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Autore Discussione: Claudio Gallo. Khaled Al-Shatti “La guerra al terrore fatela nel mio Paese”  (Letto 1943 volte)
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« inserito:: Ottobre 19, 2014, 04:24:54 pm »

“La guerra al terrore fatela nel mio Paese”
L’avvocato ed ex parlamentare kuwaitiano Khaled Al-Shatti svela sul New York Times i legami del suo Paese con i jihadisti

25/09/2014

Claudio Gallo

“I principali finanziamenti dell’Isis arrivano dai paesi del Golfo”. “I paesi del Golfo stanno aiutando attivamente la colazione militare guidata dagli americani contro l’Isis”. Non bisogna essere Sherlock Holmes per capire che qualcosa non funziona. Reportage giornalistici seri dai paesi arabi del Golfo non sono all’ordine del giorno, probabilmente a causa della loro difficoltà. Per questo ogni piccola finestra aperta su quei paesi è particolarmente interessante, come l’opinione, scritta qualche giorno fa sul New York Times, dell’avvocato ed ex parlamentare kuwaitiano Khaled Al-Shatti. 

In sostanza Al Shatti, da tempo nel mirino sia degli estremisti islamici sia degli apparati di sicurezza del suo paese, spiega al presidente americano Obama che la sua coalizione è una bella cosa ma la guerra al terrorismo andrebbe condotta dentro alcuni degli stati membri. “Fin dalla sua liberazione nel 1990 – scrive – il Kuwait è stato sopraffatto dagli estremisti che ne hanno fatto un centro per il finanziamento del terrorismo”. Molti cittadini kuwaitiani compaiono nelle liste americane dei finanziatori del terrorismo e almeno 200 kuwaitiani militano nell’Isis e nel clone di Al Qaeda Jabhat al Nusra. Il volto del ministro per gli Affari Islamici Nayef Al-Ajmi campeggiava sui manifesti di alcuni dei più noti finanziatori di Al Nusra. In marzo è stato costretto a dimettersi, anche su pressione di Washington.

“I nostri vecchi libri di scuola – spiega l’ex parlamentare – incoraggia alla violenza contro gli altri gruppi, non esclusi i musulmani. Nelle moschee e in televisione gli imam predicano gli stessi messaggi distruttivi che producono il terrorismo”. Dopo essere stato eletto in parlamento Al Shatti aveva presentato la bozza per una legge contro il finanziamento ai terroristi che non è mai passata. “L’influenza degli estremisti – dice – è enorme: posso infatti pubblicare le mie opinioni di un giornale americano, ma non su quelli del mio paese”.

Da - http://www.lastampa.it/2014/09/25/esteri/cos-i-paesi-del-golfo-che-aiutano-obama-finanziano-lisis-JCp7AJySfXFduSIgLUc0lO/pagina.html
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