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Autore Discussione: Moody's: «Non è da escludere default multiplo»  (Letto 2096 volte)
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« inserito:: Novembre 28, 2011, 09:01:10 am »

Obama incontrerà Van Rompuy e Barroso

Moody's: «Non è da escludere default multiplo»

Crisi, l'agenzia: «Subito misure o rating dell'Europa a rischio»

Fmi: Non c'è trattativa in corso con l'Italia per un fondo


MILANO- L'allarme è proprio lì, scritto nero su bianco in un rapporto sull'eurozona. L'agenzia internazionale di rating Moody's non usa mezzi termini: «Le probabilità di default multipli fra i paesi dell'area euro non sono più irrilevanti. Più a lungo la crisi di liquidità continua, più rapidamente salgono le possibilità di più default». Ma non è finita qui: «La rapida escalation della crisi del debito dell'area euro e delle banche mette a rischio» i rating dell'area euro e dell'Unione Europea che potrebbero essere «rivisti» in assenza di misure che nel breve termine stabilizzino le condizioni dei mercati del credito.

IL RAPPORTO- Per dirla in altre parole « l'area euro si avvicina a un bivio che la porterà o verso una più stretta integrazione o verso una maggiore frammentazione». L'agenzia ritiene sempre che l'Eurozona manterrà la sua unità senza altre inadempienze oltre a quella della Grecia, ma sottolinea che malgrado questo «scenario positivo» ci potrebbero essere conseguenze molto negative per le valutazioni degli Stati europei. «Mentre lo scenario centrale rimane quello che l'area euro verrà preservata senza ulteriori insolvenze diffuse - si legge nel rapporto dell'agenzia di rating statunitense - anche tale scenario positivo porta con sé implicazioni molto negative di rating nel periodo transitorio». In ogni caso «una serie di default potrebbero aumentare in modo significativo la probabilità che uno o più membri lascino l'eurozona».

L'ITALIA- Se la Grecia è sul baratro, leggendo il rapporto per l'Italia ci potrebbe essere uno spiraglio. Ma non con l'aiuto del Fondo monetario internazionale. «Non ci sono discussioni con le autorità italiane a proposito di un programma di finanziamento da parte del Fondo», ha affermato un portavoce della Fmi. Si era parlato di un piano da 600 miliardi di euro per l'Italia se la situazione dovesse peggiorare. Il prestito avrebbe dato a Monti 18 mesi di tempo per fare le riforme necessarie.

STATI UNITI- E proprio per parlare di questi temi, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama incontrerà alla Casa Bianca i leader dell'Ue Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, José Manuel Barroso, presidente della Commissione, e Catherine Ashton, Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Redazione Online 28 novembre 2011 | 8:04© RIPRODUZIONE RISERVATA

da - http://www.corriere.it/economia/11_novembre_28/moody-rating-default_6ec862bc-198a-11e1-8452-a4403a89a63b.shtml
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