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Autore Discussione: Isla e Sorrell, i MANAGER più trasparenti, sociali e responsabili del mondo.  (Letto 3397 volte)
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« inserito:: Dicembre 08, 2017, 10:53:49 am »

Pablo Isla e Martin Sorrell, i manager più trasparenti, sociali e responsabili del mondo.

Molto meglio di Musk e Bezos


Livia Liberatore    12 ORE   3376
Si può valutare un capo in base al giudizio dei suoi dipendenti, al raggiungimento degli obiettivi annunciati o alla sua capacità di innovazione. La classifica dei cento migliori Ceo diffusa ogni anno dall’Harvard Business Review ordina gli imprenditori in base alla performance economica che hanno assicurato all'azienda ma anche al rispetto dei criteri Esg, Environmental, Social and Governance. È così che in lista non ci sono i prevedibili big del tech come Elon Musk (che non appare tra i primi 100, mentre Sergio Marchionne è al 53° posto) ma trovano spazio figure meno note, rispettose di fattori come la responsabilità sociale d’impresa, la trasparenza e l’ambiente.
Nella classifica del 2017, venti degli amministratori delegati guidano società con sede al di fuori del loro Stato di nascita. In media sono diventati CEO a 44 anni, 29 di loro hanno un Master in business administration, solo due sono donne. Se giudicati soltanto in base alle condizioni finanziarie Jeff Bezos sarebbe il primo ma in questa classifica i rating Esg bassi lo penalizzano e il CEO di Amazon è al 71° posto. Anche se, nota Hbr Review, anche Bezos sta investendo in sostenibilità per recuperare.
Ecco i primi dieci in classifica:
1. Pablo Isla

Pablo Isla. Wikipedia
Società: Inditex
Spagnolo. Descritto come un uomo umile, a volte timido, preferisce i meeting informali alle lunghe riunioni per mantenere lo stile organizzativo di una piccola impresa. Da quando è diventato amministratore delegato ha guidato Inditex, la società che possiede catene di moda come Zara, Massimo Dutti, Bershka, Pull&Bear, Stradivarius, Oysho, in un periodo di espansione globale durante il quale ha aperto in media un negozio al giorno. Viene apprezzata la trasparenza nella gestione e monitoraggio della supply chain e l’incoraggiamento a portare i vestiti usati nei negozi per riciclarli.
2. Martin Sorrell

Martin Sorrell. Wikipedia
Società: Wpp
Britannico, dal 1986 amministratore delegato di Wpp. Ha trasformato l’impresa, che in origine produceva cestini di plastica e teiere, in un colosso della pubblicità e del marketing. Nel 1996 ha pubblicato un articolo sull’Harvard Business Review, nel quale anticipava l’effetto del web sulla costruzione del marchio aziendale. Viene considerato un pensatore e uomo d’affari rivoluzionario, sempre concentrato sui risultati di lungo periodo.

3. Jensen Huang

Jensen Huang. Wikipedia
Società: Nvidia
Nato a Taiwan, nel 1993 è stato cofondatore di Nvidia, azienda nel campo dell’Information Technology che produce processori, schede madri e componenti per computer e console. In questa veste, ha contribuito allo sviluppo del mercato dei videogiochi. È uno dei pochi Ceo con un tatuaggio ed è noto per essere stato un visionario dell’intelligenza artificiale.

4. Jacques Aschenbroich

Jacques Aschenbroich. Wikipedia
Società: Valeo
Francese, dopo aver ricoperto per anni incarichi di tipo politico dal 2009 è a Valeo, azienda produttrice di componenti per le case automobilistiche. Dal suo insediamento ha introdotto un piano strategico per garantire la crescita del gruppo in due direzioni: tecnologie per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e sviluppo nei mercati emergenti.

5. Bernard Arnault

Bernard Arnault. Getty/Pascal Le Segretain
Società: LVMH
Francese. Amministratore delegato della holding del lusso nata dalla fusione fra Louis Vuitton e Moet Hennessy dal 1989, ha votato la sua carriera allo sviluppo del gruppo. Secondo le parole di Arnault riportate in diversi Social Responsibility Report, LVMH è impegnata a rafforzare la cittadinanza aziendale, a promuovere la realizzazione dei dipendenti e a proteggere le risorse naturali, a volte molto scarse, utilizzate nei prodotti.
Leggi anche: Stilisti e uomini (e donne) d’affari: i 25 più ricchi nel mondo della moda. Cinque sono italiani

6. Martin Bouygues

Martin Bouygues. Wikipedia
Società: Bouygues
Gruppo industriale francese attivo nel settore delle costruzioni, telecomunicazioni e media, fondato nel 1952 dal padre di Martin, Francis, e presente in 90 Paesi. Martin Bouygues ha preso la guida dell’azienda nel 1989 e da allora si impegna per assicurare le pari opportunità e lottare contro ogni tipo di discriminazione nella scelta dei propri impiegati.

7. Johan Thijs

Johan Thijs. Nicolas Maeterlinck/AFP/Getty Images
Società: Kbc
Belga, dal 2012 guida l’impresa che offre prodotti assicurativi e bancari integrati, soprattutto nei mercati dell’Europa centrale e orientale. “Prendiamo molto seriamente la nostra responsabilità nei confronti della società e delle economie locali”, ha detto in un’intervista a International Banker, “e puntiamo sull’empowerment dei nostri dipendenti, permettendogli, entro certi limiti, di essere imprenditori all’interno dell’azienda”.

8. Mark Parker

Mark Parker. Neilson Barnard/Getty Images
Società: Nike
Ceo dal 2006, era entrato in Nike nel 1979 come designer di scarpe. Viene descritto come uno degli amministratori più creativi del mondo. Nike è oggi leader mondiale in molte categorie di calzature sportive e occupa una quota del 62% del mercato statunitense delle scarpe da ginnastica. Introverso, amante dell’arte, corridore, incoraggia lo sport fra i dipendenti e fa molte domande per sollecitare idee dal suo staff, in particolare dai membri junior.

9. Elmar Degenhart

Elmar Degenhart. Arne Dedert/AFP/Getty Images
Società: Continental
Nel 2009 è diventato Ceo di Continental, la multinazionale di pneumatici tedesca. Da allora ha avviato una politica di efficienza dei costi e una serie di acquisizioni strategiche, che hanno portato il fatturato ad aumentare. È attento alla sostenibilità ambientale dei veicoli e sostenitore della diffusione delle auto a guida autonoma, in nome della sicurezza sulle strade.

10. Florentino Perez Rodriguez

Florentino Perez con Cristiano Ronaldo. Denis Doyle/Getty Images
Società: ACS
Più noto come presidente del Real Madrid, dal 1993 lo spagnolo Perez è anche amministratore delegato del gruppo di ingegneria civile Acs, Actividades de Construcción y Servicios. Per anni, dal 1976 al 1982, ha lavorato nel settore pubblico spagnolo. Ha un alto ranking nella Corporate Social Responsibility.

Da - https://it.businessinsider.com/bezos-e-musk-mangiano-la-polvere-e-lui-il-miglior-ceo-del-mondo-per-harvard-business-review-ecco-la-top-10/
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