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Autore Discussione: Andrea Carugati Nucleare, la Cassazione: sì al referendum  (Letto 2295 volte)
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« inserito:: Giugno 01, 2011, 06:17:44 pm »

Nucleare, la Cassazione: sì al referendum

di Andrea Carugati


Il 12 e 13 giugno si voterà anche per il referendum sul nucleare.

L'ufficio elettorale della Corte di Cassazione ha stabilito, infatti, che le modifiche apportate dal governo alle norme sul nucleare non precludono la celebrazione della consultazione popolare.

La Cassazione ha quindi confermato che i cittadini potranno esprimersi anche sul quesito depositato a suo tempo dall'Idv, che resta in campo assieme agli altri tre, due sull'acqua e uno sul legittimo impedimento di premier e ministri a partecipare alle udienze.


È il giorno della verità sul referendum anti-nucleare. Per oggi è atteso il verdetto della Corte di Cassazione, che dirà l’ultima parola sul più importante del 4 quesiti su cui gli italiani dovranno esprimersi il 12 e 13 giugno. Dopo che il governo, con il decreto omnibus convertito in legge la settimana scorsa, ha congelato il programma nucleare, la Corte dovrà stabilire se gli italiani potranno comunque esprimersi, visto che il programma nucleare non è stato cancellato ma solo fermato. Numerose le memorie depositate dai sostenitori del referendum, a partire dal Pd.

«Riteniamo che ci siano tutte le condizioni perché la Cassazione accolga le nostre ragioni», spiega Anna Finocchiaro. «Nella memoria che abbiamo presentato abbiamo evidenziato come, se da una parte la legge con cui il governo ha cercato di aggirare il referendum incide sulla normativa oggetto della consultazione popolare, dall’altra rimangono in piedi norme sulla localizzazione, realizzazione ed autorizzazione di centrali nucleari che l’esecutivo non ha certo cancellato e che disciplinano espressamente gli impianti nucleari e tutto ciò che concerne il loro esercizio, come i combustibili, la sicurezza sul lavoro e persino eventuali incidenti». Il Pd dunque chiede che il voto si tenga «sulla base della sentenza costituzionale 68 del 1978, secondo cui una nuova legge non provoca l’annullamento automatico di un referendum».

Sulla stessa lunghezza d‘onda anche i Verdi, che per oggi alle 12 hanno organizzato un sit-in davanti al Palazzaccio, sede della Corte. La notte scorsa un’altra manifestazione si è svolta in piazza san Marco a Venezia: i manifestanti hanno dormito in piazza “armati” di tende e candele per chiedere uno stop ai «trucchetti del governo». Una delle ipotesi è che la Cassazione consenta il voto, ma con una modifica del quesito alla luce delle nuove norme.

Nucleare o meno, la campagna per i referendum è partita. Si vota infatti anche per l’acqua pubblica (2 quesiti) e per abrogare la legge sul legittimo impedimento. Le opposizioni, sulla scorta dell’entusiasmo per i risultati delle amministrative, confidano nel quorum. «Adesso togliamo l’ultima macchia al giaguaro», schersa Bersani, assicurando una «forte campagna» del Pd. «Facciamo il nostro dovere, consideriamo uno scippo indecoroso quello fatto dal governo sul nucleare, e siamo impegnatissimi per cercare raggiungere il quorum e perchè vinca il sì». Di Pietro, che è stato il più attivo nella raccolta delle firme, auspica il ko per Berlusconi: «Con quattro “sì” i cittadini potranno dare l’ultima spallata al governo e dimostrare che in termini di fiducia e in termini di programma non ha più alcun rapporto con gli italiani». Berlusconi cerca di evitare un’altra botta e usa toni defilati: «Sono convinto che il futuro sia nel nucleare, ma sentiamo cosa dice la gente. Se non lo vuole, non lo vuole...».

Intanto divampa la polemica sull’oscuramento dei referendum sulle tv. Un gruppo di parlamentari delle opposizioni, guidati da Beppe Giulietti, ha presentato ieri un esposto all’Agcom per chiedere una copertura informativa adeguata. Anche l’Usigrai denuncia, con il presidente Carlo Verna, chiede al dg Rai Lorenza Lei di adempiere alò dovere di informare i cittadini sui referendum. E Di Pietro annuncia: «Ospiterò negli spazi tv che ci spettano come promotori dei referendum anche alcuni esponenti di Fli che sostengono il sì».

1 giugno 2011
da - unita.it/ambiente/
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