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Autore Discussione: Confindustria ... OVVERO L'IPOCRISIA DI GRUPPO.  (Letto 2642 volte)
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« inserito:: Settembre 16, 2010, 04:42:17 pm »

Rapporto d’autunno del Centro Studi Confindustria: «La ripresa rallenta e c'è un'evasione sbalorditiva»

In tre anni ci sono 480mila occupati in meno. «Nuovi dubbi sugli sviluppi nell’immediato futuro»


ROMA - La ripresa economica rallenta, c'è "un'evasione fiscale sbalorditiva" e iniziano a soffiare "venti contrari". In più, in tre anni, ci sono 480mila occupati in meno. Lo sostiene il centro studi di Confindustria (Csc) nel rapporto d’autunno sugli scenari economici: «L’estate - spiega il Csc - ha accumulato nuovi dubbi sugli sviluppi nell’immediato futuro. La messe di statistiche congiunturali è stata più scarna di notizie positive e fa presagire un rallentamento. È legittimo il timore che la frenata sia determinata dal prevalere di venti contrari che impediscono il consolidamento e l’autostenibilità della fase espansiva». Tuttavia, il centro studi «ritiene tuttora più probabile uno scenario ispirato a un prudente ottimismo, dove i rischi al ribasso sono bilanciati da possibili sorprese positive, le forze negative non sono destinate a prevalere e la frenata resta confinata a un paio di trimestri, essendo il frutto del naturale succedersi di strappi in avanti e momenti di riposo».

DISOCCUPAZIONE - Il Centro studi Confindustria stima che il 2010 si chiuderà con 480mila persone occupate in meno rispetto a inizio 2008, al netto degli effetti statistici derivanti dalla regolarizzazione degli immigrati. E in questa cifra 30 mila posti sono a rischio solo negli ultimi sei mesi dell'anno. La disoccupazione inoltre resterà alta anche nel 2011: il tasso salirà terminando il prossimo anno al 9,3%. «La creazione di posti di lavoro - si legge nel rapporto "Le Sfide della politica economica per rafforzare la crescita italiana" - si rafforzerà progressivamente nel 2011, ma anche allora la variazione netta dell'occupazione sarà negativa a causa degli esuberi rimandati grazie al ricorso alla cig durante la crisi. A frenare la risalita dell'occupazione contribuiranno inoltre frizioni nell'incontro tra domanda e offerta di lavoro». Sull'andamento del tasso di disoccupazione incideranno inoltre secondo Confindustria «le decisioni di partecipazione al mercato del lavoro della popolazione in età lavorativa. Dopo a flessione del 2009 dovuta agli effetti di scoraggiamento (-0,5%), la forza lavoro è risultata in crescita nella prima metà del 2010 (+0,3% rispetto alla seconda parte del 2009). Assumendo che continui ad aumentare nei prossimi trimestri tanto da determinare un +0,5% e un +0,3% in media d'anno nel 2010 e nel 2011, il tasso di disoccupazione raggiungerà l'8,7% a fine 2010 (8,6%) in media d'anno e il 9,3% a fine 2011 (9,1% in media d'anno)».

EVASIONE FISCALE "SBALORDITIVA»: OLTRE 125 MILIARDI - L’evasione fiscale è ormai a livelli "sbalorditivi" e vale molto più di 125 miliardi di euro. «L’ammontare delle risorse sottratte ogni anno alle casse dello Stato - afferma il centro studi di Confindustria nel rapporto d’autunno sugli scenari economici - ha raggiunto cifre sbalorditive: 125 miliardi secondo i calcoli del Csc elaborati a giugno, che alla luce dei nuovi dati sul sommerso diffusi nel frattempo dall’Istat appaiono nettamente sottostimati».

PIL - Secondo Confindustria bisognerà aspettare il 2013 per vedere l’economia italiana tornare a correre come nel 2007, prima della crisi. Nel rapporto si dice che, «tenendo conto delle statistiche estive meno brillanti dell’atteso anche per l’economia italiana, e di un tasso di cambio più sfavorevole, le previsioni di crescita vengono ritoccate all’ingiù nel 2011, quando la frenata globale si farà sentire in Eurolandia e in Italia». Alla fine del biennio 2010-11, quindi, «sarà del 3,7% il minor prodotto da recuperare e di questo passo i valori medi del 2007 non si raggiungeranno prima del 2013».


16 settembre 2010
http://www.corriere.it/economia/10_settembre_16/confindustria-scenario_0b118d98-c16b-11df-96dc-00144f02aabe.shtml
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« Risposta #1 inserito:: Settembre 24, 2010, 04:39:57 pm »

Parla la leader di confindustria

L'Italia e la crisi, la Marcegaglia: «Noi meglio di altri Paesi? Non è vero»

«Il nostro Paese è stato fortemente colpito. Il peggio è alle spalle ma l'incertezza resta»


LUCCA - Emma Marcegaglia parla di crisi economica, ma senza usare i toni ottimistici propri di numerosi esponenti del governo. Anzi: all'assise degli industriali toscani presso i cantieri Azimut nella darsena viareggina, la leader di Confindustria ci tiene a sottolineare che «quando si dice che siamo andati meglio di altri Paesi non è vero, siamo stati fortemente colpiti dalla crisi». Oggi, spiega anche la Marcegaglia c'è la «sensazione che stiamo uscendo dalla crisi con una capacità di crescita inferiore alla media europea». Per la leader degli industriali, inoltre, «l'Italia ha un problema serio di crescita». In questa fase della crisi «il peggio è alle spalle», dice ancora , ma «siamo comunque in un quadro di incertezza».

«LA POLITICA SI CONCENTRI SULL'OCCUPAZIONE» - «Vogliamo che politica si concentri su crescita e occupazione» è l'appello che la leader degli industriali lancia da Viareggio. La Marcegaglia chiede inoltre di accantonare il dibattito «sui temi che leggiamo in questi giorni sui giornali». «I problemi dell'occupazione non attendono i passaggi di parlamentari da una parte all'altra», pretendono «risposte serie e immediate», ha indicato la presidente di Confindustria, secondo la quale in Italia è necessaria «una crescita di almeno il 2% l'anno», altrimenti, avverte la Marcegaglia, non «riusciremo a riassorbire la disoccupazione, a tenere in piedi il tessuto produttivo, ad aumentare il benessere di tutti». (Fonte Ansa)


24 settembre 2010
http://www.corriere.it/economia/10_settembre_24/crisi-marcegaglia-italia-non-meglio-di-altri_03f4e374-c7d9-11df-9bef-00144f02aabe.shtml
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