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Autore Discussione: Scalfaro: «Strano tempismo, come Berlusconi nel '94» (anche lui?? ndr)  (Letto 2945 volte)
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« inserito:: Gennaio 17, 2008, 03:02:49 pm »

L'ex presidente Scalfaro: «Strano tempismo, come Berlusconi nel '94»

«Era davvero così urgente? Anche dal Quirinale censuravo il metodo del tintinnar di manette»

 
Presidente Scalfaro, ricomincia lo scontro tra politica e magistratura, con una scia di polemiche più avvelenate del solito. Stavolta al centro di tutto c'è addirittura il ministro Mastella, con uomini del suo partito e con la sua famiglia.

«È una faccenda che mi dà molto da pensare. Stamattina, sono passato in via Arenula e, davanti al ministero della Giustizia, ho visto schierato un plotone della polizia penitenziaria, con banda al seguito. Era un picchetto d'onore per il giuramento di nuovi agenti. Ma oggi era anche il giorno in cui il Guardasigilli doveva riferire alla Camera sull'attività del suo dicastero. Due circostanze alle quali ho pensato più tardi, quando ho saputo dell'inchiesta per la quale è stata messa agli arresti domiciliari la moglie di Mastella. E mi sono chiesto: ma questa carcerazione doveva proprio scattare in un momento così particolare? In un giornata così simbolica? Era davvero così urgente? Mi è parsa una coincidenza tale da dare adito a interrogativi estremamente preoccupanti ».

Insomma: almeno per questo caso lei sembra condividere l'idea di una «giustizia a orologeria », come hanno denunciato in tanti a Montecitorio.
«Le cito un'altra coincidenza, che non posso dimenticare. Ricorderà che nel '53 l'Italia politica era sotto choc per il mistero di una ragazza trovata morta sulla spiaggia di Castelporziano...».

Il giallo Montesi, che bruciò la carriera dell'ex segretario dc, Attilio Piccioni, il cui figlio era sotto indagine.
«Esattamente. E la coincidenza fu che, nel giorno in cui Piccioni padre doveva presiedere, da ministro degli Esteri, una riunione dei suoi colleghi della Comunità Europea, giusto quel giorno i quotidiani lanciarono con grande risalto la notizia che al figlio era stato tolto il passaporto. Il danno per il Paese fu gravissimo. Mi dissi che cose come queste non capitano per caso».

Non occorre andare così lontano: è la stessa «sospetta sincronia» per la quale Berlusconi accusò il pool di Mani Pulite nel 1994.
«Sì, l'avviso di garanzia che gli fu recapitato a Napoli, durante un vertice dell'Onu, arrivò con un tempismo singolare. Oggi come allora la domanda è dove fosse l'urgenza. E bisogna riconoscere che anche fatti come questi, uniti a certi atteggiamenti ultradifensivistici del Csm, contribuiscono ad alimentare la sfiducia nei cittadini».

Quanto alla sfiducia, come giudica le dichiarazioni di Mastella in Aula? Ha parlato di «frange estremiste» di giudici, che vedrebbero in lui «un nemico da abbattere».
«Non ho potuto ascoltare il suo discorso, quindi non lo giudico. Ma non voglio far mancare una parola di solidarietà non soltanto al ministro, ma al collega e all'amico».

da corriere.it
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