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Autore Discussione: Berlusconi: "Lodo Alfano necessario Gandus mio palese nemico politico"  (Letto 3273 volte)
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« inserito:: Settembre 28, 2008, 10:34:13 pm »

28/9/2008 (14:21)

Berlusconi: "Se non passa il lodo Alfano, riflessione sulla Giustizia"
 
Il premier duro verso l'opposizione: «Dialogo con il Pd? Ridicolo.

E' impossibile lavorare con gente del genere».

Su Alitalia: «Abbiamo concluso anche quest'impegno»


MELEZZOLE (TERNI)


Il premier è  «assolutamente convinto» che il "lodo Alfano" passerà il vaglio della Consulta. «Se non passasse, allora ci sarebbe da fare una profonda riflessione su tutto il sistema giudiziario e su tutto ciò che abbiamo visto accadere recentemente a Milano».

E ancora: «Non parliamo più di dialogo, per favore, perchè con quello che dicono, hanno detto e per come si sono comportanti è una cosa addirittura ridicola pensare che con gente del genere si possa collaborare». Silvio Berlusconi ha escluso in maniera categorica una ripresa del dialogo con il Pd. Ai cronisti che chiedevano inoltre un commento sull’intervista a Walter Veltroni apparsa oggi sul Corriere della Sera, il premier ha risposto: «Il signor Veltroni si illustra da sè, basta leggerlo, le persone che hanno buon senso leggono Veltroni e non c’è da aggiungere alcun commento a quello che lui ha detto a Porta a Porta l’altro giorno e a quello che ho sentito oggi». Il premier ha inoltre aggiunto: «Noi abbiamo una maggioranza alla quale gli italiani hanno dato il mandato di governare il Paese». Ed ancora «noi continueremo a governare e lo faremo con la maggioranza che ci hanno dato gli italiani e che ci confermeranno alle prossime elezioni amministrative».

«Per quanto riguarda le trattative su Alitalia, credo che si possa dire che abbiamo concluso anche questo impegno, sono fiducioso per il finale: ci metteremo presto al lavoro sulle altre cose che sono tante». Silvio Berlusconi esclude che un gruppo straniero possa, anche fra cinque anni, detenere la maggioranza di Alitalia. A chi gli chiedeva un commento sulla presunta intenzione di Lufthansa di avere una quota significativa di oltre il 40% nel capitale della futura compagnia di bandiera e delle sue dichiarazioni sulla necessità che il partner straniero restasse di «assoluta minoranza», il presidente del Consiglio ha risposto: «Sì, ho detto questo perchè c’è una clausola che impone ai partecipanti di non cedere la maggioranza per un periodo di almeno cinque anni. Ma successivamente - ha aggiunto - la decisione di cedere la maggioranza dovrebbe essere approvata dai due terzi. Quindi - ha sottolineato - io escludo, perchè questo è stato proprio il significato della nostra azione di governo su Alitalia, che la nostra compagnia di bandiera possa essere detenuta in maggioranza da gruppi o compagnie straniere».

da lastampa.it
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« Risposta #1 inserito:: Settembre 28, 2008, 10:35:32 pm »

Le reazioni aLL'INTERVISTA DI VELTRONI AL CORRIERE

Berlusconi: «Dialogo? Ridicolo con questo Pd»

Berlusconi e il Pdl attaccano. Donadi (Idv): «Inaccettabili le minacce del premier sul Lodo Alfano»

 

ROMA - Le dure parole di Veltroni ad Aldo Cazzullo nell'intervista pubblicata domenica dal Corriere della Sera (In italia ci sono rischi di autoritarismo) smuovono le acque della politica. Le reazioni del Pdl non si fanno attendere.

BERLUSCONI - «Noi abbiamo una maggioranza a cui gli italiani hanno dato il mandato di governare il Paese. Quindi, non parliamo più di dialogo, per favore, perchè con quello che dicono, hanno detto, e per come si sono comportati, è una cosa addirittura ridicola pensare che con gente del genere si possa collaborare». Queste le parole del premier Silvio Berlusconi, parlando con i cronisti poco prima di lasciare il centro benessere in Umbria, dove ha soggiornato in questi ultimi giorni. «Il signor Veltroni si illustra da sè, basta leggerlo. Le persone che hanno buonsenso leggono Veltroni e non c'è da aggiungere alcun commento a quello che lui ha detto a 'Porta a porta' l'altro giorno e a quello che ha detto oggi sul Corriere» ha aggiunto il presidente del Consiglio. Poi sulle polemiche sollevate sulla legittimità costituzionale del Lodo Alfano (che sospende i procedimenti per le quattro più alte cariche dello Stato), il premier si è detto sicuro: «Sono assolutamente convinto» che il 'lodo Alfano' passerà il vaglio della Consulta. Se non passasse, allora ci sarebbe da fare una profonda riflessione su tutto il sistema giudiziario e su tutto ciò che abbiamo visto accadere recentemente a Milano».

IL PDL - Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, attacca: «Che l'Italia sia un Paese caratterizzato da un pericolo di autoritarismo, come adesso sostiene Veltroni, significa scambiare dei mediocri romanzi di fantapolitica con la realtà. In pochi Paesi c'è un libero dibattito e una permanente contestazione come in Italia, dove il Presidente del Consiglio è quotidianamente criticato da due telegiornali su tre della Rai, da quasi tutte le trasmissioni di dibattito televisivo, per non parlare di quelle di satira che sono a senso unico, e dai principali quotidiani». Cicchitto conclude: «Malgrado tutto ciò Berlusconi ha una larga maggioranza nel Paese, cosa che fa saltare i nervi a Veltroni e a una parte della sinistra, che non sapendo a cosa attaccarsi adesso lanciano la campagna d'inverno sull'autoritarismo strisciante, che tra poco diventerà fascismo strisciante. Per di più, questi signori dimenticano cosa hanno fatto quando erano maggioranza e al governo, lottizzando scientificamente tutte le posizioni di potere e usando, in modo del tutto pervasivo, i mezzi di comunicazione di massa, per cui dal loro pulpito non può venire nessuna lezione su questo terreno». Non da meno la reazione del sindaco di Roma Gianni Alemanno: «Mi sembra che Veltroni si stia arrampicando sugli specchi per costruire un'opposizione che non c'è». Il sindaco ha poi precisato che «sono temi che non mi riguardano», ma «non vediamo un'opposizione che stia sui fatti». Italo Bocchino, vicepresidente vicario del gruppo Pdl alla Camera, aggiunge: «Veltroni, agitando il fantasma autoritario al sol fine di coprire la sua sconfitta elettorale e le difficoltà interne al Pd, non rende un buon servizio al Paese. Dimentica che Berlusconi è espressione di una democrazia matura e che ha saputo esercitare un ruolo primario sia le tre volte che ha vinto le elezioni sia le due volte che ha perso quando all'opposizione. È questa una delle differenze sostanziali rispetto al modello Putin. L'altra differenza sta nel fatto che l'Italia è una democrazia da molti decenni e la Russia soltanto da pochi anni a causa di quel comunismo del quale lo stesso Veltroni ha fatto parte».

L'IDV. INACCETTABILE LA MINACCIA DI BERLUSCONI - «È inaccettabile che Berlusconi minacci una riforma della giustizia se il Lodo Alfano non dovesse superare il vaglio della Consulta». Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera Massimo Donadi. «Una pressione sulla Corte Costituzionale da parte del capo del governo che va oltre ogni limite. Queste parole - aggiunge - confermano ancora una volta l'intenzione di Berlusconi di piegare la giustizia ai suoi interessi particolari». «Raccoglieremo le firme per il referendum contro il Lodo Alfano - conclude - e non permetteremo che utilizzi ancora una volta la sua maggioranza parlamentare per costruirsi una giustizia ad personam». Riguardo alle parole di Veltroni il capogruppo dell'Idv aggiunge: «Siamo contenti che Veltroni dica oggi le stesse cose che l'Italia dei Valori dice fin dal primo giorno. In questi quattro mesi di opposizione morbida del Pd, Berlusconi ha già fatto danni enormi al Paese, a partire dal Lodo Alfano. Speriamo che d'ora in avanti l'opposizione possa essere unita nel contrastare la deriva autoritaria di Berlusconi».

FINOCCHIARO: DITTATURA DELLA MAGGIORANZA - «Non so se le reazioni scomposte all'intervista di Veltroni da parte del Pdl denuncino più ò la paura e l'insicurezza o l'arroganza del potere». Lo dichiara la capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro, che aggiunge: «Che in Italia stia vivendo una pericolosa deriva dal punto di vista del restringimento di una reale dinamica democratica è sotto gli occhi di tutti, e molti autorevoli commentatori lo sottolineano ogni giorno». «Il populismo, una sorta di dittatura della maggioranza, il Parlamento considerato solo una cinghia di trasmissione dei voleri del governo con 11 provvedimenti approvati su 12 che sono decreti. Questo - spiega - è quello che abbiamo visto fino ad ora e non credo che sia questa l'essenza di una democrazia moderna». «Noi non ci stancheremo di denunciare questa deriva - conclude la presidente dei senatori del Pd - e non ci arrenderemo all'idea che chi governa comanda, alla faccia delle regole. E anche molti italiani non si arrenderanno. Noi crediamo in un Italia diversa e il 25 ottobre lo spiegheremo al Paese».


28 settembre 2008

da corriere.it
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« Risposta #2 inserito:: Settembre 30, 2008, 05:52:27 pm »

Il premier intervistato da Bruno Vespa per il libro 'Viaggio in un'Italia diversa'

Il processo Mills anomalo perché "prove a discarico ignorate" e "magistrato avversario dichiarato"

Berlusconi: "Lodo Alfano necessario Gandus mio palese nemico politico"

"Era ed è un'attivissima militante della sinistra estrema"

 

ROMA - Il lodo Alfano "è necessario" in un "sistema giudiziario come il nostro, in cui operano alcuni magistrati che invece di limitarsi ad applicare la legge, attribuiscono a se stessi e al loro ruolo un preteso compito etico". A sostenerlo è il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervistato da Bruno Vespa per il libro "Viaggio in un'Italia diversa" che uscirà venerdì 3 ottobre per Mondadori-Rai Eri.

Secondo Berlusconi "dobbiamo ringraziare il Parlamento che, su proposta del ministro Alfano, ha approvato un provvedimento di legge comune ad altri Paesi europei che prevede il rinvio dei processi contro le quattro più alte cariche dello Stato sino alla fine del loro mandato, facendo salvi i termini della prescrizione".

Nel libro di Vespa Berlusconi accusa anche il giudice Gandus, che definisce senza mezzi termini "un'attivissima militante della sinistra estrema": "Un giudice non deve essere soltanto imparziale. Deve anche apparirlo. E' curioso sostenere, come ha fatto la Corte d'Appello, che Nicoletta Gandus, pur essendo un mio palese nemico politico, nel momento in cui arrivasse a scrivere una sentenza nei miei confronti saprebbe non venir meno al vincolo d'imparzialità impostole dalla Costituzione".

Riferendosi in particolare al processo Mills, Berlusconi aggiunge: "Mi sono trovato di fronte a un processo con due anomalie evidenti: le prove a mio discarico sono state intenzionalmente ignorate e il giudice che deve emettere la sentenza è un giudice politicamente impegnato, un mio avversario dichiarato".

Ma il premier fa riferimento anche agli altri molti processi a suo carico: "In totale più di cento procedimenti, 900 magistrati che si sono occupati di me e del mio gruppo, 587 visite della polizia giudiziaria e della guardia di finanza, 2500 udienze in quattordici anni, più di 180 milioni di euro per le parcelle di avvocati e consulenti. Dei record davvero impressionanti, di assoluto livello non mondiale ma universale, dei record di tutto il sistema solare." .

"Comunque - conclude Berlusconi - io continuo ad avere fiducia nei giudici perché alla fine sono sempre stato assolto e soprattutto perchè la maggioranza dei giudici è composta da magistrati indipendenti e coscienti della sacralità della propria alta funzione".

(29 settembre 2008)

da repubblica.it
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