Fiat: «Faremo nuovi modelli» ma nessuno dice quali e nemmeno con che soldi
Luigi Angeletti, segretario della Uil: «Non ci interessano i soldi ma i modelli» -
Giovanna Boursier
Il 30 ottobre a Torino la Fiat incontra i sindacati per chiarire le sue intenzioni sul futuro. 15 giorni prima, con un comunicato, aveva spiegato che a causa della crisi del mercato dell’auto non era più possibile far riferimento al piano “Fabbrica Italia”, annunciato a gran voce nel 2010, che prevedeva 20 miliardi di investimenti in Italia e nuovi modelli anche per l’esportazione in America.
In cambio Marchionne aveva chiesto nuovi contratti, approvati in sofferti referendum dai lavoratori prima a Pomigliano e poi a Mirafiori, firmati da tutti i sindacati tranne la Fiom, che contestava la credibilità degli investimenti e del piano mai messo per iscritto, e quindi anche la richiesta di maggiori ritmi di lavoro, meno pause e più turni negli stabilimenti italiani.
Oggi a Mirafiori, dove dovevano fare un Suv e una Jeep, si produce solo la Mito, gli operai sono ancora in Cassa integrazione, i nuovi modelli non ci sono e non hanno ancora adeguato gli impianti per le nuove produzioni.
La sera del 30 ottobre, dopo un incontro con i sindacati, Marchionne annuncia che riprenderà gli investimenti, che non intende lasciare l’Italia e non chiuderà nessuna fabbrica, ma cambia i modelli promessi, dichiarando che il Suv lo farà a Melfi, e a Mirafiori produrrà vetture di alta gamma destinate ai mercati europei e internazionali.
Solo che non precisa tempi e quantità degli investimenti.
Il problema è che dove sono i soldi per i nuovi modelli premium non lo sanno neanche i sindacati ammessi alle trattative. E la domanda nemmeno se la pongono. Luigi Angeletti, segretario della Uil, sollecitato sul punto risponde: «I nuovi modelli non ve li diciamo e dove Fiat prenderà i soldi per farli ci interessa poco».
Ma se non si fa chiarezza sugli investimenti è difficile credere alle certezze di futuro promesse per gli stabilimenti
Giovanna Boursier
giovanna.boursier@reportime.it4 novembre 2012 (modifica il 5 novembre 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA
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