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Autore Discussione: Giuditta Marvelli. Contro l’instabilità dei mercati meglio stare alla finestra  (Letto 2330 volte)
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« inserito:: Maggio 11, 2010, 06:06:15 pm »

Contro l’instabilità dei mercati meglio stare alla finestra

Come potrebbero agire gli investitori

   
Su e giù.

Con una violenza inaudita. Negli ultimi giorni la volatilità, il demone dei mercati, è tornato a scuotere la psiche e i portafogli di tutti. Il Vix, il termometro che misura il rischio della Borsa di Wall Street, tra il 3 e il 7 maggio è schizzato da 20 a 40. Una soglia ancora lontana da quelle raggiunte nei giorni bui dell’autunno 2008 dopo il crac di Lehman Brothers, quando aveva superato quota 80. Ma tant’è: il rischio, le oscillazioni da cardiopalma sono tornati. O meglio: si sono svegliati. Perché i mercati sempre più globali e sempre più sofisticati li portano sempre in grembo. Che cosa fare, allora, quando l’altalena delle quotazioni toglie il respiro e fa venire le vertigini finanziarie? Le parole d’ordine sono tre: stare fermi, prevenire e (solo per i più forti di cuore) approfittarne.


State fermi, se potete
Legati all’albero maestro del lungo periodo. Come Ulisse. Chi ha investito con buon senso, affidandosi a un gestore di fiducia che ha costruito un portafoglio con obiettivi decennali, in vista della pensione o della ancora lontana università dei figli dovrebbe, appunto, resistere alla tentazione dell’inseguimento: vendo oggi che tutto crolla, compro domani che tutto sale. La volatilità, infatti, è imprendibile. E vince (quasi) sempre. A spese nostre.

Prevenire è meglio che curare
Anche sui mercati la prevenzione sta diventando indispensabile. Spiega Fausto Artoni, gestore senior di Azimut: «Fino a quattro, cinque anni fa gestori professionali e investitori fai-da-te potevano permettersi di ragionare nell’ottica del rendimento assoluto: costruisco un portafoglio e cerco di spingerlo al massimo rendimento». Oggi, continua Artoni, di fronte a Piazza Affari che perde il 12% in una settimana e riguadagna l’11% in un giorno solo, bisogna essere sicuri di comprare, insieme agli asset finanziari, anche un’altra voce molto importante: il controllo del rischio. Nel mercato del trading istantaneo ad altissima concentrazione di strumenti derivati, non si può più pensare di spingere solo sull’acceleratore del rendimento. E quindi? «Quindi se sono uno che investe per conto suo devo coprirmi le spalle. Con i future e le opzioni, proprio come fanno gli operatori professionali», dice ancora Artoni. I compratori di fondi e di risparmio gestito devono invece assicurarsi che i money manager di cui scelgono la compagnia per un viaggio organizzato sui mercati offrano rendimenti «corretti » per il rischio adatti a loro. E il più possibile efficienti.

Surfisti organizzati
La volatilità è il grande parco giochi dei trader. Nelle giornate come quelle di venerdì e di ieri — quando in Europa si scambiano 4 milioni di contratti sul future dell’indice Eurostoxx invece del consueto milione — chi compra e vende di ora in ora può guadagnare tanto. Ma anche perdere moltissimo. Chi salta giù dal treno al momento sbagliato può farsi molto male al portafoglio. E i non trader? Quando i mercati perdono a rotta di collo dovrebbero approfittare degli sconti. I titoli più massacrati dal risveglio di sua maestà il Rischio sono stati, è ovvio, i bancari. E, puntualmente, il grande recupero di ieri li ha sparati in orbita con performance a due cifre. Da Unicredit a Banco Santander, passando per Axa, Intesa e Ing, i big del credito d’Europa hanno guadagnato in una sola seduta il 20-22%. Roba da record. Altri titoli, meno rischiosi dei bancari, hanno perso e riguadagnato in misura più morigerata. Ma quanti ne hanno approfittato? «Il guaio è — ricorda Artoni — che quando tutto crolla il sangue freddo per comprare è merce rarissima, anche tra gli operatori professionali». Eppure i veri ricchi, in genere, sono quelli che riescono a comprare in extra saldo e a tenere stretti titoli «buoni» per decenni. Il Paradiso, insomma, non si raggiunge mai in un solo weekend di passione finanziaria.

Giuditta Marvelli

11 maggio 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.corriere.it/economia/10_maggio_11/Contro-l-instabilita-dei-mercati-meglio-stare-alla-finestra-Giuditta-Marvelli_3dace086-5cc6-11df-97c2-00144f02aabe.shtml
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