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Autore Discussione: Tony Fontana Il colosso inglese dell’aiuto umanitario sbarca a Roma  (Letto 2546 volte)
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« inserito:: Gennaio 24, 2008, 10:45:44 pm »

Il colosso inglese dell’aiuto umanitario sbarca a Roma

Tony Fontana


Lavori in corso nel mondo delle organizzazioni non governative.

Sbarca a Roma infatti Oxfam, colosso dell’aiuto umanitario con targa britannica.


Alcuni maligni chiamano Oxfam ed altre Ong inglesi le «multinazionali della solidarietà». Nata nel lontano 1942 come Oxford Committee for famine relief, ha speso nel 2006 638 milioni di dollari in programmi di aiuto, riceve dall’Unione Europea sostanziosi finanziamenti, ha sedi in 13 nazioni, si appoggia a 3000 partner che seguono progetti in oltre 100 paesi del pianeta.

Perché il colosso londinese apre un «ufficio campagne» in Italia? «Perché - ha detto Jeremy Hobbs, direttore esecutivo di Oxfam presente ieri alla “prima” romana - l’Italia è un attore importante del G8 e dell’Unione Europea» e l’Ong britannica intende «promuovere azioni di sensibilizzazione e pressione politica sui temi della povertà globale e dell’ingiustizia sociale anche in vista del G8 a presidenza italiana che si terrà nel 2009». Gli inglesi insomma intendono portare in Italia una sfida e la responsabile del nuovo ufficio romano Farida Chapman non ha tralasciato ieri l’invio all’Italia affinché cerchi di raggiungere dapprima lo 0,51% e quindi lo 0,7% nella percentuale Pil-aiuti. Gli inglesi esortando inoltre Roma ad «eliminare l’aiuto legato (contente clausole che avvantaggiano il paese donatore)e a ridurre la quota di aiuti destinata a forniture di assistenza tecnica italiana ai paesi destinatari». Non mancano i riconoscimenti. I rappresentanti di Oxfam hanno fatto notare ieri che il governo di Roma «ha recentemente offerto segnali positivi di cambiamento di rotta».

Lo sbarco nel nostro Paese della «multinazionale» è avvenuto dopo un accordo con l’Ong italiana Ucodep, attiva dagli anni 70 e presente in 14 paesi del sud del mondo che - come ha detto ieri il presidente Francesco Petrelli si augura di trasformare il matrimonio con i britannici «in un arricchimento importante e un’occasione di crescita». Non mancano ovviamente i malumori. Negli ambienti dell’Ong italiane alcuni temono che l’arrivo degli inglesi diventi un ciclone. Di certo i britannici introdurranno modi di lavorare e sistemi di pressione destinati a rivoluzionare l’ambiente.

Queste polemiche sono destinate tuttavia a stemperarsi perché nei prossimi giorni tutti gli attori presenti nel mondo delle Ong saranno impegnati nella riuscita della «giornata di mobilitazione» promossa dal Social Forum mondiale. Anche su questo il dibattito è aperto. Luisa Morgantini, europarlamentare eletta nelle liste di Rc, ritiene che la scelta del movimento di decentrare le iniziative «è indice della grande forza dei movimenti» e al tempo stesso «di critica del proprio operato», rivela «di aver capito che eventi straordinari e possenti» rischiavano di «escludere molti e diventare eventi di èlite». Gino Barsella, che cura i rapporti del Pdci con i movimenti è impegnato a «dare visibilità» alle tante iniziative che si annunciano, nella convinzione che esiste «un grande movimento».

Pubblicato il: 24.01.08
Modificato il: 24.01.08 alle ore 12.41   
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