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Autore Discussione: Tremonti: "Abbiamo il problema del sud. Le spiagge? Non me ne frega un tubo"  (Letto 2041 volte)
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« inserito:: Maggio 14, 2011, 05:07:11 pm »

IL DIBATTITO

Tremonti: "Abbiamo il problema del sud. Le spiagge? Non me ne frega un tubo"

Il ministro dell'Economia: "L'Italia potrebbe di nuovo superare la Germania in futuro anche se in questo momento il colosso tedesco cresce di più".

E gli studenti non possono fare domande


LA BAGNAIA (Siena) - Parla di crisi, di conti pubblici ma sul dl sviluppo il ministro Giulio Tremonti, nel corso di un convegno a Bagnania, sbotta: "Trovo pittoresco che tutta l'attenzione si sia concentrata sulle spiagge, di cui non me ne frega un tubo, quello che c'è dentro sono i distretti turistici, che sono fondamentali per questo paese.  Le critiche sono state un atteggiamento pittoresco".

Il ministro dell'Economia ha avvertito che "i fattori di causa della crisi economica sono ancora tutti in essere. E per due anni qualcuno ha ingannato i popoli e il mondo facendo finta che fossero i banchieri a decidere le regole della finanza: non è così. E oltretutto la medicina, che sono stati i debiti pubblici, è finita". Poi, parlando del problema della crescita economica nel nostro Paese ha detto che uno dei grandi problemi dell'Italia resta quello del Meridione. "Non dimentichiamo che noi abbiamo il mezzogiorno" ha detto Tremonti per spiegare la dinamica del pil italiano (+0,1% nel primo trimestre) ampiamente inferiore a quello dell'eurozona (+0,8%) e molto lontano da quello della Germania (+1,5%). Proprio riguardo alla Germania, il ministro ha sottolineato come Berlino "abbia benificiato di 90 deroghe dell'Unione europea sugli aiuti di Stato". Tremonti ha poi ricordato come nell'ultimo decennio, per cinque anni, l'Italia sia stata avanti avanti alla Germania in termini di dinamica del pil e si è lanciato in una previsione ottimistica: "In futuro potremmo crescere più
di loro"

Sul mezzogiorno Tremonti ha poi rimarcato una certa incapacità decisionale delle classi politiche meridionali, "sei miliardi di euro di fondi euopei non spesi".  Infine, l'annoso deficit delle infrastrutture, "il sud è troppo lontano" ha ricordato Tremonti, "siamo l'unica economia duale dell'Europa". Sul modello economico da seguire per il paese, Tremonti si è definito "un liberale", quindi massima libertà d'impresa, con una presenza dello Stato "quando e dove necessario".

Sul finale un piccolo fuoriprogramma. Mentre Tremonti stava raggiungendo la sua auto, uno degli studenti ha lamentato di non aver potuto fare le domande: "Ministro, se non ci date la possibilità di fare le domande si allontanano i giovani dalla politica". Tremonti non ha fatto una piega e ha detto: "Nessun problema. Torniamo indietro in sala". Ed è rientrato in sala. Ma le domande non si sono svolte visto che il presidente dell'Osservatorio Permanente dei Giovani Editori, Andrea Ceccherini, ha spiegato che non c'erano più studenti in sala. Il ministro è quindi uscito nuovamente e ha cercato il giovane che però ormai era andato via.

La replica del Pd. "Tremonti parla come fosse una new entry della politica: purtroppo non è così, ha perso molto tempo e lo ha fatto perdere al nostro paese.

Il suo ministero continua a far lievitare il debito pubblico mentre sulla irrisolta questione Meridionale non abbiamo avuto da lui nessuna idea, se non la riproposizione del solito vecchio arnese della Banca del Sud" afferma Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni economiche del gruppo del Pd alla Camera.

(14 maggio 2011) © Riproduzione riservata
da - repubblica.it/economia/2011/05/14/news/
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