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Autore Discussione: L'ironia dell'Independent: "Perché paga per le donne?"  (Letto 1945 volte)
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« inserito:: Giugno 24, 2009, 10:34:11 pm »

Il Guardian lo dichiara vincitore di un eventuale concorso

L'ironia dell'Independent: "Perché paga per le donne?"

"Berlusconi, il politico più sessista"

La stampa estera dura col premier

 
"Se si dovesse tenere, in Europa, un concorso per scegliere il politico più sessista, vincerebbe senza dubbio Silvio Berlusconi". Si apre così il duro editoriale del Guardian, dedicato alla figura del premier italiano e all'inchiesta sul presunto giro di squillo messo in piedi da Gianpaolo Tarantini.
Un editoriale non firmato che riflette l'opinione del celebre quotidiano londinese. E proprio l'atteggiamento verso le donne tenuto da Berlusconi, rappresenta, secondo il quotidiano britannico, "una delle varie ragioni per cui gli italiani non avrebbero dovuto metterlo al potere per tre volte".

E non è la sola, visto che il quotidiano elenca "il suo rifiuto di voler ammettere il conflitto tra i suoi affari e gli interessi nei media, da una parte, e il suo ruolo politico dall'altro; i suoi attacchi al Parlamento e al potere giudiziario; l'uso che fa della maggioranza per garantirsi l'immunità dai procedimenti giudiziari; il suo fallimento nell'azione di contrasto al crimine organizzato; la cattiva gestione economica e le riforme illiberali alle quali sta lavorando".

Il Guardian sottolinea anche come il successo di Berlusconi sia "il prodotto, più che la causa, del crollo del sistema politico dell'Italia, che ha fatalmente indebolito sia la sinistra che il centro, lasciando spazio agli opportunisti e agli xenofobi". In conclusione, secondo l'editoriale, "la promessa fatta da Berlusconi, durante le elezioni, di portare stabilità in Italia, significa solo che l'Italia e il resto d'Europa dovranno sopportarlo ancora per un po'". Dunque la durissima conclusione: "E' una tragedia che l'indagine giudiziaria Mani Pulite sulla corruzione politica, che sembrava promettere un grande rinnovamento della politica italiana all'inizio degli anni Novanta, abbia condotto l'Italia a tutto questo".

Il Guardian dedica altri due pezzi alle vicende del premier e una pagina sull'inchiesta giudiziaria di Bari, con una mappa delle varie città italiane relative al giro di prostituzione oggetto dell'inchiesta. Di particolare rilievo le notazioni del corrispondente da Roma Tomn Kingstone.
La prima: "E' improbabile che lo scandalo passi prima dell'arrivo in Italia il mese prossimo dei leader mondiali per il summit del G8" (come Berlusconi avrebbe sperato). Due: interpellato dal Guardian, il professor Raffaele De Mucci, ordinario di scienze politiche alla università Luiss di Roma, dice: "Il calo di voti per Berlusconi alle elezioni europee, le sue rumorose proteste ai recenti comizi, tutto ciò dimostra un calo di consensi a causa dello scandalo. Ora i suoi alleati sono preoccupati, la fiducia dell'elettorato nella classe politica si è indebolita e Berlusconi rischia di perdere il capitale politico che aveva costruito con la sua gestione del terremoto in Abruzzo e la crisi dei rifiuti a Napoli". Tre: il corrispondente sottolinea, tra le prove del nervosismo crescente di Berlusconi e del suo entourage, l'attacco del ministro della Cultura Bondi a Repubblica, "il giornale che tiene il primo ministro sotto pressione, accusato di essere una minaccia per la democrazia".

Anche il Times dedica tre pezzi alla vicenda, e in uno punta il dito contro l'atteggiamento del premier verso le donne, titolando: "L'Italia di Berlusconi mostra uno strano di tipo di femminismo". Un premier, quello italiano, che "sembra trattare le donne come delle cose da comprare e vendere per soddisfare il proprio ego". Berlusconi "detiene la seconda carica più alta in Italia (non dimentichiamoci del Papa)" e "sembra aver interpretato il ruolo di primo ministro della Repubblica italiana come una via di mezzo tra un imprenditore di locali notturni e un pezzo di cabaret". Il Cavaliere è, per il Times, una versione "esagerata, fumettistica, del classico stereotipo dell'uomo italiano: vanesio, borioso, chiacchierone, accondiscendente e sessualmente insicuro: "Per molti italiani il suo flirtare non è un'espressione di insaziabile virilità, ma chiara evidenza della sua impotenza sessuale". Nel lunghissimo articolo pubblicato con grande evidenza nell'inserto T2 del Times - intitolato "All about Silvio's mother" - si aggiunge che "Berlusconi è un prodotto del matriarcato italiano che consente all'uomo di fare ciò che vuole fin dalla nascita", ma conclude: "Dubito tuttavia che l'Italia gli perdonerà questo scandalo. Perché c'è una cosa che gli italiani non sopportano: l'umiliazione di fronte ai media stranieri. Farsi sorprendere coi calzoni calati davanti al mondo è una brutta figura (in italiano nel testo originale), e questo, per gli italiani, è un peccato oggettivamente imperdonabile". Aggiunge l'articolista del Times: "Le donne al centro dello scandalo saranno anche delle escort aspiranti modelle, ma non vanno sottovalutate. Quale che sia la natura delle transazioni d'affari tra loro e il premier, il più grande errore di Berlusconi è stato di averle mal giudicate".
 
Berlusconi con la moglie

E il quotidiano supporta le sue tesi con le opinioni di tre importanti columnist italiane. A partire da Lina Sotis, Corriere della Sera: "L'intera vicenda sarebbe stata impensabile nell'Italia degli anni 50 e 60, ma da allora il nostro paese ha perso la sua grande borghesia, che non avrebbe mai permesso a una persona come Berlusconi di diventare primo ministro. Se l'Italia avesse ancora una forte classe media, Berlusconi sarebbe un nessuno. Attraverso le sue proprietà nei media e la sua manipolazione del sistema politica, Berlusconi stesso ha contribuito all'erosione di alcuni di quei valori vecchio stampo della classe media di un tempo. Oggi le classi più popolari lo trovano simpatico, furbo, figo, come i personaggi che erano interpretati da Alberto Sordi, che personificava al meglio i vizi degli italiani, la loro volgare ammirazione per il denaro, la ricchezza, gli eccessi, le donne facili".

Quindi Lucia Annunziata, la Stampa: "Io non giudico il comportamento di Berlusconi dal punto di vista morale. E' semplicemente inappropriato per un capo di governo. E' un danno per l'immagine della nazione. I commenti discriminatori e l'atteggiamento di Berlusconi verso le donne sono solo una piccola parte di tutto questo. Lui ha fatto i soldi e crede perciò di poter fare quello che vuole. Un uomo come Agnelli non si sarebbe mai comportato i nquesta maniera".

Infine Natalia Aspesi di Repubblica: "Oggi è chiaro che per entrare in parlamento, per diventare ministro, per andare al parlamento europeo, devi avere meno di 30 anni, essere molto carina e magari andare a letto con qualcuno. L'Italia è stata rovinata dalla televisione, dal mondo di frivolità e glamour da cui proviene Berlusconi. Il nostro paese è cambiato molto in fretta. Non eravamo così dieci anni fa. Eravamo un paese normale. Avevamo una morale".

Poi viene ripresa la proposta lanciata su Micromega, alle first Ladies, di boicottare il G8. L'appello alle mogli dei Grandi, firmato da tre accademiche italiane, viene citato anche dal Daily Telegraph. Le accademiche sono le psicologhe Chiara Volpato (Bicocca di Milano), Angelica Mucchi Faina (Perugia) e Anne Maas (Padova). Inoltre il giornale cita la professorfessa Bianca Beccalli, capo del Centro per lo Studio delle differenze trai sessi alla università di Milano, che dice: "Abbiamo centinaia di firme e ne stiamo raccogliendo di più".

Il Telegraph, poi, pubblica le foto della Montereale scattate Palazzo Grazioli e titola: "Le donne in bagno tormentano Berlusconi".

Su "The Independent", un corsivo, accompagnato dalla foto della D'Addario, si chiede ironicamente perché Berlusconi, un miliardiario, proprietario di televisioni, abbia dovuto pagare per fare sesso, con tutto ciò che ne consegue.

E, ancora, il Financial Times sottolinea la censura o autocensura della vicenda sui media italiani, in particolare in tv, affermando: "Come ha fatto notare il quotidiano di centro-sinistra la Repubblica, il controllo di Berlusconi sulla televisione significa che la grande maggioranza degli italiani conoscono poco delle accuse contro di lui".

Lo spagnolo El Mundo, oltre a citare l'appello delle accademiche italiane alle First Ladies, riporta un editoriale dal titolo "L'utilizzatore finale", termine utilizzato, riferendosi a Berlusconi, dal suo avvocato, Nicolò Ghedini. "L'utilizzatore finale - scrive il giornale - ha imposto il suo modello di televisione alla società italiana, creando un talk show permanente, senza interruzioni. Berlusconi non è una persona, è un attore che interpreta se stesso 24 ore su 24 davanti alle telecamere. E quando non ci sono le telecamere, recita davanti ad un pubblico pieno di 'veline'".

Il tedesco "Bild", sotto alla foto di Barbara Montereale e della sua amica scattata nel bagno di palazzo Grazioli, titola: "Qui le ragazze si fanno belle per lui". Il giornale cita poi le dichiarazioni rese della Montereale sulle feste con "almeno 30 ragazze nella villa di Berlusconi".

"Die Welt", sempre in Germania, punta sulle perplessità sollevate sulla vicenda dal mondo cattolico: "La chiesa pretende chiarezza da Berlusconi". Il giornalista riferisce di voci che ci sono levate dagli ambienti della chiesa, per criticare "la vita sentimentale e sessuale di Berlusconi". E conclude citando l'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che "al premier ha consigliato, in una lettera pubblica, di non scusarsi con nessuno, ma di smetterla con le sue teorie del complotto" e di dimettersi per andare a nuove elezioni.

(m.p.)

(23 giugno 2009)
da repubblica.it
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