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Autore Discussione: Accordo separato nel pubblico impiego Cisl e Uil firmano, Cgil lascia  (Letto 2408 volte)
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« inserito:: Febbraio 04, 2011, 06:15:38 pm »

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Accordo separato nel pubblico impiego Cisl e Uil firmano, Cgil lascia

Camusso abbandona la trattativa sui salari di produttività: "Presa in giro dei lavoratori".

"Non si fa la riforma dell'amministrazione con il taglio della contrattazione nazionale".

Bonanni: "L'intesa salvaguarda interamente gli stipendi dei dipendenti pubblici"


ROMA - Cisl e Uil hanno firmato l'accordo con il governo sul salario di produttività. La Cgil non ha siglato l'intesa e ha lasciato il tavolo. Non hanno firmato neanche Cobas e Cisal. L'accordo firmato da Cisl e Uil, "è una presa in giro dei lavoratori" e per questo la Cgil non l'ha firmato. Lo ha detto Susanna Camusso, leader Cgil, nella conferenza stampa che ha seguito l'incontro.

"Il testo - ha detto Camusso - non affronta i problemi urgenti che abbiamo. La Finanziaria taglia il 50% dei lavoratori precari della pubblica amministrazione. Non si fa la riforma dell'amministrazione con il taglio della contrattazione nazionale (bloccata fino al 2013, ndr). Siamo di fronte a dei sindacati che corrono in soccorso di un governo un po' claudicante".

Completamente opposta la valutazione del segretario della Cisl Raffaele Bonanni: per il quale l'accordo "salvaguarda gli stipendi dei dipendenti pubblici interamente". "Nessuno perderà un euro - ha detto Bonanni - neanche con le pagelle. Le fasce di merito non si applicheranno ai salari attuali ma alle risorse aggiuntive. Questo è il siginificato di questo accordo".

"Sono molto irritato e dispiaciuto per le parole della collega Camusso. L'accordo non è una presa in giro dei lavoratori", ha poi contestato il segretario generale della Cisl, nella conferenza stampa che ha seguito l'accordo. "Non mi sono mai permesso - ha detto - di dire cose di questo genere. Eppure ho molti dubbi sulla caratura
essenzialmente sindacale dei comportamenti come quelli che ci tocca sopportare".
 

(04 febbraio 2011) © Riproduzione riservata
da - repubblica.it/economia/2011/02/04/news
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