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Autore Discussione: VITTORIO DA ROLD. Nassim Taleb: ecco i quattro motivi per cui l'italia ...  (Letto 2583 volte)
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« inserito:: Ottobre 17, 2013, 12:01:16 pm »

Nassim Taleb: ecco i quattro motivi per cui l'italia resiste ai «cigni neri»

di Vittorio Da Rold
17 ottobre 2013

Decentralizzazione del potere, la meravigliosa storia millenaria della Repubblica di Venezia, il principio di sussidiarietà usato dalla Chiesa cattolica, le origini che affondano nella storia di Roma e nella capacità di creare opere come il Pont du Gard in Francia, che usano la conoscenza pratica piuttosto che quella accademica appresa sui banchi di scuola. Sono questi i quattro motivi che rendono l'Italia antifragile, cioè, secondo Nassim Taleb, autore del best seller «Il Cigno nero» capace di resistere agli eventi imprevisti.

Ma andiamo con ordine. Conversare con Nassim Taleb è come essere in mezzo a uno sciame di farfalle, tante sono le idee e le sollecitazioni che ti procura in un caos intellettuale solo apparente. Lo scrittore, matematico ed ex trader che ha anticipato la crisi finanziaria con il best seller del 2007 "Il Cigno Nero" (evento inaspettato e molto improbabile come l'avvento di Internet o il fallimento di Lehman Brother) è diretto e va sempre al nocciolo della questione.

Punto primo: «I Cigni neri non sono prevedibili ed è impossibile calcolarne i rischi», ma i loro effetti sono destinati a moltiplicarsi in un mondo sempre più complesso ed interconesso, così possiamo solo prepararci ad rendere le aziende o i sistemi politici meno «vulnerabili al caos» rendendoli «antifragile», cioè dal titolo del suo nuovo libro edito dal Saggiatore come tutti i suoi precedenti, capaci di trarre vantaggio dal disordine.

Nel corso di una serata milanese organizzata nelle stupenda cornice del Museo Bagatti Valsecchi e sponsorizzata da Royal Bank of Scotland (RBS), Taleb indica quattro punti per cui l'Italia è «antifragile», in un certo senso un paese ideale come capacità di resitere ai «cigni neri».

1) Decentralizzazione del potere. Nell'Italia dei cento campanili, dove il potere politico è parcellizzato, questo è un fattore di stabilità politica. Questa divisione del potere rende molto più capaci di resistere agli shock imprevisti. Anche il successo della Germania di oggi dipende dal decentramento nei Lander e nelle piccole medie imprese imposto dagli alleati dopo la Seconda guerra mondiale che hanno decentrato il potere, prima tutto concentrato a Berlino, in varie città tedesche (Francoforte, Amburgo, Bonn, Monaco). Così facendo, invece di indebolire, hanno reso ancora più resistente la Germania.
Non a caso l'Italia con 70 governi dal dopoguerra è un sistema politico antifragile, mentre la Siria (con un solo governo) e l'Arabia saudita (con due esecutivi) durante lo stesso periodo sono molto più fragili. Eppure tutti avrebbero detto che un sistema con un solo esecutivo è molto più stabile di uno con 70 cambi di governo, ma terribili fatti nel caso della Siria stanno lì a dimostrare proprio il contrario. Qui vale la regola di Warren Buffet che le società o i sistemi politici migliori sono quelli che fanno profitti e vanno avanti senza curarsi troppo di chi sia al governo inq uel momento. qualcosa di simile accaduto al Belgio dove per un anno tutto è andato avanti senza governo.
Se il sistema politico concentra troppo il potere in due punti precisi come negli Stati Uniti (la presidenza e la Federal Reserve) aumenta la possibilità di fare grandi errori come è avvenuto in passato con due costose guerre in Medio Oriente di George W. Bush. che ha mandato all'aria i conti pubblici americani e con Alan Greenspan e la sua politica monetaria che voleva eliminare i picchi del ciclo economico e ha reso più fragile il sistema. L'antifragile è un sistema che migliora e impara dai suoi errori come l'aviazione civile impara dai disastri aerei. Non respinge le crisi ma le usa.

2) Venezia. L'Italia ha un esempio fondamentale di successo nella storia: la millenaria esperienza della Repubblica di Venezia, un sistema politico ineguagliato, ben organizzato, che ha saputo con i negoziati e la guerra sul mare e per terra attraversare le vicende tumultuse di mille anni fino alla caduta, per resa, alle armate francesi di Napolenone Bonaparte.

3) La Chiesa cattolica. La Chiesa di Roma è un altro esempio di successo nella capacità di affrontare le crisi grazie al principio di sussidiarietà per cui la decisione può essere presa sempre dal gradino inferiore. Anche la Ue usa il principio di sussidiarietà per cui se un ente che sta "più in basso" è capace di fare, l'ente che sta "più in alto" deve lasciargli il compito. In questo senso l'Unione europea è antifragile e il ruolo di Bruxelles e molto più importante di quello delle banche centrali.

4) L'eredità di Roma. Nassim Taleb ricorda spesso la grandiosità dell'impero romano, le sue strade, il diritto, la capacità organizzativa. Ricordandoci i limiti della ragione illuministica sulle orme di David Hume, che la piccola impresa può essere meno fragile della grande multinazionale e che soprattutto i ponti romani costruiti con il sapere pratico (tipico degli imprenditori), sono ancora lì, come al Pont du Gard nella Francia meridionale, a testimoniarci la loro superiorità di approccio rispetto al sapere accademico acquisito sui banchi di scuola.

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