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Autore Discussione: GIUSEPPE CAPORALE Sulmona, rivolta degli operai della Magneti Marelli  (Letto 2239 volte)
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« inserito:: Maggio 20, 2009, 10:35:35 am »

Sulmona, rivolta degli operai della Magneti Marelli

"Controllati anche al wc, violata la nostra dignità"

In bagno col permesso firmato dall'azienda

di GIUSEPPE CAPORALE

 

SULMONA - Occorre un permesso per andare in bagno alla Magneti Marelli - Sistemi Sospensioni spa, azienda del gruppo Fiat. Un permesso scritto. Almeno nella fabbrica di Sulmona, dove lavorano oltre 750 operai. Si tratta di un tagliando su carta intestata - grande quanto un post-it - dal titolo "permesso interno".

Qui viene annotato il nominativo, il numero di riconoscimento dell'officina dove si lavora, l'orario. In basso, la motivazione per cui ci assenta (seppur brevemente). Quest'ultimo spazio completamente in bianco, è il più lungo.

E a leggerne alcuni, di questi tagliandi - compilati appena pochi giorni fa - si scopre che ogni operaio (per andare in bagno) si "giustifica", paradossalmente, a modo suo. Non c'è mai una richiesta standard. C'è chi chiede di "recarsi presso il wc", chi di andare prima "in bagno e poi all'esterno", chi scrive di doversi assentare per un bisogno "fisiologico". Sotto ogni coupon c'è sempre la firma del capo-officina. Altrimenti il permesso non è valido, ed è vietato assentarsi.

Secondo quanto ufficiosamente spiegato dall'azienda al personale, questo tipo di controllo si è reso necessario in quanto nella fabbrica si lavora in postazioni singole e l'assenza compromette le varie fasi. Quindi "è fondamentale coordinare ogni singolo movimento per ottimizzare turni e produzione". Ma, ufficialmente interpellato, il responsabile del personale, Michele Villani, ha preferito non rilasciare dichiarazioni in merito: "Non sono autorizzato a parlare con la stampa", ha spiegato.

Certo è che questa nuova regola nella fabbrica di Sulmona ha scatenato la dura reazione dei sindacati. Per le segreterie provinciali di Fiom, Fim, Uil e Ugl "la prassi di chiedere il permesso per andare in bagno" affermano "non rispetta la dignità della persona e nemmeno la privacy delle donne che devono chiederlo perfino per esigenze legate al ciclo mestruale". I sindacati contestano anche l'iniziativa dell'azienda di voler imporre una pausa di 18 minuti per tutti i lavoratori, e chiedono pause individuali e non collettive.

E la difficoltà che vivono gli operai con l'introduzione di questo permesso-bagno è fin troppo evidente. "Anche prima era necessario comunicarlo seppure verbalmente, ma adesso... Perdiamo più tempo a cercare il responsabile nei vari reparti per la firma - spiega un addetto all'officina - che ad espletare in nostri bisogni fisiologici. E poi, sinceramente, ci sembra una violazione della privacy che non è contemplata dal contratto di lavoro".

I sindacati della triplice hanno inviato anche una lettera all'Ispettorato del lavoro, per denunciare strane anomalie nella mancata rotazione della cassa integrazione, nell'uso degli interinali e nel frequente ricorso agli straordinari.

Il gruppo Magneti Marelli produce alternatori, batterie per auto, bobine, centraline, navigatori, quadri di bordo, sistemi elettronici, sistemi di accensione, sistemi di scarico e sospensioni per auto e motoveicoli. Dal prossimo 25 maggio nella sede di Sulmona scatteranno altre tre settimane di cassa integrazione. Che è in corso già da sei mesi.

(20 maggio 2009)
da corriere.it
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