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Autore Discussione: L'Onu all'attacco del ddl intercettazioni. Il Pdl: è un complotto  (Letto 2396 volte)
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« inserito:: Luglio 14, 2010, 10:37:23 am »

Alessandro Guarasci,   13 luglio 2010, 14:21

L'Onu all'attacco del ddl intercettazioni. Il Pdl: è un complotto     

Per l'Onu la legge sulle intercettazioni deve essere  "eliminata o modificata". Preoccupano le sanzioni a giornalisti ed editori. Possibile una missione delle Nazioni Unite nel 2011 sulla libertà di stampa. Stizziti i fedelissimi di Berlusconi. Intanto il ddl cambia, di poco e non nella sostanza, e l'opposizione propone una valanga di emendamenti


La teoria del complotto, fino a farlo diventare cosmico, quasi da far invidia a Leopardi, il Pdl ce l'ha nel sangue. Tuttavia tra le fila del partito di Berlusconi qualcuno ha cominciato a capire che non vale la pena assumere toni così catastrofici. La legge sulle intercettazioni deve essere "o eliminata o rivista". Lo afferma in un comunicato il relatore speciale Onu per i diritti Frank La Rue, rivolto al governo italiano. La Rue avverte che "se adottata nella sua forma corrente, la normativa può minare la possibilità di beneficiare del rispetto del diritto di libertà d'espressione in Italia".

L'Onu annuncia anche una missione in Italia, nel 2011, per esaminare la situazione della libertà di stampa e il diritto alla libertà di espressione. Nel comunicato si ricorda che, "secondo l'attuale disegno di legge, chiunque non sia accreditato come giornalista professionista può essere condannato a quattro anni di carcere per aver registrato una comunicazione o conversazione senza il consenso della persona coinvolta e per aver poi reso pubblica tale informazione". Secondo La Rue, "tale grave pena minerà in modo serio tutti i diritti individuali di cercare e diffondere un'informazione imparziale, in violazione del Convenzione internazionale sui diritti civili e politici di cui l'Italia è parte".

Preoccupazioni anche per l'introduzione di una sanzione per giornalisti ed editori che pubblichino il contenuto di intercettazioni prima dell'inizio di un processo. "Tale punizione - prosegue il relatore Onu - che include fino a 30 giorni di carcere e un'ammenda fino a 10.000 euro per i giornalisti e 450.000 per gli editori e' sproporzionata rispetto al reato". Secondo La Rue, "queste norme possono ostacolare il lavoro dei giornalisti investigativi su materie di interesse pubblico, come la corruzione, data l'eccessiva lentezza dei procedimenti giudiziari in Italia, e come sottolineato più volte dal Consiglio d'Europa".

E puntuali come un treno svizzero arrivano le risposte, stizzite fino all' imbarazzo, dei più fedeli scudieri di Berlusconi. "Non siamo stupiti dal comunicato dell'Onu, anzi ci avrebbe sorpreso se si fossero espressi a favore". Lo dice Gaetano Quagliariello, presidente vicario dei senatori Pdl, replicando alle dichiarazioni di Frank La Rue,. "La concezione dei diritti e delle libertà che ha l'Onu -rimarca Quagliariello- si commenta da sé. Ci sono interi scaffali di librerie sui paradossi cui le Nazioni Unite sono arrivati. Questo pronunciamento è un'altra perla della collana". Il suo vice Francesco Casoli dimostra una conoscenza piuttosto populista della politica internazionale e afferma che "è penoso vedere una istituzione internazionale come l'Onu attivarsi nel contrastare una proposta di legge formulata nell'ambito di una grande democrazia come l'Italia invece di risolvere almeno uno dei tanti conflitti che nel mondo provocano sofferenze e morti". "Sconcertato" il ministro Franco Frattini. Consensi invece arrivano da Pd e Italia dei Valori. Per il senatore del Pd Vincenzo Vita, l'Onu "appunto" si occupa di vere dittature. Intanto presidente finiana della Commissione Giustizia Giulia Bongiorno afferma che sono apprezzabili le proposte emendative della maggioranza nelle parti relative ai presupposti e alle limitazioni temporali delle intercettazioni (max 75 giorni rinnovabili di 15 in 15, ndr). Contribuirò a queste innegabili migliorie". Intanto in commissione sono arrivati 600 emendamenti, ovvero 400 dal Pd, 170 dal Pd e 40 dell'Udc. Considerato tutto ciò la maggioranza è proprio convinta di voler approvare il ddl entro la pausa estiva?

http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=15366
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