Politica
18/02/2014
Dalle mosse di D’Alema all’era Renzi
Quando la politica sguazza nella palude
Nella Seconda Repubblica l’immagine del “pantano” è stata evocata più volte: ecco un campionario delle più famose dichiarazioni dei leader
Marco Bresolin
Umberto Bossi ne parlava un giorno sì e l’altro pure. Matteo Renzi l’ha evocata per spingere Enrico Letta fuori da Palazzo Chigi, ma ora viene accusato di esserci finito lui per le difficoltà nella formazione del governo. Masimo D’Alema l’ha sfoderata più volte. L’immagine della palude, simbolo di un «immobilismo malsano», ha caratterizzato i momenti più delicati della Seconda Repubblica: ecco un campionario delle dichiarazioni più «paludose».
15/06/1995, Silvio Berlusconi: «La rinascita della palude “centrista” è contro gli interessi del Paese e anche delle forze che davvero vogliono il bipolarismo».
30/10/1995, Massimo D’Alema: «Non voglio vedere marcire il Paese nella palude dell’impotenza, dico che le elezioni sono la cosa più utile per il Paese».
30/12/1995, Massimo D’Alema: «Andare alle urne con un sistema elettorale inefficace, e con il problema delle riforme irrisolto è un male. Può essere il male minore, ma non è il sistema giusto per uscire dalla palude».
13/01/1996, Romano Prodi: «Mi ritrovo nella palude».
27/3/1996, Silvio Berlusconi: «Il Paese è in una palude, in una democrazia calpestata».
09/05/1997, Umberto Bossi: «Vogliono ricatturare la Lega nella palude romana».
24/10/1998, Umberto Bossi: «Se restiamo fuori dai giochi romani, quelli rifanno l’unità nazionale, una legge elettorale che ci penalizza e noi continueremmo a rimanere nella palude».
27/10/1999, Massimo D’Alema: «Un dibattito sul partito unico ci porterebbe in una palude».
20/12/1999, Mario Segni: «Il vero detonatore della palude in cui siamo sarà il referendum».
11/04/2000, Emma Bonino: «Noi abbiamo 15 candidati presidenti e chiediamo di essere sostenuti per far uscire il Paese da questa palude stagnante».
23/05/2002, Francesco Rutelli: «Il governo è nella palude. Anche sull’articolo 18 è singolare che non parli mai al presente».
21/09/2003, Umberto Bossi: «È antica certezza che fino alla riforma federalista Roma sarà sentita come matrigna e causa di palude».
25/09/2004, Roberto Maroni: «Basta che Berlusconi si allontani dalla palude e dica sì, avanti con le riforme. E poi si facciano davvero».
05/09/2005, Luciano Violante: «Io credo che l’Udc abbia capito, come hanno capito tutti, che il centrodestra perde. Ora stanno organizzando una proposta politica che riguardi il dopo. Da questo punto di vista, è una strategia lucida. Non è solo un uscire dalla palude».
21/11/2005, Franco Marini: «Per scaramanzia non farei paragoni tra Partito Democratico e il metodo dell’Europa: rischiamo di finire nella palude».
19/06/2012, Luigi Li Gotti: «Il Quirinale è una palude».
5/11/2012, Pier Luigi Bersani: «Una legge elettorale proporzionale per far venir fuori il Monti bis? Chi la pensa così è fuori come un balcone, perché dalla palude verrebbe fuori solo la palude».
17/11/2012, Palazzo Chigi: «In un anno abbiamo portato il Paese fuori dalla palude».
3/12/2013, Sandro Bondi: «Serve un centrodestra alternativo alla palude centrista».
26/2/2013, Nichi Vendola: «Berlusconi è un Caimano che si inabissa sul fondo della palude e aspetta il tempo giusto per tornare a mordere».
28/02/2013, Miguel Gotor: «Stiamo cercando di portare l’Italia fuori da questa palude e lo faremo con chi è libero e forte».
23/05/2013, Anna Finocchiaro: «Quel sistema senza premio o con una soglia del 40%, che non credo nessun partito ora possa raggiungere, ci farebbe nuovamente finire nella “palude” e presumibilmente di nuovo alle larghe intese».
14/07/2014, Roberto Calderoli: «Guardo Letta e penso a un airone, che con le zampe lunghe riesce a vivere nella palude».
26/01/2014, Matteo Renzi: «I conservatori non mollano, resistono, sperano nella palude».
28/01/2014, Matteo Renzi: «Sono ore decisive, o si chiude o si rompe, non mi faccio risucchiare dalla palude».
02/02/2014, Roberto Speranza: «Dobbiamo dimostrare che la democrazia parlamentare funziona e sa dare risposte, altrimenti si alimenta quella palude di malessere in cui prosperano le forze populiste e antidemocratiche».
02/02/2014, Linda Lanzillotta: «Letta non riesce ad uscire dalla palude e dal galleggiamento».
13/02/2014. Matteo Renzi: «Vi chiedo tutti insieme di uscire dalla palude».
15/02/2014, Roberta Lombardi: «Dalla palude passeremo alle sabbie mobili».
15/02/2014, Giacomo Portas: «Renzi stia attento a non finire nella palude della vecchia liturgia democristiana».
18/02/2014, Michaela Biancofiore: «Coraggio Matteo, nessuno può farcela da solo, esci dalla palude, tu puoi vincere laddove Letta ha fallito».
Twitter @marcobreso
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