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Autore Discussione: Luciana Cimino "Orgoglio laico": si può dialogare senza scadere nella propaganda  (Letto 2137 volte)
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« inserito:: Aprile 03, 2011, 10:57:20 am »

"Orgoglio laico": si può dialogare senza scadere nella propaganda?

di Luciana Cimino

Laicità

Fossimo un paese normale probabilmente non ci sarebbe bisogno di farne materia di dibattito. Ma nell’Italia del 2011, dove in calendario il governo ha messo una “Giornata della Stati vegetativi” per offendere ancora di più la memoria di Eluana Englaro, dove si dibatte della legge sul fine vita, dove parlare di eguali diritti per le coppie di fatto è tabù, dove si discute del crocifisso negli enti enti pubblici. Ecco, in questo paese forse occorreva trovare forme e modi per affrontare il tema della laicità.

Ci hanno pensato Iniziativa Laica, la rivista Micromega e l’Arci che hanno organizzato a Reggio Emilia dal 15 al 17 aprile le “Giornate della laicità”, la prima iniziativa del genere in Italia. Un tentativo di ragionare sui temi della fede, della democrazia e dell’etica avvalendosi del contributo di esimi professori, filosofi, scienziati ma anche “uomini di Chiesa”, per instaurare un «dia-logos è cioè un vero confronto tra posizioni diverse», spiega Paolo Flores D’Arcais, filosofo e direttore di Micromega che delle Giornate di Reggio Emilia è curatore e responsabile scientifico. Il filo conduttore di questa prima edizione della manifestazione sarà il “relativismo” «perché nella crociata contro il relativismo, di cui si è fatto banditore Papa Ratzinger, si condensano tutti gli equivoci sulla cosiddetta “laicità positiva”, di stampo clericale, alle cui sirene fin troppo laici sembrano aderire», dicono gli organizzatori.

Che ribadiscono: «In campo etico riconoscere il pluralismo delle morali, e dunque una sola morale minima vincolante per la civile convivenza: quella dei principi costituzionali che garantiscono i diritti inalienabili di ciascuno sulla propria vita e la propria libertà». Intenti chiari, che pure non hanno mancato di suscitare polemiche perfino sulla stampa locale della civilissima Emilia Romagna. Da una parte il Pdl regionale che ha definito il festival «una comunistata» e ha accusato Regione e Comune di «dare soldi ai nemici del crocifisso».

Dall’altra, una parte del Pd emiliano, precisamente il consigliere regionale Pagani, che ha bollato l’iniziava come «anticlericalismo da bar» ma è stato subissato dalle proteste di militanti ed elettori. Archiviate le polemiche il festival è pronto a partire. «Non c’è nulla di incompatibile tra fede e democrazia – commenta la filosofa Roberta De Monticelli – ma ad esempio sulla legge Calabrò sul fine vita sono passati solo slogan, alcuni concetti ostinatamente non sono stati chiariti ai cattolici, ma noi siamo filosofi e ci dobbiamo interrogare: di che cosa parliamo quando parliamo di fine vita? Peraltro, chi è il cristiano che non si interroga su questo?».

«La vicenda di Eluana è cristallina – le fa eco Beppino Englaro – ed è stata definitivamente sancita dalla sentenza della Corte di cassazione del 16 ottobre 2007, di che cosa parlano quando parlano di “sacralità della vita”? Viviamo in uno stato laico o no? Ci deve essere questo chiarimento, questi temi devono essere affrontati». E aggiunge Maria Bonafede, moderatore della Tavola Valdese, «la legge Calabrò è la peggiore possibile ma al di là del dibattito sul fine vita c’era bisogno di in incontro sui temi della laicità. Lo Stato deve ascoltare tutte le chiese e legiferare in modo autonomo. Ma ne ascolta solo una, lo stesso fa la stampa. L’autonomia dei cittadini deve essere rispettata dalla legge, la Costituzione lo prevede già. Noi vogliamo cittadini con la schiena dritta che pensino con la propria testa».

E allora alla modica cifra di 3 euro (necessari a coprire i costi dell’organizzazione) si potrà assistere ai dialoghi tra Flores D’Arcais e Don Carlo Molari, o tra Valerio Onida, Gabriella Caramore e Don Paolo Farinella che si interrogheranno, ad esempio, su come la dottrina cattolica sia compatibile con la democrazia e sulla differenza tra l’essere cattolici o clericali. Ma ci saranno, tra gli altri, anche incontri con Beppino Englaro, Giulio Giorello, Pergiorgio Odifreddi, Margherita Hack, Gianni Vattimo, Jean Lous Touadì, Sergio Luzzato (programma completo su www.giornatedellalaicita.com).

2 aprile 2011
da - unita.it/culture/
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