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Autore Discussione: La casa a Scajola «Le mie figlie ingenue con quegli assegni»  (Letto 2292 volte)
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« inserito:: Maggio 07, 2010, 05:40:27 pm »

La famiglia Papa «Lì un tempo c'era anche un bed and breakfast. L'appartamento fa schifo»

«Le mie figlie ingenue con quegli assegni»

Il padre delle venditrici della casa a Scajola: si sentivano tranquille con il ministro


ROMA — «Io le capisco, Beatrice e Barbara: se vendi la casa a un ministro pensi di stare tranquillo, questo è chiaro. Le mie figlie, però, sono state due ingenue, ecco la verità. Come si fa ad accettare un pagamento in nero fatto con assegni circolari? Se almeno m'avessero telefonato, avrei potuto dar loro qualche consiglio. Dopotutto, faccio il costruttore da una vita: edilizia residenziale, campi da golf...».

Antonio Papa, 70 anni, finalmente apre il cancello della sua villa vicino all'Appia Antica. Posto da favola, immerso nel verde, cani da guardia che abbaiano intorno: a pochi metri da qui ci sono le case del sarto Valentino e del regista Franco Zeffirelli. Case per modo di dire: due regge. «Le costruì mio padre Sabatino, il nonno di Barbara e Beatrice», racconta Antonio con giusto orgoglio. Ma è di un'altra casa che con lui, adesso, vogliamo parlare: l'appartamento di via del Fagutale numero 2, quello con vista sul Colosseo, venduto nel 2004 dalle sorelle Papa all'ex ministro Scajola: «Io la conosco bene quella casa — sospira il costruttore — la gestii, infatti, per una decina d'anni quando ero ancora sposato con la mamma di Beatrice e Barbara, Fiamma Maglione, morta all'inizio del 2003. Fiamma a un certo punto lo divise anche in due, ci aprì un bed and breakfast per i turisti. Però, sia chiaro, niente di eccezionale. Anzi è un appartamento piuttosto scrauso, direi, rispetto per esempio a quelli di Raoul Bova o Lory Del Santo che stanno ai piani alti. Quelle sì che sono case fantastiche. Invece qui stiamo parlando di un mezzanino senza neppure il balcone, che insiste sulla strada, insomma fa schifo, non è sicuramente un posto dove andrei a vivere io. E non è nemmeno un posto da ministro. Però, ecco, se son vere le cose che ho letto sui giornali, diciamo che Scajola avrà avuto le sue buone ragioni. A caval donato, come si dice, non si guarda in bocca...». Il palazzo di via del Fagutale fu comprato negli anni Cinquanta dal papà di Fiamma Maglione, il grande banchiere napoletano Mario Maglione, già proprietario dell'Hotel Vesuvio, che in questo modo regalò un appartamento a ciascuno dei suoi figli, Furio, Mario, Rita e Fiamma.

Dei quattro, oggi, solo Mario è ancora vivo, ma ormai si è trasferito in Australia dove commercia nel ramo delle automobili. Quando morì Mario Maglione, la moglie Liliana venne a vivere a Roma, nella villa a fianco di quella dei Papa. Ecco come si conobbero Fiamma e Antonio. La loro storia comincia così: «Praticamente inciampammo uno sull'altra — scherza adesso lui — Eravamo giovanissimi, avevamo vent'anni, io ero paracadutista, lei studiava al liceo artistico. Poi nacquero loro, Beatrice nel '64 e Barbara nel '68. Le mandammo a studiare in un collegio svizzero, quindi Barbara prese l'indirizzo artistico (oggi ha due figlie piccole e lavora nel campo discografico, ndr) e Beatrice il classico (la primogenita convive con un antiquario vicino piazza Farnese, ndr). Fiamma, la madre, era un'artistoide, innamorata del cinema, donna vulcanica, eccezionale. Poi però il nostro matrimonio è finito, io mi sono risposato, ho avuto altri due figli e con Barbara e Beatrice ci siamo allontanati. Mi dispiace molto...». Il viso dell'uomo ora s'incupisce, si capisce che sta soffrendo per le traversìe delle sue figlie maggiori: «Speriamo solo che non patiscano troppe conseguenze per questa compravendita irregolare — conclude il signor Antonio —. Si sa, però, che la responsabilità è di chi compra. È chi compra che, di solito, preferisce pagare un tot in nero per evadere la tassa di registro. Purtroppo, in Italia, sembra diventata una consuetudine...».

Fabrizio Caccia
06 maggio 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.corriere.it/cronache/10_maggio_06/figlie-ingenue-assegni-caccia_48c917a6-58ce-11df-ace4-00144f02aabe.shtml
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