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Autore Discussione: Curarsi coi "Sapori della Salute" la prevenzione parte a tavola  (Letto 3439 volte)
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« inserito:: Marzo 18, 2008, 08:57:25 pm »

TECNOLOGIA & SCIENZA

A Roma il convegno della Lilt per la Settimana nazionale della prevenzione oncologica

Privilegiare frutta e verdura fresche e olio d'oliva.

Attenzione ai carboidrati

Curarsi coi "Sapori della Salute" la prevenzione parte a tavola

di ALESSIA MANFREDI


 ROMA - La prevenzione delle malattie parte a tavola e una dieta equilibrata, che privilegia gli alimenti giusti, è una fenomenale arma di prevenzione anche contro i tumori. L'educazione alimentare è al centro del convegno dedicato ai "Sapori della Salute" che si svolge oggi a Roma in occasione della settimana nazionale per la prevenzione oncologica organizzata dal 21 al 30 marzo dalla Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori.

Con il ministro della Salute Livia Turco, il presidente della Lilt Francesco Schittulli, il ministro per le politiche agricole Paolo de Castro si fa il punto sui consumi alimentari in Italia e sui benefici della dieta mediterranea per diversi tipi di malattie, con particolare attenzione agli stili di vita, all'educazione che deve partire dai più piccoli e a come, in pratica, si può - e si deve - mangiare meglio.

Dieta e malattie. Se pasta e pomodoro, frutta e insalate ci hanno protetto a lungo, oggi l'Italia non è più un paese modello. Come in molte altre nazioni sviluppate, la nostra dieta è responsabile di una frazione che va dal 20 al 50 per cento dei tumori umani, spiega il professor Carlo La Vecchia, a capo del laboratorio di Epidemiologia Generale dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri" di Milano.

In Nord America dopo il fumo, le principali cause di cancro sono dieta e nutrizione; ma le cose non vanno benissimo neppure da noi, dove sovrappeso e obesità sono responsabili attualmente del 3-5 per cento di tutte le morti per tumore. Percentuale destinata di certo ad aumentare - avverte ancora La Vecchia - se non si invertirà la tendenza all'aumento di peso costante.

Il campanello d'allarme suona già da diversi anni, ma il rischio sovrappeso e obesità continua a crescere. Sotto accusa, scarso esercizio fisico e un'alimentazione sempre più lontana da quella ormai ideale dieta mediterranea che andrebbe seguita con più attenzione.

Sì a frutta, verdura, olio, cibi integrali. Eppure, le regole della prevenzione sono piuttosto semplici: privilegiare frutta e verdura fresche, usare pochi grassi e alcol, favorire l'olio d'oliva. Meno bene va invece un altro classico della nostra dieta: il consumo frequente di carboidrati e alimenti basati su cereali raffinati (bianchi), il cui uso è associato - avvertono i medici sulla base di studi condotti su popolazioni dell'area mediterranea - a un aumentato rischio di tumore allo stomaco, del colon-retto, della mammella, dell'intestino, del tratto digerente superiore e della tiroide.

Per prevenire i tumori si possono mettere a punto ricette precise: "Una corretta nutrizione deve fornire sostanze protettive come acidi grassi essenziali, vitamine, oligoelementi, antiossidanti ed enzimi da un lato, e limitare l'esposizione a sostanze in grado di iniziare, promuovere o far progredire cloni cellulari cancerogeni dall'altro" chiarisce la dottoressa Debora Rasio, ricercatrice presso la II Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Roma La Sapienza, ma le informazioni nutrizionali in circolazione sono spesso contradditorie e non chiare. Negli ultimi tempi, ha assunto una particolare importanza la ricerca sugli antiossidanti di origine vegetale, che agiscono contro i radicali liberi, fattore di rischio per lo sviluppo dei tumori.

La carta dei diritti alimentari dei bambini. Ma per essere davvero efficace, l'educazione alimentare deve partire dai più piccoli. E un appello d'eccezione in questo senso arriva da uno chef mito, Gualtiero Marchesi, che lancia una carta dei diritti alimentari dei bambini in dieci punti, dalla sicurezza igienica agli adeguati valori nutritivi del cibo, senza dimenticare il resto. Dagli alimenti - che devono essere integrali, naturali come cereali e legumi, pochi dolci, merendine e pasta fresca - al modo in cui si mangia e si preparano i pasti. "Ci vuole sorpresa, gioco e divertimento" spiega Marchesi, e bisogna partire subito, quando i bambini sono aperti a tutto per far capire loro "come ci si debba nutrire giustamente e dividere quotidianamente il piacere delle buone, semplici cose".

(17 marzo 2008)

da repubblica.it
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« Risposta #1 inserito:: Marzo 25, 2008, 11:47:26 pm »

2008-03-25 15:24

CENSITI I MICROBI IN BOCCA, PER ORA SONO 600


La bocca è lo specchio della salute del nostro corpo, 'spiare' cosa c'é al suo interno è come puntare una lente di ingrandimento su di noi: servirà a questo il 'censimento' dei microbi presenti nel cavo orale, circa 600 gli ospiti della bocca riconosciuti finora, ognuno di noi ne porta nella propria una 'rappresentanza' di circa un terzo. Realizzato da ricercatori del Forsyth Institute di Boston e del Kings College di Londra, il database, 'Human Oral Microbiome', molto informativo e pubblicamente accessibile al sito www.homd.org, è un progetto in fieri che continuerà per altri tre anni e sarà esteso alla scoperta dei microcosmi di pelle, intestino e vagina.

 "Un lavoro ottimo con molte ricadute positive non solo per gli specialisti che curano le malattie del cavo orale - ha commentato la notizia il professor Roberto Deli, Dirigente Medico responsabile di Struttura Complessa Ortognatodonzia (UOC) - ma per la medicina in generale; conoscere la flora batterica presente nella nostra bocca dà infinite informazioni su ogni parte del corpo e può essere campanello dall'allarme per molte malattie, dall'intossicazione da tabagismo fino a malattie del fegato, problemi ormonali, e davvero molto altro". Nella bocca, come sulle altre mucose, vive in simbiosi con noi una serie di microrganismi batterici. Alcuni sono fisiologici, cioé fanno del nostro corpo la loro casa 'pagando un regolare affitto', ovvero dandoci in cambio un contributo per il corretto funzionamento dell'organismo; per esempio nell'intestino molti batteri ci aiutano a digerire. Altri invece hanno 'occupato abusivamente' le mucose e la loro presenza fa solo danni. Gli esperti hanno messo a punto una banca dati con la descrizione completa dei batteri presenti nella bocca umana, molti rappresentano la normale flora batterica, alcuni sono invece campanello d'allarme di malattie non solo orali, ma di tutto l'organismo, ha spiegato Floyd Dewhirst, tra coloro che conducono i lavori. Il database contiene moltissime informazioni: oltre alla descrizione completa dei batteri 'censiti' nel cavo orale, il loro metabolismo, la loro abilità a causare malattie, informazioni genetiche e anche la mappa del loro DNA, qualora il genoma sia già stato sequenziato. Gli esperti al momento stanno analizzando i possibili legami tra un certo 'microcosmo' orale e malattie quali infarto e ictus.

"E' un ottimo lavoro - ha ribadito Deli - anche dal punto di vista statistico conoscere la composizione della flora batterica del cavo orale è informativo. Per esempio, ha spiegato, nel fumatore ci aspettiamo un certo tipo di flora batterica, la cui presenza può essere tra l'altro ricollegabile ad intossicazione da tabagismo e anche a rischio cancro". Così nei bevitori di alcolici la bocca ospiterà batteri differenti, e anche questo può dire molto sulla salute. Inoltre la mucosa orale e quindi la flora della bocca, ha aggiunto Deli, rispondono agli ormoni sessuali, per cui per esempio il cavo orale può divenire specchio di disfunzioni ormonali. E ancora, cambiamenti della flora batterica sono associati a iperglicemia, indicativa di gravi malattie metaboliche, problemi epatici (per es. intossicazione da farmaci). E poi ovviamente la salute dei denti: molti batteri (S. mutans e spirochete) sono causa diretta di carie e parodontopatie. E' proprio un'alterazione della flora che determina queste malattie, quindi conoscerla è un aiuto enorme per ideare nuove terapie. "Speriamo che questo database serva come modello per realizzarne di analoghi per pelle, intestino e vagina", ha concluso Dewhirst. 

da ansa.it
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