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Autore Discussione: Cosa si aspettano, il Presidente Trump e Elon Musk dall'Italia da signora Meloni  (Letto 294 volte)
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« inserito:: Gennaio 08, 2025, 04:58:14 pm »

Gianni Gavioli
Condiviso con Tutti

Ma davvero?
A chi interessa farlo credere?
Perché?
Cosa si aspettano, il Presidente Trump e Elon Musk dall'Italia della signora Meloni.
ggg

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Gilberto Gavioli
Amministratore

Eugenio Alberti

Topografia fantastica di Milano/1.
Inauguriamo oggi, cari lettori, una nuova rubrica. È una ricognizione su alcuni edifici a Milano che all’autore sono apparsi fantastici, generatori di atmosfere fantastiche. Che cosa si intende con la parola fantastico? Ci rifacciamo alla definizione della letteratura fantastica che ne ha dato Tzvetan Todorov: “Il fantastico è un’esitazione circa la natura di un avvenimento strano. L’esitazione può risolversi perché si ammette che l’avvenimento appartiene alla realtà, oppure perché si decide che è frutto dell’immaginazione o risultato di un’illusione.” Ciò che ci attrae è il sapore di questa esitazione. L’edificio che vedete si trova in un’enclave, dentro l’area del Policlinico di via Pace, ma si vede bene oltre il muro di cinta da viale Regina Margherita, e c’è solo un altro edificio a separarlo dalla Rotonda Besana. È dentro una città nella città. Ho sempre avvertito un certo fascino per le città dentro le città, quelle per intenderci in cui trovi una segnaletica interna: dogane, complessi fieristici, porti, ortomercati, aeroporti, grandi acciaierie e grandi ospedali. Aleggia come l’idea che siano territori amministrati con leggi proprie, e le leggi esterne non si applichino fino in fondo. La foto l’ho scattata un giorno che mi ero volutamente perso, mi piace osservare luoghi per la prima volta nella mia città, oltretutto a due passi da via Lamarmora dove sono cresciuto. La flânerie è lo strumento di base del senso del fantastico, se ne siete privi lo sguardo non trova il tempo di decomprimersi e uscire dal seminato. Mi imbatto nel padiglione Pia Opera Valetudo (su Googlemaps lo definiscono polo didattico). In realtà sul citofono ci sono targhette di strane aziende, una miscellanea, uno spazio di recupero. Fantastico? Mi hanno colpito l’albero spontaneo a ridosso della facciata, l’esuberanza del rampicante che incornicia in modo possente la porta a vetri d’ingresso e soprattutto che questa porta generi un tunnel di luce che attraversa tutto l’androne, un possente fascio di luce perforante andata e ritorno. Anche grazie all’ambiziosa scala esterna di accesso che pare una piccola scalinata Potjomkin trapiantata fin qui, non sono riuscito a reprimere la sensazione di trovarmi davanti al set naturale per un racconto di Edgar Allan Poe. Forse si voleva dire alle malcapitate che bisogna fare fatica prima di entrare nella luce e ascendere a fasi più felici della vita. L’edificio art déco, sulla cui facciata convivono elementi seghettati con alette tondeggianti, è stato ‘costruito e arredato a loro spese’ dai coniugi Clementina e Guido Sacchi. Clementina de Giorgi (1876-1955), di nobile famiglia lombarda, era Visitatrice dell’Ospedale Maggiore, oggi diremmo sostenitore. Ho trovato il suo volto severo e senza fronzoli in un ritratto che la accosta proprio a questo edificio. L’edificio venne inaugurato nel 1929. Il suo scopo era “offrire ricovero e assistenza sanitaria, conforto ed elevazione religiosa e spirituale, a bambine e giovani donne convalescenti da infezioni celtiche e che, pur potendosi considerare guarite dalle manifestazioni contagiose immediate necessitano di un periodo di osservazione e convalescenza protetta”. L’Opera Pia Valetudo era legata all’Istituto Demosifilopatico di via Pace, poteva ospitare trenta ricoverate, era dotata di una scuola elementare interna e di laboratori per l'insegnamento di ricamo, rammendo, maglieria e sartoria. Durante la guerra vi furono curate giovani donne anche più grandi, fino a trent’anni. Poi arrivarono le moderne medicine, nel 1952 ci entrarono le Suore di via Pace e nel 1979 i laboratori di ricerca nel sotterraneo. Nel 1988 le suore se ne andarono.

da FB del 5 gennaio 2025
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