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Autore Discussione: Valentina Sorrenti. Fiat chiude bene il 2012 ma niente dividendo  (Letto 2009 volte)
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« inserito:: Gennaio 30, 2013, 07:44:56 pm »


Caldissime

Fiat chiude bene il 2012 ma niente dividendo

Di Valentina Sorrenti


Il gruppo Fiat ha chiuso il 2012 raggiungendo o superando tutti gli obiettivi. Il gruppo ha archiviato l'anno con un utile netto a 1,411 miliardi di euro, superiore alle attese degli analisti. Il titolo a Piazza Affari annulla le perdite della mattinata e scambia a 4,71 euro (+0,6%).

Nel solo quarto trimestre l'utile netto nel quarto trimestre 2012 è stato pari a 388 milioni di euro (102 milioni di euro attribuibili ai soci della controllante), in crescita di 123 milioni di euro rispetto ai 265 milioni di euro del quarto trimestre 2011. Escludendo le componenti atipiche, l'utile netto è pari a 500 milioni di euro rispetto ai 322 milioni di euro del 2011.

I ricavi del Gruppo Fiat, sempre riferiti agli ultimi tre mesi dello scorso anno, sono stati pari a 21,8 miliardi di euro, in crescita dell'11% rispetto all'analogo periodo del 2011. I ricavi dei Marchi di Lusso e Sportivi sono cresciuti del 6%, mentre quelli dei Componenti e Sistemi di Produzione sono risultati sostanzialmente in linea con il quarto trimestre 2011.

"I numeri del gruppo sono positivi e in linea con quanto anticipato nelle scorse settimane. Questo ha consentito al titolo di non subire un impatto negativo e ha retto bene. Gli obiettivi sono confermati a 3-4 anni, quindi non immediati e nel breve termine il traino di Chrysler sarà ancora efficace. Quindi, notizie positive per gli azionisti", ha detto un esperto contattato da MF-Dowjones.

Nel trimestre la liquidità disponibile è aumentata di 0,8 miliardi di euro, attestandosi a 20,8 miliardi di euro. Per Fiat esclusa Chrysler la liquidità disponibile è stata pari a 11,1 miliardi di euro, in crescita di 1,3 miliardi di euro rispetto al 30 settembre, principalmente per effetto dei flussi di cassa netti positivi derivanti dalle due emissioni obbligazionarie, per complessivi 0,7 miliardi di euro, completate nel trimestre e di nuovi finanziamenti a medio termine. La liquidità disponibile di Chrysler è stata pari a 9,8 miliardi di euro, rispetto ai 10,2 miliardi di euro del 30 settembre 2012.

"La reazione del mercato è stata positiva soprattutto sui temi del trading profit e della cassa. Il debito netto è più basso delle stime. Neutrale, invece, la decisione dell'azienda di non distribuire la cedola. Non penso che rappresenti una discrimanente dell'investimento in questa fase", ha commentato a caldo un altro operatore.

Infatti il consiglio di amministrazione del Lingotto, "in pendenza dell'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2012 di Fiat prevista per il 20 febbraio 2013", ha deciso di "non raccomandare la distribuzione di un dividendo alle azioni Fiat, considerando che Fiat intende mantenere un elevato livello di liquidità e che sussistono restrizioni alla possibilità di Chrysler di distribuire dividendi ai propri soci".

Nel quarto trimestre 2012 l'indebitamento netto industriale è diminuito di 0,2 miliardi di euro attestandosi a 6,5 miliardi di euro. A fine 2012 invece è stato pari a 6,5 miliardi di euro l'indebitamento netto industriale di Fiat, in crescita di un miliardo di euro rispetto a inizio esercizio.

Per Fiat esclusa Chrysler, il flusso di cassa positivo per 0,4 miliardi di euro nel trimestre, in linea con quello del quarto trimestre 2011, ha portato l'indebitamento netto industriale a 5 miliardi di euro. Per Chrysler, invece, il flusso di cassa positivo per 1,6 miliardi di euro ha consentito di ridurre l'indebitamento netto industriale a 1,5 miliardi di euro, nonostante i maggiori investimenti, pari a 4,3 miliardi di euro.

"Secondo me il mercato apprezza il fatto che non siano state riviste le guidance e il dato sul debito. L'indebitamento, infatti, era sostanzialmente in linea al consensus e questo era uno dei dati che il mercato monitorava con maggiore attenzione.
Tutto il resto mi sembra in linea alle attese. Non viene pagato il dividendo, ma l'azienda sottolinea che lo fa per rafforzare la
liquidità", ha affermato un broker contattato da Mf-Dowjones.

"Discreti i numeri di Chrysler pubblicati in precedenza anche se la generazione di cassa era leggermente più bassa delle attese. Questo è il motivo per cui dopo i numeri della controllata americana il titolo del Lingotto non aveva reagito più di tanto", ha concluso.

Nel 2012 la Ferrari ha realizzato ricavi per 2.433 milioni di euro, in crescita dell'8% rispetto al 2011. Il risultato è dovuto principalmente all'aumento dei volumi di vendita, al positivo mix di prodotto e al contributo del programma personalizzazioni. Nell'anno è anche stato raggiunto il record storico di consegne alla rete con 7.318 vetture omologate (+5% rispetto al 2011).

La crescita ha riguardato sia modelli a 8 cilindri (+3% rispetto al 2011) sia quelli a 12 cilindri (+11% rispetto al 2011), fortemente influenzata dalle vendite della nuova FF e dal contributo dell'ultimo trimestre del nuovo modello F12 Berlinetta.

Maserati nel 2012 ha invece realizzato ricavi per 634 milioni di euro, in aumento dell'8% rispetto al 2011 per effetto dei maggiori volumi di vendita. Nel corso dell'anno il marchio ha consegnato alla rete 6.288 unità, il 2% in più rispetto al 2011.

Il mercato Usa con 2.904 vetture consegnate, oltre a confermarsi il primo mercato Maserati, ha realizzato il massimo storico degli ultimi otto anni. Ottimi risultati anche in oriente: la Cina, con 930 vetture e un incremento superiore al 10% rispetto all'anno precedente si è confermato come secondo mercato della casa del Tridente.

da - http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201301301444487640&chkAgenzie=TMFI&titolo=Fiat%20chiude%20bene%20il%202012%3Cbr%3Ema%20niente%20dividendo
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