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Come i banchieri londinesi hanno aiutato i mega ricchi e i criminali a nascondere la loro ricchezza

10 luglio 2022
Oliver Bullough

Serie "Come rubare un trilione", BBC Radio 4

Bank of England e London Stock Exchange nella City di Londra.

Quando la Russia ha invaso l'Ucraina, ha portato all'attenzione del mondo qualcosa di cui scrivo da quasi un decennio: il ruolo della Gran Bretagna nel riciclaggio di denaro del Cremlino.
È un grosso problema. Ha contribuito a finanziare la creazione di un'autocrazia aggressiva che ora uccide migliaia di persone e scaccia milioni di persone dalle loro case.
Ma questa è solo una parte di un problema più grande.
Non solo il denaro russo viene riciclato, ma viene sequestrato denaro da tutto il mondo, in quantità favolose, una quantità significativa passa attraverso Londra o i suoi paradisi fiscali satelliti.
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È "riciclaggio offshore".

Ma cosa significa veramente?
Questo può sembrare confuso ma, in fondo, è un'idea semplice. È stato inventato nella City di Londra, l'equivalente di New York a Wall Street.
Ed è forse il contributo più significativo del Regno Unito nella storia recente. Senza l'offshore, il mondo sarebbe un posto molto diverso.
Per evitare di ripetere gli errori
Nel 1944 gli Alleati, presto vincitori, pianificarono il dopoguerra.
Volevano costruire un sistema finanziario globale migliore di quello che si è concluso con la depressione degli anni '30 e il disastro della seconda guerra mondiale.
La sua creazione prese il nome del piccolo complesso americano dove veniva commerciato: Bretton Woods.

I delegati di 44 paesi si sono riuniti nell'isolato Mount Washington Hotel a Bretton Woods, New Hampshire, USA.
"Questo sistema ha stabilito regole che hanno reso difficile il trasferimento di fondi oltre confine", afferma Vanessa Ogle, storica dell'Università della California, Berkeley.
Qualsiasi ingente deflusso o afflusso di fondi potrebbe avere un impatto destabilizzante - qualcosa che era accaduto tra le due guerre - quindi aveva lo scopo di aiutare i paesi a prevenire flussi monetari indesiderati eccessivi e consentire loro di stabilizzare le proprie valute e proteggere i propri risparmi.
I finanzieri britannici hanno accettato la necessità di un sistema finanziario meno aperto e più protettivo, per dare al mondo la possibilità di ricostruirsi, anche se ciò significava un ruolo minore per la City di Londra.
10 anni dopo...
La Città, però, non ha dimenticato i giorni in cui era il cuore pulsante di un vasto impero.
Nella seconda metà degli anni '50, i banchieri iniziarono a preoccuparsi.
Un importante finanziere ha detto che era "come guidare un'auto potente a 20 chilometri all'ora".

The City, il settore finanziario di Londra.
"Le cose stavano migliorando. L'economia tedesca stava mostrando segni di una forte ripresa e crescita", ha detto Ogle.
"Insofferenti per le misure inizialmente adottate, i banchieri hanno deliberatamente cercato di creare dispositivi legali che consentissero loro di trattare in modi più illimitati che forse non violavano le regole di Bretton Woods, ma il loro spirito".
Una piccola panchina
Una delle banche della città era Midland. Era piccola e voleva crescere, ma le regole impedivano alle banche di competere per i clienti.
Avevo bisogno di più soldi.
Nel 1955 Midland ebbe una brillante idea che si basava sul fatto che non lontano c'era un'altra banca con il problema opposto.
Il Narodny di Mosca aveva sede in città ma apparteneva all'Unione Sovietica e la sua cassaforte era piena di dollari.
"Temevano l'esproprio e il sequestro dei fondi se collocati negli Stati Uniti, dato il crescente antagonismo della Guerra Fredda, motivo per cui i fondi sono finiti a Londra", afferma Ogle.
Quindi, c'era una banca che aveva troppi pochi soldi e un'altra che ne aveva troppi... se solo potessero aggirare i regolamenti!
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Qualcuno a Midland si rese conto che non aveva bisogno di comprare i dollari; poteva semplicemente prenderli in prestito, evitando le restrizioni britanniche sull'acquisto di valuta estera.
Con quei dollari poteva comprare sterline, prestare a cambio.
Narodny di Mosca, nel frattempo, non solo ha messo i suoi soldi fuori dalla portata dello zio Sam, ma ha realizzato un profitto.
I dettagli sono incredibilmente complessi ma, in sostanza, tutto era molto semplice: l'accordo permetteva alla Narodny Bank di fare soldi aggirando le restrizioni statunitensi e alla Midland Bank di guadagnare aggirando le restrizioni britanniche.
Sarebbe potuto finire tutto lì...
Un'impresa colossale
Nel 1956 l'Egitto nazionalizzò il Canale di Suez, che fino ad allora era stato controllato da inglesi e francesi.
Londra e Parigi inviarono truppe, gli Stati Uniti si opposero e tutto finì in una vergognosa farsa.
Il potente impero britannico era caduto molto in basso.
Ma dalle ceneri del disastro è nata un'opportunità di business davvero colossale.
"La Banca d'Inghilterra e il Tesoro hanno cercato di contrattare l'uso internazionale della sterlina, cosa che ha reso il dollaro più appetibile perché sfuggito a questi controlli", spiega Catherine Shank, storica dell'Università di Oxford.
Le banche municipali in precedenza facevano affidamento sulla sterlina per finanziare il commercio. Poiché l'accesso a questa valuta era sempre più limitato, hanno cercato una nuova fonte di finanziamento.
Ricordi quel piccolo scherzo della Midland Bank?
Quando le banche d'affari hanno seguito l'esempio e hanno iniziato a prendere in prestito dollari per finanziare le loro operazioni quotidiane, tutto è cambiato.
"Questi dollari avevano una sorta di status offshore perché non erano soggetti ai regolamenti della Federal Reserve Bank. Questo ha dato ai banchieri della città un modo per affrontare le cose impedite dal sistema di Bretton Woods e dalle normative nazionali attuali".
Il Comune aveva inventato uno degli strumenti finanziari più importanti del XX secolo.
Euro$ in mare
Lo chiamavano Eurodollaro, che era e non era un dollaro, a seconda di ciò che era più redditizio in quel momento.
I banchieri sono diventati pirati con la bombetta che navigano in un oceano di contanti, sfruttando la loro capacità di ignorare le regole che tutti gli altri avevano seguito.

Ma come avrebbero chiamato questo vuoto giuridico che avevano creato?Hanno preso in prestito un termine dal diritto marittimo per descrivere cosa succede quando si è in alto mare, dove le leggi sulla terra non si applicano: "offshore".
"È diventato molto rapidamente un mercato interbancario offshore, disconnesso da qualsiasi organismo di regolamentazione nazionale", spiega Schenk.
Nessuno nel governo del Regno Unito sembrava essersi reso conto di cosa stava succedendo.
Ma i dirigenti della Banca d'Inghilterra lo sapevano e gli piaceva. Finalmente, dopo il tortuoso viaggio del dopoguerra, il poderoso motore della City di Londra stava iniziando a girare.
Le banche straniere si precipitarono ad aprire filiali a Londra per sfruttare i profitti disponibili in un mercato non regolamentato. Nel corso dei due decenni successivi, il denaro che passò per la City spazzato via tutte le restrizioni del sistema di Bretton Woods. , e i tentativi di controllo del capitale i flussi per proteggere la stabilità e difendere il tenore di vita sono diventati caratteristici.
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Un paradiso
Così è stato lanciato il primo strumento cruciale necessario per il riciclaggio di denaro, questo mercato offshore, che ha liberato la ricchezza dagli occhi esterni.

Senza l'aiuto del Comune per sfuggire al controllo del governo, il riciclaggio di denaro non sarebbe quello che è, dal momento che il denaro criminale non può essere spostato se il denaro non può essere spostato.
Ma Londra non era il posto dove nascondere i soldi, soprattutto a causa del grande nemico di tutte le fortune: le tasse.
Se i finanzieri britannici volevano davvero aiutare i loro clienti, avevano bisogno di qualcosa di più di una scappatoia; avevano bisogno di posti dove questo bottino sarebbe stato in pace.
Fortunatamente, non hanno dovuto cercare lontano per trovarli.
Nelle vicinanze, nel Canale della Manica, c'era Jersey, un'isola che per quasi mille anni era stata più o meno britannica: è governata dal monarca britannico, ma non fa parte del Regno Unito; usa la sterlina, ma fissa le proprie tasse.
Era potenzialmente una combinazione molto redditizia. "Fino alla fine degli anni '50, c'era una clausola nella costituzione che limitava il pagamento degli interessi e generalmente limitava l'uso dell'isola come paradiso fiscale alle persone che effettivamente vi abitavano", afferma John Christensen, che era un alto funzionario dell'amministrazione del Jersey. e in seguito divenne un importante attivista contro i paradisi fiscali.
I profitti potrebbero essere enormi, se l'isola accettasse di essere un po' meno esigente. E così è stato: i politici del Jersey hanno rimosso i fastidiosi ostacoli.

Spostare i soldi in giro per Jersey ha reso molto più difficile rintracciarli. (Castello di Gorey nel Jersey)
I banchieri stavano già aggirando le restrizioni statunitensi scambiando dollari attraverso la City di Londra.
Il trasferimento dei loro soldi attraverso i conti bancari opachi e redditizi del Jersey ha permesso loro di aggirare le restrizioni del Regno Unito.
Ancora meglio, questa decisione ha più che dimezzato le tasse che dovevano pagare sulle loro vincite.
"Negli anni '70, l'imposta sulle società nel Regno Unito era superiore al 50% e nel Jersey era del 20%.
Anche Jersey era geograficamente perfetta in quanto potevano incontrarsi da Londra a Jersey, volare durante il giorno e poi tornare a casa di notte.
"Gradualmente, Jersey è diventato un satellite molto vicino alla City di Londra", afferma Christensen. Anche banche del Nord America e dell'Europa continentale hanno aperto filiali sull'isola. E Jersey è stato solo l'inizio.
Più paradiso
Man mano che sempre più colonie britanniche diventavano indipendenti, la vasta distesa dell'Impero occupava sempre meno spazio sulla mappa.
Il resto - Bermuda, Isole Cayman, Isole Vergini britanniche, Gibilterra, Anguilla - erano luoghi troppo poveri o remoti per diventare indipendenti.
Ma avevano una risorsa naturale da sfruttare: il loro legame con il Regno Unito.
Proprio come nel Jersey, i suoi politici hanno fortunatamente creato scappatoie per aggirare le restrizioni che altri paesi impongono al denaro.
Sono anche diventati paradisi fiscali, offrendo basse tasse e privacy ai clienti riluttanti al controllo.
Perché esattamente i tribunali del Regno Unito hanno fatto questo?
"Uno dei vantaggi erano le dottrine di common law condivise all'interno dell'Impero britannico, che rendevano i negoziati molto più facili", ha detto Ogle.
“E c'erano inglesi locali in quei territori, quindi se per esempio un avvocato americano volesse avviare un'attività di registrazione di società nelle Isole Cayman, a causa della mancanza di tasse, potrebbe prendere di mira un piccolo gruppo di dipendenti pubblici e quindi catturare locali leadership promettendo loro di far parte del business dei paradisi fiscali".
Ma quanto del denaro che è arrivato era destinato a evitare le tasse e quanto è stato il risultato di qualcosa di più oscuro, come il traffico di esseri umani, la droga, le armi, la corruzione o il furto?
"Sono arrivati con valigie di soldi"
Non ci sono molti dati, soprattutto prima degli anni '80, su cosa nascondessero in paradiso gli ultra ricchi di tutte le convinzioni, ma ogni tanto una porta si apre e si scopre uno scorcio all'interno.
"Alcune volte negli anni '60 e '70, dopo gravi crisi, sono emersi legami con la criminalità organizzata, in particolare il riciclaggio di denaro.
"Ma questi sono rari casi in cui, dopo il fatto, c'è un'indagine e diventa chiaro che questo è sempre stato parte di ciò che ha fatto prosperare le giurisdizioni offshore", afferma Ogle.
"È estremamente difficile essere precisi perché la segretezza e l'anonimato sono i principali asset che queste giurisdizioni vendono".
"Tutti i tipi di denaro fluivano nel Jersey", ha ricordato Christensen.
"C'erano persone che volavano su aerei privati con valigie letteralmente piene di contanti".

E Christiansen l'ha visto con i suoi occhi.
"Ho lavorato in una grande società di contabilità nel dipartimento di gestione della fiducia e quando ho iniziato a guardare quali clienti avevo nella mia lista particolare, ho trovato tutti i tipi di attività.
“Non c'era solo l'evasione fiscale, ma anche l'evasione dei creditori, il finanziamento illegale di partiti, il finanziamento illegale con altre attività e un'enorme quantità di denaro che circolava nel Jersey proveniva da regimi molto dispotici.
“Sono venuti da tutto il mondo, hanno depositato denaro nel Jersey e hanno creato strutture offshore che coinvolgono trust e società legali.
"Ma come hanno fatto Jersey e gli altri paradisi a confondersi nei servizi finanziari nel Regno Unito?
segreto impenetrabile
In termini di riciclaggio di denaro, questo è noto come "sconcertante": utilizzare una destinazione dopo l'altra per rendere estremamente difficile la penetrazione della segretezza, spiega Christensen.
"Londra è la cima della scala. Quindi non era insolito, diciamo, per un cleptocrate avere cinque o sei gradini su quella scala, che porta a Londra.
"Quindi, se le autorità di Londra volessero sapere qual è la fonte di questa ricchezza, dovrebbero informarsi a Jersey, dove scoprirebbero che c'è un trust e nessuno rivelerebbe chi fosse il beneficiario, perché i beneficiari non vengono rivelati da nessuna parte in nessun paese.
"E poi scopri che la fiducia possiede molte aziende nelle BVI o altrove."
Le società a cui Christensen fa riferimento sono le cosiddette "società di facciata", note anche come società ombra o società di comodo.

Ma chi sono?
La 3a parte della lavatrice
"È un'attività senza scopo commerciale", afferma Graham Barrow, un esperto del mondo oscuro delle aziende cartarie.
È un contenitore di beni -non sempre illegittimi-, che non ha dipendenti, né uffici, e non vende nulla, ma può essere utilizzato in diversi modi e non ha altra ragione di esistere che esistere.
"Perché esattamente gli inglesi sono così utili per il riciclaggio di denaro?
“Il Regno Unito è quasi universalmente considerato una giurisdizione a basso rischio in termini di criminalità.
“Se molte aziende e molti conti bancari per tali aziende sono stabiliti in diverse giurisdizioni flessibili, il denaro può essere trasferito attraverso di esse.
E, se si tratta di società britanniche gestite da dirigenti britannici, tutto sembra legittimo per il prossimo paese di destinazione.
"Queste attività sono facili da configurare: puoi pagare £ 12 da un computer in qualsiasi parte del mondo, dire che sei Darth Vader e vivi sulla luna e avviare un'attività con quelle informazioni".
"Avrai un'entità che può essere un condotto per centinaia di milioni di dollari senza dire veramente chi sei, nascondendoti dietro gli altri, perché non esiste un sistema per verificare ciò che dici".
Falsificare deliberatamente informazioni aziendali è illegale, ma è un crimine a basso rischio.
Coloro che vogliono nascondere il loro bottino e spostarlo a loro piacimento non sono stati ostacolati dall'uso delle strutture aziendali britanniche per mascherare la propria identità".
Rimarresti stupito di quanti casi ci sono alla Companies House in cui la società A è di proprietà della società B, che è di proprietà della società A... puoi impazzire a indagare!" esclama Barrow.
Companies House - il registro delle imprese del Regno Unito - si trova di fronte a un'ondata quotidiana di nuove registrazioni e non ha i poteri o le risorse per verificare le informazioni fornite.
"Per la maggior parte vengono aggiunte circa 3.500 aziende per registrarsi, ciascuna fornendo circa 15-20 punti dati separati. Quindi su base giornaliera si tratta di circa 100.000 punti dati.
“Come puoi monitorare tutto questo con risorse limitate e IT obsoleto?
"È impossibile e i criminali lo sanno".
I governi successivi hanno cercato, con vari gradi di vigore, di ripulire il sistema finanziario.
Jersey, ad esempio, ha compiuto sforzi significativi.
"È stato il governo di Tony Blair (1997-2007) che ha iniziato a esercitare una forte pressione non solo sul Jersey, sulle Isole del Canale e sui territori d'oltremare", afferma Christiansen.
"Ci sono stati molti miglioramenti, ma detto questo c'è ancora una coda enorme di quelli che sono noti come clienti legacy, che si sono trasferiti a Jersey negli anni '70 e '80 e che, in molti molti casi, si nascondono ancora come fantasmi del passato ".
Nella stessa Città non c'è solo molto da fare, ma anche molta volontà di farlo.
*Questo articolo è tratto da una parte della serie "Come rubare un trilione" dell'autore e giornalista Oliver Bullough, prodotta da Phil Tinline di BBC Radio 4.

Da - https://www.bbc.com/afrique/articles/cxr6v074z56o?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=luglio22