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Autore Discussione: Delbono: "Ho la coscienza a posto Errori? No, leggerezze"  (Letto 2301 volte)
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« inserito:: Gennaio 26, 2010, 09:54:13 am »

26/1/2010 (7:14)  - INTERVISTA

Delbono: "Ho la coscienza a posto Errori? No, leggerezze"

Flavio Delbono ha annunciato ieri le dimissioni da sindaco di Bologna

   
PIERANGELO SAPEGNO
DALL'INVIATO A BOLOGNA

«Cos'è cambiato da sabato? Che l'altro giorno avevo fatto una dichiarazione di tipo giudiziario. Poi uno ci aggiunge il ruolo del sindaco di Bologna, anche alla luce di questo chiacchiericcio, di questo tritacarne mediatico che s'è scatenato, dove quando chiarisci una voce ne salta fuori un'altra. Alla fine, a mente più fredda, ho creduto fosse giusto dimettermi. Non si può andare avanti così». Poi fa un silenzio. Dice: «Anche se sono innocente». Lo dice sottovoce. Sa che è una parola che non serve oggi. Che cosa le dispiace di più di questa vicenda? «Mi dispiace la modalità in cui chi fa politica deve difendersi dalle voci e dalle accuse per poter governare. E' una modalità che deve far pensare tutti. Troppe volte succede che la tempesta di chiacchiere e di voci sui giornali costringano la magistratura ad aprire un fascicolo e che queste inchieste, prima ancora di poter accertare la verità, diventino motivo di lotta politica. Poi, in molti casi, alla fine, l'esito delle indagini non è coerente con il polverone sollevato. Questo dovrebbe far pensare».

Cioè, ha ragione Berlusconi? «Non ho detto questo. E molte volte le calunnie vengono da quella parte ». Ma lei non ha commesso errori? «Io ho la coscienza a posto. Ho fatto sbagli di leggerezza, e l'ho già detto. Ma quando è cominciato tutto, erano talmente tante le accuse false che non sapevo neanche di cosa si parlasse. Avevano detto persino che avevo preso soldi da Nicoletta Mantovani per la mia campagna elettorale. Era un miscuglio di voci infondate. E se ricordate bene si trattava di un procedimento contro ignoti, di cui all'inizio fu chiesta l'archiviazione ». Ma lei sabato ha ammesso una sua leggerezza. «La mia leggerezza è stata quella di avvicinare le cose personali all'attività amministrativa ». E adesso come si sente? «Certo, non mi sono candidato per dimettermi dopo pochi mesi. Ma mi sento come uno che ha fatto la cosa giusta».

I giornalisti vogliono sapere se ha preso la decisione da solo. E lui, «l'ho già dichiarato. Ho deciso da solo. Punto», dice. E Errani, il presidente della Regione? «Lo sento sempre». Che cosa gli ha detto? «In bocca al lupo ». Uno capisce meglio la solitudine di Flavio Delbono, quando lo vede assediato dai giornalisti nella sala rossa di Palazzo d'Accursio. Un uomo solo contro tutti, con il suo sorriso amaro per ogni domanda. Si aspettava più appoggio dal pd?, gli chiedono. Risponde sibillino: «Né più né meno di quello che mi aspettavo ». Questo è il momento più basso di Bologna. Quanto le pesa esserne protagonista? «Io penso che questo gesto non sia incoerente con la storia di Bologna». Però, sui 400 euro ha ammesso che potrebbe esserci reato, insistono i cronisti. «E' un errore che ho commesso, ma non sapevo neanche di averlo fatto, per dire della mia buona fede. Ne sono venuto a conoscenza solo quando ho avuto la convocazione in Procura».

da lastampa.it
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