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Autore Discussione: Lo sfogo di Luigi Berlusconi: «È l'ora di stare vicini a papà»  (Letto 2245 volte)
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« inserito:: Maggio 28, 2009, 09:45:19 am »

Alla festa di Barbara

Lo sfogo di Luigi Berlusconi: «È l'ora di stare vicini a papà»

«Siamo stati obbligati a fare quel comunicato. Se fosse stato per me, ne avrei fatto volentieri a meno»


MILANO - Alla fine, si può pure ridere. E Barbara Berlusconi, ci mancherebbe, lo fa. Quando con il pancione da settimo mese stenta a infilarsi nelle stilosissime sedie Ghost di Philippe Starck. Mentre si siede, scherza con Ennio Doris, il patron della banca Mediolanum: «Non ci passo... ». Eppure, per i tre figli di Veronica Lario e Silvio Berlusconi, ieri è stata l'ultima di una lunga serie di giornate difficili. Quella, per giunta, in cui son stati tirati per i capelli nel fare ciò che non avrebbero voluto: un comunicato stampa sulle vicende di famiglia. Eppure, la festa aiuta. Allenta la tensione.

La galleria Cardi Black Box ospita una cena dedicata al quarantacinquenne artista americano Scott Short. Socia della galleria — oltre a Niccolò Cardi e Martina Mondadori, solare in un abito rosso e nero anni Venti di Alberta Ferretti — è appunto la bella Barbara, la prima figlia di Silvio e Veronica, laureanda in filosofia. Ma, appunto, il comunicato è stato fastidioso per tutti. Lo dice a chiare lettere Luigi, ultimogenito del premier, elegantissimo in un completo nero antracite, che all'ingresso viene intercettato da Emilio Fede: «Cosa vuoi che si possa fare? — scuote la testa —. In questo momento, a papà bisogna soltanto stare vicini». Il direttore del Tg4 apprezza, allunga una pacca sulla spalla, e chiede di mamma Veronica: «Mah, come sta... così così. Ma si riprenderà... ». Poi, la nota di fastidio: «Siamo stati obbligati a fare quel comunicato. Se fosse stato per me, ne avrei fatto volentieri a meno. Lo sai, sono un tipo low profile...». Lo ripeterà, poco più tardi, allo stilista Domenico Dolce: «Come vuoi che vada... è un periodo un po' così».

Arriva Eleonora, con qualche minuto di ritardo, e sembra di vedere una giovane Veronica in abito avorio anni Sessanta, con cerchietto in tinta nei capelli scurissimi. La cena può incominciare, tra commenti malignetti («Hai visto? Il Cavaliere non ha avuto il coraggio di presentarsi... ») ed estasi per le tre eleganti tavolate con candelabri in cristallo e candele nere circondate di ortensie bianche. Ciascuno dei figli si distribuisce in un tavolo diverso. Ci sono le cantanti Paola e Chiara, Fede con l'inseparabile Raffaella Zardo, la coppia Gori-Parodi. E poi, ancora, Piero Chiambretti, Stefano Dolce e Domenico Gabbana, Beatrice Trussardi, Vittorio Feltri e la direttrice di Novella 2000 Candida Morvillo, Roberta Armani, la presidente dei giovani di Confindustria Federica Guidi, Giorgia Surina. Infine, i rampolli delle famiglie La Russa, Tronchetti e Ligresti: tra questi, l'affascinante Ginevra Rossini, nipote del costruttore che, riferiscono gli specialisti, avrebbe avuto una liason proprio con Luigi. Eppure, i celebrity watchers non hanno occhi che per due signore: Floriana Mentasti (della famiglia dell'acqua San Pellegrino) e la pierre Warly Tomei Mantegazza: due tra le più care amiche della grande assente, Veronica Lario. Che i bene informati davano in missione baby sitter per il nipotino Alessandro.

Marco Cremonesi
Angela Frenda

28 maggio 2009
da corriere.it
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