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Autore Discussione: Sergio Fabbrini. Una trappola per il progetto comune  (Letto 2093 volte)
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« inserito:: Maggio 14, 2012, 04:14:50 pm »

Una trappola per il progetto comune

di Sergio Fabbrini

12 maggio 2012


Cosa hanno avuto in comune le elezioni che si sono tenute domenica scorsa, a livello nazionale, in Francia e Grecia e, a livello locale, in Italia e Germania? La buona notizia è la seguente: sono state tutte (anche se a loro modo) elezioni europee. Per la prima volta, l'Europa (cioè l'Unione europea e le politiche da essa decise e perseguite) ha rappresentato l'oggetto predominante dello scontro elettorale. Non era mai successo prima.

Anzi, nelle precedenti elezioni, non solo nei paesi in questione, l'Europa era rimasta sullo sfondo e la vera contesa aveva riguardato la conquista del potere nazionale. Non più. La crisi finanziaria dell'euro è divenuta una crisi esistenziale dei cittadini europei. L'euro e il suo destino hanno fatto capire a tutti che, nell'Unione, ogni stato membro è interdipendente con gli altri. È stata la percezione generalizzata di tale trasformazione che ha portato ad una politicizzazione senza precedenti dell'Europa. Anche coloro che rifiutano l'integrazione europea, che vogliono ritornare alle vecchie monete nazionali, anche costoro hanno dovuto misurarsi con l'Europa. Ma qui finisce la buona notizia.

Infatti, la cattiva notizia è che le forze politiche (della sinistra e della destra radicali) che in Francia e Grecia hanno rivendicato il ritorno alle vecchie sovranità nazionali, non hanno criticato l'Europa integrata ma l'Unione germanizzata. E allo stesso tempo, i partiti e i leader che hanno difeso il processo di integrazione monetaria (come il nuovo presidente francese o i vecchi partiti governativi greci), l'hanno fatto presentando quest'ultima come una creatura tedesca. Tant'è che, se eletti, si sarebbero impegnati a rinegoziare la politica finanziaria con la Germania e le istituzioni da essa influenzate (come la Banca Centrale Europea). Poiché l'Europa che ha gestito la crisi dell'euro è stata un'Europa intergovernativa, e poiché in un'Europa intergovernativa finiscono inevitabilmente per contare i paesi più forti economicamente e politicamente, è risultato inevitabile che i pubblici nazionali finissero per percepire l'Europa integrata come un'emanazione della Germania. Ma ciò costituisce una vera e propria trappola per il progetto europeo.

Se si vuole uscire da questa trappola, occorre ripensare radicalmente al futuro dell'Unione. Se l'Unione avesse un'identità istituzionale coerente con il progetto europeo, allora le critiche alle sue politiche si sarebbero dovute indirizzare a Bruxelles non già a Berlino. Se gli elettori greci o francesi contrari al Fiscal Compact se la prendono con il cancelliere tedesco Angela Merkel piuttosto che con il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy, allora l'esito politico dell'Europa intergovernativa è un'accentuazione pericolosa delle divisioni tra gli stati membri dell'Unione. Un esito pericoloso se è vero che quest'ultima è nata per unire e non già per dividere Peraltro, dovrebbe essere un interesse strategico della leadership tedesca superare quanto prima l'Europa intergovernativa, proprio per evitare di alimentare una pericolosa animosità verso il proprio paese. E, comunque, il malessere verso l'Europa controllata dai governi più forti dovrebbe far capire a François Hollande che non basterà cambiare politiche per rilanciare la crescita, se non si rafforza l'Europa sovranazionale che potrà legittimare quelle politiche.

Insomma, occorre rompere il legame vizioso tra chi difende e chi critica l'Europa dei governi, costruendo un'Europa che non appartenga ad un solo governo ma a tutti i cittadini dei suoi stati membri. Quando avverrà ciò, allora la divisione sulle politiche europee rafforzerà comunque la legittimità dell'Unione. La "politics" e la "policy" debbono ricomporsi a Bruxelles, non già nella capitale dello stato membro più forte dell'Unione.


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da - http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2012-05-12/trappola-progetto-comune-095843.shtml?uuid=Abu9fUbF
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