Non c’è iPad o connessione internet che possa sostituire l’ascolto e il confronto in presenza".
Straparlando
L’infanzia in campagna in una famiglia di origini contadine e la passione per il passato. Gli studi a Pisa con maestri come Delio Cantimori e Armando Saitta.
Il ruolo della memoria ai tempi della Rete. Antonio Gnoli nello Straparlando dialoga con lo lo storico Adriano Prosperi (qui sopra, in un disegno di Riccardo Mannelli)
Il nostro torneo letterario
La materia può apparire complessa, ma diventa appassionante se a divulgarla sono quattro scienziati scrittori: il nostro torneo letterario questa settimana è dedicato alla fisica. È questo infatti il tema dei quattro saggi letti e votati dai circoli di lettura che partecipano al nostro gioco. Scoprite chi ha vinto sulle pagine di Robinson.
Cantami, o diva
Di Michele Smargiassi
Non riesce a non vibrare di emozione la prosa scientifica del chiarissimo professor Anouk Ooma del Centro Universitario Archeologico della terra del Principe Giuseppe, al momento di presentare al IV Congresso Intergalattico di Studi Archeologici la sua Relazione sulla poesia terrestre, che include un rarissimo frammento “rinvenuto due anni fa su di un brandello di carta fra le rovine di una città del Nord Italia”. Pochi sublimi versi di un carme d’amore, “composizione squisita, ricca di letteratissime assonanze, gioiello dal sapore alessandrino, perfetto in ogni sua voluta”. Eccone la trascrizione: “Grazie dei fior / Tra tutti gli altri li ho riconosciuti / m’han fatto male eppure li ho graditi / son rose rosse e parlano d’amore”. Quale splendido “messaggio di fiducia e solidarietà da un abisso di dolore!”, si commuove il prof. Ooma, quale fortuna possedere tracce “del volta vago e amato dei nostri padri”. (Nel Diario Minimo di Umberto Eco, l’archeologo alieno ha a disposizione solo le canzoni di Sanremo per ricostruire la nostra civiltà perduta. Eco scriveva nel 1959. Settant’anni dopo, un altro Festival lascerà i suoi reperti a futuri esegeti: stavolta, francamente, consiglieremmo al prof. Ooma di lasciar perdere).
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