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Autore Discussione: Tafazzismo per Frattini  (Letto 2286 volte)
Admin
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« inserito:: Novembre 17, 2007, 07:36:42 pm »

16/11/2007 - STRANITALIA
 
Tafazzismo per Frattini
 
   
 
Italiani divisi sulla censura al commissario.

Un punto in più nella classifica degli screditati
 
 

 Per la prima volta da anni il Parlamento europeo ha votato una risoluzione in cui si stigmatizza con nome e cognome un commissario Ue. Succede. Tuttavia uno non può fare a meno di domandarsi se sia un caso o meno che il censurato in questione sia di nazionalità italiana.  Siamo sempre in mezzo? Ci facciamo sempre riconoscere? Oppure è una mera coicidenza?

La pietra dello scandalo sono alcune dichiarazione indelicate sui romeni rilasciate da Franco Frattini, vicepresidente della Commissione e responsabile per Affari giudiziari e Immigrazione, al quotidiano romano il Messaggero. Sull'onda dell'emozione per le tragedie capitoline, l'ex ministro degli esteri di Berlusconi ha ragionato sul concetto "mandiamoli via tutti". Cosa che, sia chiaro, un commissario europeo non dovrebbe dire.

Il parlamento europeo gliela ha fatta pagare. Sarebbe sucesso se non fosse stato italiano? Forse no.

1. Nei giorni successivi all'omicidio Reggiani, Frattini è stato in più occasioni mal consigliato dalla sua colorazione politica nel parlare al pubblico. Questo lo ha portato lontano dalla linea europea. Un inglese lo avrebbe fatto?

2. Il centrosinistra ha usato le sue dichiarazioni contro il centrodestra. Il centrodestra le ha usato contro il governo. Le parole di un commissario europeo sono diventate strumento di dibattito e faida interni. Tipico nostro. Muoia Sansone con tutti i filistei anche se i filistei (si fa per dire) siamo noi.

3. I parlamentari di centrosinistra hanno alimentato la mozione contro Frattini per fini di politica interna che non necessariamente avevano a che fare con l'argomento in oggetto. Ci sono regole non scritte secondo cui fra connazionali, e all'estero, si deve pensare due volte prima di spararsi addossoi. Vedere i tedeschi sul caso, ben peggiore di questo, delle bugie di Verheugen sulla love affair con la sua capo di gabinetto. Tutto insabbiato collettivamente dai tedeschi. Brutta storia, bruttissima, ma spirito di squadra. Gliela faranno pesare a Berlino. Mi auguro.

Risultato: gli italiani si sono divisi, hanno diviso il parlamento e - alla fine - hanno screditato Frattini e se stessi. Nel frattempo nessun problema è stato risolto. Non dico che dovessero lodare il commissario per il suo scivolone (in seguito ha corretto il tiro, per la verità). Tuttavia resto persuaso che i panni sporchi sarebbe meglio lavarli in casa, senza lasciarsi guidare dalla foga di difendere interessi politici mirati esclusivamente alla gestione del potere e alla conquista di poltrone. Non serve a nulla. E che quando tutti ci guardano, avre un'idea del fare squadra non fa per nulla  male. Chi vive all'estero conosce le occhiate che incassiamo noi italiani.

 Tafazzismo?

 
da lastampa.it
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