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Autore Discussione: Maria Novella OPPO -  (Letto 5552 volte)
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« inserito:: Dicembre 18, 2007, 06:24:23 pm »

Petroni e l'esempio del generale

Maria Novella Oppo


Non c’è politico, conduttore o comico che non abbia commentato in tv il giudizio sull’Italia pubblicato dal New York Times.

Ognuno si è ammantato di più o meno giustificato orgoglio nazionale, per rispondere direttamente agli Stati Uniti.

Con qualche luogo comune ha replicato anche Enrico Montesano, che una volta faceva ridere e pensare di più. E infatti la irrefrenabile Littizzetto ha affrontato il confronto Italia-Usa con ben altri argomenti.

Mentre Fabio Fazio fingeva di arginarla, facendole considerare come non ci convenga dichiarare guerra all’America, perché perderemmo. Ma non è detto, visto che gli americani sono riusciti a perdere perfino con nazioni meno forti dell’Italia.

Perché la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi, come ben sa il generale Speciale, che, di fronte allo scandalo dei suoi voli, ha preferito dimettersi. La destra tutta sostiene che questa mossa basterebbe a dimostrare le sue buone ragioni. Ma se le cose stanno così, ci aspettiamo che ora si dimetta anche Petroni dal cda Rai.

Pubblicato il: 18.12.07
Modificato il: 18.12.07 alle ore 9.06  
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« Ultima modifica: Gennaio 15, 2011, 05:06:21 pm da Admin » Registrato
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« Risposta #1 inserito:: Aprile 02, 2008, 10:40:22 pm »

La bufala avvelenata

Maria Novella Oppo


Singolare puntata di Annozero, dalla quale uno straniero in viaggio per l’Italia poteva ricavare che non votiamo per il nuovo governo, ma pro o contro il pensiero di Beppe Grillo. Il quale, va da sé, è un grande artista, ma non così grande da avere ragione anche quando ha torto.

Perché, se ritenesse di avere sempre ragione, non sarebbe più un comico, ma un caso tragico e dannoso come Benito Mussolini o Silvio Berlusconi.

Il quale ultimo, di ogni cosa buona che c’è al mondo, ruba il merito, mentre è chiaro che, se capita una sventura, la colpa è sempre di Romano Prodi.

Il caso dell’Expo è talmente osceno che non si può neanche riderci sopra.

Berlusconi racconta alla radio di aver fatto valere le sue amicizie internazionali, le sue barzellette e le sue corna per convincere i delegati. Poco ci manca che dica pure di averli comprati, come fossero senatori Udeur.

E, se lo dicesse, subito dopo sosterrebbe che è stato travisato, mentre, più che travisato, Berlusconi è adulterato.

È lui la vera bufala avvelenata della politica italiana.

Pubblicato il: 02.04.08
Modificato il: 02.04.08 alle ore 8.56   
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« Risposta #2 inserito:: Settembre 14, 2008, 04:01:42 pm »

Abolizione dell’opposizione

Maria Novella Oppo


Tg2 ore 13: abolizione dell’opposizione. Non un minuto, non una notizia, non una citazione per forze politiche esterne alla maggioranza. Lungo servizio per Berlusconi e un aggiornamento sull’Alitalia durante il quale è stata data la parola al ministro Sacconi, senza alcun contraddittorio. Giustamente lungo e documentato il filmato sul presidente della Camera Fini e le sue importanti dichiarazioni, accompagnate, per amore di simmetria, da una inutile citazione del presidente del Senato Schifani. Poi, ovviamente, il Papa a Parigi e qualche notizia di cronaca disastrosa.

Ed è tutto.

Ma, per tornare a Fini, il suo intervento davanti ai giovani di An (partito peraltro estinto) ha smentito le gravi retromarce parafasciste di Alemanno e La Russa, sostenendo che «ogni democratico deve essere antifascista», cioè credere a libertà, uguaglianza e giustizia sociale.

Bravo. Avrebbe potuto aggiungere che la libertà contempla l’esistenza dell’opposizione, tanto per farlo sapere al direttore del Tg2 Mazza, che è del suo stesso fu partito.

Pubblicato il: 14.09.08
Modificato il: 14.09.08 alle ore 8.19   
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« Risposta #3 inserito:: Febbraio 11, 2012, 09:59:58 am »

Anche gli stupidi cambiano idea

Maria Novella Oppo

11 febbraio 2012

Il presidente Monti e il presidente Obama seduti uno accanto all’altro nella foto di rito. E noi non siamo costretti a vergognarci in attesa della battutaccia, della manata o di chissà cos’altro da parte del cavaliere. Certo, non basta, ma è già qualcosa. Sere fa, in un dibattito tv, qualcuno faceva notare come sia migliorata la considerazione che si ha per l’Italia nel mondo e l’ex ministro degli Esteri Frattini, che era presente, non ha fatto una piega. Quasi che non fosse stato comparsa e complice delle peggiori figuracce planetarie di Berlusconi.

Intanto, Maurizio Gasparri è tornato a fare il portavoce del Pdl nei tg (che fine ha fatto Capezzone?) con la solita immotivata sicumera. Ora detta condizioni sulla legge elettorale dopo aver sostenuto, fino a ieri, che la porcata era quanto di meglio si potesse avere.

E dire che, secondo la signora Santanché, solo gli stupidi non cambiano mai idea. Proprio lei che aveva dichiarato guerra al governo Monti, ora spiega che va sostenuto, perché le ministre Fornero e Cancellieri sono sue sorelle (sic!). Insomma, il partito di plastica si è fatto un’altra plastica.

DA - http://frontedelvideo.comunita.unita.it/2012/02/11/anche-gli-stupidi-cambiano-idea/
« Ultima modifica: Febbraio 11, 2012, 10:03:55 am da Admin » Registrato
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« Risposta #4 inserito:: Marzo 02, 2013, 11:56:46 pm »


Se Beppe Grillo si sente un imperatore a cinque stelle

Autore: Maria Novella Oppo

Data: 2013-03-02


Strano effetto vedere il papa abbandonare la sede in elicottero, passando sulla cupola di San Pietro, che un telecronista molto disinvolto, nell’enfasi del momento storico, ha attribuito al Brunelleschi anziché al povero Buonarroti. E pazienza se a noi di una certa generazione l’elicottero ricorda ancora il Vietnam; certo non le scene di Apocalypse Now col sottofondo guerresco della musica di Wagner, ma le scene reali della fuga da Saigon dell’ambasciatore americano, con la bandiera a stelle e strisce sotto il braccio.
Sono cose che non si dimenticano, come non dimenticheremo il Papa, anzi l’ex Papa volante in cielo da vivo, con tutto quel che ne consegue. E con l’affetto dei fedeli finalmente conquistato da un teologo tedesco il cui carisma è stato riconosciuto solo a prezzo dell’addio al soglio pontificio.
Fatto sta che, per noi laici di sinistra, oggi è quasi un sollievo occuparci di questo intrico vaticano, confrontato con quello del nostro governo nazionale, ben più inestricabile. Con tre schieramenti che si considerano vincitori delle elezioni, mentre il solo vincitore si considera perdente.
Berlusconi che, avendo perduto solo 8 milioni di voti (cosa vuoi che sia), minaccia per l’ennesima volta di riempire le piazze dichiarando guerra alla giustizia. Mentre Grillo si accontenta di fare guerra al Pd usando gli eletti a 5 stelle come sua personale guardia pretoriana, anzi meglio, come l’esercito di terracotta dell’imperatore cinese. Magari qualcuno dovrebbe spiegargli che i deputati rispondono solo al popolo e non a un populista il cui unico titolo sono i vaffa rivolti all’universo mondo, tutto popolato di morti viventi, con solo il suo ego gigantesco vivo e urlante. E manca poco che anche Dario Fo, se continuerà a fare appelli alla ragionevolezza, venga accusato di far parte dei cadaveri putrefatti.

da - http://frontedelvideo.com.unita.it/tv/2013/03/02/se-beppe-grillo-si-sente-un-imperatore-a-cinque-stellle/
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« Risposta #5 inserito:: Agosto 04, 2013, 11:38:04 am »

Berlusconi è vivo e lotta insieme all’ex comico Grillo

Autore: Maria Novella Oppo

Data:2013-08-03


Personalmente, ci piacerebbe credere che possiamo dimenticarci di Berlusconi e parlare finalmente d’altro perché, con la sua condanna, come scrive Grillo nel suo blog, «è crollato un altro muro di Berlino». Il comico genovese, nella sua furia funeraria, ormai sono anni che annuncia la morte di tutti, e siccome più della morte non c’è niente, dopo la sentenza della Cassazione, ha riannunciato la morte di Berlusconi.

Aggiungendo pure un «Viva Berlusconi» che non è facile perdonargli, visto che, anche come comico, o ex comico, dovrebbe evitare di cadere nel ridicolo. Ma, purtroppo, alle tragedie del nostro Paese non manca mai un tocco grottesco che le rende più insopportabili. Mussolini a torso nudo alla battaglia del grano o Berlusconi con la sua penosa calotta plastificata che si issa sul predellino per lanciare il nuovo finto partito da qualche centimetro in più. Mentre ora non c’è più nemmeno il predellino e l’annuncio di una finta novità: il ritorno all’indietro è totale e la macchina del tempo è spietata. Ma non per questo meno reale, con le sue Santanché che gettano fumo dalle orecchie ripetendo in tv le stesse balle di sempre, respinte al mittente, una per una, dai giudici della Suprema corte.

Di una, in particolare, siamo testimoni oculari, insieme, s’intende, a milioni di connazionali: Berlusconi, dopo la sua cosiddetta «discesa in campo», non solo non ha mai smesso di occuparsi personalmente della sua azienda, ma si è occupato pervicacemente anche della nostra, cioè della Rai. Esistono innumerevoli intercettazioni, dichiarazioni (tra cui il famigerato editto bulgaro), atti pubblici (come le pressioni su Fiorello perché non firmasse il contratto con Sky) che lo dimostrano e dei quali anche il principe del foro, professor Coppi, avrebbe dovuto tenere un minimo conto.

da - http://frontedelvideo.com.unita.it/tv/2013/08/03/berlusconi-e-vivo-e-lotta-insieme-all-ex-comico-grillo/
« Ultima modifica: Agosto 11, 2013, 05:16:49 pm da Admin » Registrato
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« Risposta #6 inserito:: Agosto 11, 2013, 05:09:59 pm »

Marina Berlusconi bocciata senza appello da Cacciari

Autore: Maria Novella Oppo

Data:2013-08-10


Il professor Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, è molto richiesto dalla tv e le ragioni sono evidenti: è bello (piace perfino a Berlusconi), è coltissimo e dice sempre cose interessanti, anche se spesso urticanti per qualcuno. In più, ogni tanto si irrita talmente per pareri contrari ai suoi, o male espressi da qualche analfabeta politico, che prende e se ne esce dall’inquadratura. Insomma, Cacciari ha tante doti importanti, alle quali si aggiunge quella di fare notizia, di certo non trascurabile per la tv. E ieri mattina era di nuovo in onda alla sua maniera (cioè in collegamento, perché così è immanente più che presente) in uno dei talk show che si dividono il pubblico mattutino. Lì lo abbiamo sentito esprimere un parere tranchant, come suo solito, sulla questione della possibile successione di Marina Berlusconi a suo padre Silvio, reso incandidabile non da iniziativa grillina, ma da sentenza della Cassazione.
Ora, questa assurda scelta dinastica da parte del Pdl, molto caldeggiata da pitonesse e altri esemplari dello zoo berlusconiano, apparirebbe ridicola a chiunque nel mondo, ma siccome da noi non c’è ridicolo che tenga, è possibile che si verifichi. Anche se il professor Cacciari (e speriamo tanto che abbia ragione) ieri mattina ha sostenuto che non se ne parla proprio: la successione è esclusa e basta. Avremmo voluto che gli fosse stato dato più tempo per motivare, ma purtroppo in tv (come nella vita) il tempo è denaro e si esaurisce subito. Di sicuro, gli argomenti di Cacciari non sono banali come quello secondo il quale Marina ha un conflitto di interessi identico a quello del padre. Da noi non si fa caso a queste quisquiglie. No: la bocciatura del professore è totale, potremmo dire ontologica, se solo osassimo scomodare una parolona del genere per una delfina che potrebbe rivelarsi un’altra trota.

da - http://frontedelvideo.com.unita.it/tv/2013/08/10/marina-berlusconi-bocciata-senza-appello-da-cacciari/
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