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Autore Discussione: L'Intesa Olivo Policonico e OPON voglio portala avanti tenendo fuori i Partiti.  (Letto 1785 volte)
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« inserito:: Aprile 05, 2024, 07:29:30 pm »

Utilizzare mezzi vicini o dentro i Partiti (la Politica è altra cosa) senza farsi imbrattare e farlo per scopi onesti e a beneficio della Società, é cosa ammissibile e intelligente (non furba troppo rischio di bruciarsi).

Invece la mia Idea di Intesa Olivo Policonico e OPON, voglio portala avanti tenendo fuori i Partiti, almeno nella fase di Studio e di Messa a punto delle Tematiche.
All'Opinione Pubblica non saremmo credibili se ci mischiassimo con i Partiti.


Per il momento mi interessa precisare molto bene l’Area Politica in cui voglio ci si muova (se riusciamo a farcela) cioè dal pensiero Liberaldemocratico, al Centro Cattolico progressista, al PD e alla Sinistra Riformista, non massimalista.   
ggg
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« Risposta #1 inserito:: Aprile 08, 2024, 02:28:05 pm »

Arabia Saudita, il progetto Neom non sarà più così faraonico. L’impatto su Tecnogym, Webuild e Trevi

di Vincenzo Piccolo

L’Arabia Saudita ridimensiona il suo ambizioso progetto di sviluppo Neom a causa sia dei tempi di esecuzione sia di una maggior prudenza finanziaria

Ultim'ora News
L’Arabia Saudita ha deciso di ridimensionare il suo ambizioso progetto di sviluppo Neom che rientra nel piano del principe ereditario, Mohammed bin Salman, per ridurre la dipendenza economica del paese dal petrolio. I motivi sarebbero legati sia a un tema di tempi di esecuzione sia a una maggior prudenza finanziaria.
The Line: piani ridotti e impatto sui lavoratori
Inizialmente l'obiettivo era di far diventare la futuristica città The Line, al confine tra Egitto e Giordania, un vivace centro con 1,5 milioni di residenti entro il 2030. Tuttavia, ora si stima che accoglierà meno di 300.000 persone entro lo stesso periodo, con soli 2,4 km del progetto completati rispetto ai 170 km previsti. Questa decisione ha già portato al licenziamento di alcuni lavoratori, secondo quanto riportato da Bloomberg.
Neom: pressioni finanziarie e nuove strategie
Neom, oltre a The Line, comprende altri progetti come una città industriale e sviluppi turistici. La riduzione dei piani riflette le pressioni finanziarie sul progetto. Il fondo sovrano del regno sta cercando nuove fonti per finanziare Neom, considerando l'importanza strategica del programma Vision 2030. Il Public Investment Fund (Pif) sta valutando una serie di opzioni per raccogliere liquidità, inclusa l’emissione di bond, ha riportato Bloomberg News. Le riserve cash del fondo sovrano sono scese a 15 miliardi di dollari al settembre, il livello più basso dal 2020. Nel 2022 il principe ereditario Mohammed aveva detto che la prima fase di Neom sarebbe costata 1,2 trilioni di riyal (320 miliardi di dollari) entro il 2030. La metà di questa somma dovrebbe provenire dal Pif.
•   Leggi anche: Webuild vince il contratto da 1,4 miliardi per la linea ad alta velocità a Neom, la città del futuro in Arabia Saudita
Idrogeno Verde: un'opportunità futura
Un elemento chiave di Neom è anche il progetto per creare l'idrogeno verde, un combustibile sostenibile. Questo potrebbe aprire nuove opportunità economiche per l'Arabia Saudita. Finora il principale successo è stato lo sviluppo di un progetto di oltre 8 miliardi di dollari per costruire centrali solari ed eoliche che verranno utilizzate per creare l'idrogeno verde. Il regno spera di diventare uno dei più grandi produttori mondiali di tale carburante mentre cerca di ridurre la sua dipendenza dalle vendite di petrolio.
Tecnogym: coinvolgimento e prospettive
Tecnogym, leader nel settore del fitness e del benessere, è coinvolta in diversi aspetti chiave del progetto Neom, come lo sport, la salute e il turismo, sottolineano gli analisti di Equita sim. Inoltre ha una relazione diretta con Neom Investment Fund, il fondo strategico di investimento creato per supportare lo sviluppo di Neom, titolare del 6% del capitale (acquistato a fine novembre 2023). « Technogym è già coinvolta nella fase di consulenza e progettazione, e ci aspettiamo che mantenga un ruolo privilegiato anche nella fase esecutiva, con la fornitura dell’attrezzatura», prevedono gli analisti di Equita, non vedendo impatti dalla notizia dal momento che gli obiettivi iniziali apparivano comunque piuttosto ambiziosi e che il progetto rimane un driver visibile e di medio/lungo periodo a supporto delle crescite di Technogym nell’area del Medio Oriente (il 10% del fatturato totale).
•   Leggi anche: Technogym, perché gli arabi di Neom hanno pagato un premio del 15% in azioni e derivati per avere il 6%
Come vengono colpite Webuild e Trevi
Webuild e Trevi Finanziaria Industriale sono attive in Arabia Saudita nel settore delle costruzioni. Webuild ha 5,5 miliardi di euro di ordini o 10% del backlog (portafoglio ordini). «Tuttavia, ad oggi l'esposizione di Webuild a The Line è limitata con l'ordine principale: vale 4,7 miliardi di dollari che riguarda lo sviluppo di Trojena dove pensiamo si concentreranno gli investimenti nel breve dato che sarà l'area che ospiterà i giochi asiatici invernali 2029», affermano gli analisti di Equita.
Mentre Trevi Finanziaria Industriale è esposta allo sviluppo di The Line essendo a oggi il principale contractor per la palificazione delle fondamenta. I lavori del gruppo sono i primi a essere realizzati nel progetto complessiv. In più, tra fine 2023 e inizio 2024 la società ha vinto un importante ordine con altri tre lotti in assegnazione nel 2024. Equita ha un rating buy sia su Technogym sia su Webuild con target price, rispettivamente, a 10,80 euro e a 3 euro. A Piazza Affari la prima è stabile a 8,85 euro e la seconda sale dello 0,98% a 2,26 euro. Invece, trevi segna un +0,29% a 0,3415 euro. (riproduzione riservata)
Orario di pubblicazione: 08/04/2024 10:03
Ultimo aggiornamento: 08/04/2024 11:50

Da https://www.milanofinanza.it/news/arabia-saudita-il-progetto-neom-non-sara-piu-cosi-faraonico-l-impatto-su-tecnogym-webuild-e-trevi-202404081150001194
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