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Autore Discussione: Elezioni politiche 2006 all'Estero, la denuncia di Paolo Rajo, candidato ...  (Letto 3180 volte)
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« inserito:: Luglio 10, 2007, 05:25:21 pm »

10/7/2007

Australia, video sui brogli elettorali: "Su quel tavolo centinaia di schede "
 
La fotografia scattata da Sergio Nazzaro con le schede elettorali gettate nell'immondizia

Il video scandalo dei brogli all'estero
 
Elezioni politiche 2006 all'Estero, la denuncia di Paolo Rajo, candidato tra le file dell'Udeur per l'estero

GABRIELE MARTINI


TORINO
Elezioni politiche dell'aprile 2006 senza pace. Dopo le polemiche degli scorsi mesi arriva adesso un video destinato a riaprire la discussione. È girato con un telefonino in una casa australiana di Sydney, dove qualcuno, ripreso di spalle, ha davanti a sè, su un tavolo un mucchio di schede elettorali che compila in serie indicando preferenze in massa per l’Unione al Senato (scheda viola) e, per errore, per Forza Italia alla Camera (scheda arancione).

L'autore del filmato
Le schede vengono poi richiuse e sistemate nelle buste originali del Consolato e sigillate. Sono almeno un centinaio. L'autore del filmato (che LaStampa.it pubblica sul suo sito) è Paolo Rajo, candidato al Senato per l’Udeur all’estero. Contattato telefonicamente dalle redazione ha affermato di essere lui l'autore del video: «L'ho girato durante la campagna elettorale per le scorse elezioni politiche in cui io ero candidato al Senato nella lista Udeur» spiega a LaStampa.it: «Ero a Sydney, mentre facevo campagna elettorale e sono giunto nella casa di alcuni conoscenti per invitarli a votarmi. Quando poi ho spiegato il motivo della mia visita, questo amico mi ha detto candidamente "Ma Paolo, noi ti stiamo già aiutando, in garage c'è mio figlio con i suoi amici che stanno preparando voti per te"».

Le lattine di birra
Paolo Rajo continua il racconto: «Io ero titubante, credo fermamente nella segretezza del voto, ma loro insistevano: "Noi abbiamo per te centinaia di voti"». Gli amici della famiglia di Sydney votano centinaia di schede, «in cambio di qualche lattina di birra, d'altronde siamo in Australia». «Il conoscente - continua il candidato dell'Udeur - mi ha poi spiegato la dinamica di questa strana vicenda: gli avevano detto "se vuoi aiutare Paolo ti portiamo le schede e ti diciamo cosa devi fare, poi passeremo a riprenderle". Entrato in garage ho poi effettivamente visto il tavolo con tantissime schede pronte al voto in serie: non si votava per l'Udeur, ma per l'Unione. Ho detto che quell'aiuto non lo avrei mai accettato, e lui ci è rimasto male».

Il filmato
«Avevo con me il mio cellulare ed ho ripreso la scena ma non ho ripreso i volti. Mancava ancora una settimana al voto in Italia, così il giorno dopo ho inviato il filmato all'Udeur ma non ho ricevuto nessuna risposta. Anche inviare tutto via posta non è servito a niente. L'unica volta in assoluto che il partito mi ha contattato è stato per chiedermi di inviare al più presto la nota firmata per le spese elettorali che avevo sostenuto in Australia ai fini del rimborso. Mi hanno detto poi che per il video non si sarebbe potuto fare nulla». «Qualche settimana dopo - continua Paolo Rajo - mi ha chiamato un amico mia ha detto: "Vuoi vedere dove sono finiti i tuoi voti?". Allora mi ha portato in discarica e lì c'erano centinaia di schede votate con il mio nome. Schede che non sono mai state conteggiate. Ho fotografato quelle schede, ho inviato ale foto, ma come per il video non è successo nulla».

da lastampa.it
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