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Autore Discussione: Hanno danneggiato anche l’immagine di Draghi, a noi molto utile, perché stimato  (Letto 14029 volte)
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« inserito:: Aprile 09, 2021, 05:18:18 pm »

Draghi, che stiamo scoprendo soltanto ora nel suo comunicare al nostro livello, usa un linguaggio simile a quello che molti di noi vorremmo sempre e da sempre: costruttivo, aperto, sereno da uomo forte di sé, paziente nel far capire a persone “altre” (molti in malafede o venduti) ciò che pensa, ciò che accade e che vorrebbe accadesse.

Buffo e triste che ci siano persone che hanno nostalgia per il “linguaggio istituzionale”, quello che ci ha sempre gabbato, derubato della nostra dignità di Cittadini e vilipesi nelle istituzioni.

I commenti di popolo in Fb e quelli di giornalisti addestrati e guidati nelle Tv del potere conservatore privato, ci dimostrano due situazioni:
la prima  che lo stato mentale dominante in molti di noi è da compatire, ma non soltanto perché scaturisce da patologie nate nel periodo triste che stiamo vivendo, ma anche a causa di una formazione anche inconscia, da catechismo laico, eticamente amorale, con una voluta assenza di civismo, studiato per ingannare la gente e condizionarne apaticamente il senso critico e la presa di coscienza. Commenti da compatire, quindi, senza condividerli ma cercando di riportarli alla ragione del momento che viviamo, spiegando loro i rischi che gli Sfascisti ci stanno facendo correre per loro ignobili propositi, antinazionali.

La seconda cioè i commenti spesso falsificati, sempre velenosi contro il Governo Draghi e i suoi Ministri che subiamo dai Media, stanno a dimostrare lo sforzo notevole e i mezzi impiegati non soltanto dai Conservatori anti-Progressisti, ma soprattutto dalla Partitocrazia corrotta e non solo quella, stanno mettendo in campo per abbattere Draghi e con l’ultima difesa del Democratico Sistema Sociale Italiano. 

In definitiva dobbiamo aiutare la parte sana della cittadinanza oggi depressa a capire la fortuna d’avere al servizio dell’Italia Democratica uno Statista del valore di Draghi, non soltanto per risolvere le immediate necessità prioritarie di un Paese disfatto dal malgoverno.
Ma soprattutto per impostare grazie al consenso maturo della gente onesta, un futuro di sano sviluppo economico e sociale compatibile, tracciando un percorso rieducativo che aiuti tutti a comprendere il MALE che all’Italia hanno inoculato, quelle Consorterie e quelle Fazioni che da sempre agiscono per interessi particolari a detrimento del bene pubblico. 
 
ggiannig

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« Risposta #1 inserito:: Agosto 15, 2021, 03:09:42 pm »

Conte sbanda.

Nel Caos in cui ci hanno "cacciato" qualche tentativo di predazione o una sviolinata alla Partitocrazia nordica si può capire, ma non condividerle.

L’Italia è UNA e TRINA: NORD, CENTRO E SUD!

L'importante per tutti gli Italiani sarà stare attenti a dove finiscono i soldi, ... ma bisogna esserne consapevoli prima che finiscano.

ciaooo
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« Risposta #2 inserito:: Ottobre 22, 2021, 09:31:13 pm »

Draghi sprona i leader europei: fate presto sui prezzi dell’energia

di Francesca Basso, corrispondente da Bruxelles

Il premier al Consiglio europeo ha sollecitato una soluzione per contenere il rialzo delle bollette. Fra i temi al centro della riunione anche la questione sullo Stato di diritto in Polonia
«Bisogna intervenire al più presto per limitare gli aumenti del prezzo dell’energia, per preservare la ripresa e salvaguardare la transizione ecologica». Il premier Mario Draghi al Consiglio europeo ha spronato i leader Ue e la Commissione ad essere più ambiziosi e ad accelerare sui prossimi passi. La discussione sull’aumento dei prezzi dell’energia, che sta preoccupando per le sue implicazioni la maggior parte degli Stati Ue, è durata più del previsto, circa quattro ore e mezza. A tarda sera i leader non erano ancora riusciti a concordare una conclusione (bloccata dalla Repubblica Ceca).

La discussione sul rispetto dello Stato di diritto in Polonia è stato il terzo punto dopo energia e Covid. Prima dell’inizio della riunione la cancelliera Angela Merkel, che è al suo ultimo vertice (ne ha seguiti ben 107), il presidente francese Emmanuel Macron e il premier spagnolo Pedro Sánchez hanno incontrato separatamente il premier polacco Mateusz Morawiecki. Lo sforzo è stato quello di mediare e di abbassare il livello di tensione in cerca di una soluzione, fermo restando che l’indipendenza della magistratura «non è negoziabile», come hanno detto il premier olandese Mark Rutte e nel suo messaggio il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli. Merkel prima dell’inizio ha spiegato che «lo Stato di diritto è una componente chiave dell’Ue, ma dobbiamo trovare il modo di riavvicinarci ancora, perché un diluvio di cause in Corte di Giustizia non è la soluzione». Il dibattito sulla Polonia, aperto dal premier Morawiecki, si è svolto in un clima «sereno», secondo una fonte europea, e i leader Ue sostenendo la linea del dialogo hanno chiesto alla Commissione di usare i meccanismi previsti dai Trattati ed esistenti per far rispettare lo Stato di diritto.

Sull’energia gli interessi in gioco sono molti e cambiano da Paese a Paese. A fare la differenza è l’energy mix, cioè l’insieme delle fonti energetiche utilizzate da uno Stato per soddisfare i propri bisogni, una scelta che è nazionale e che non dipende dalla Commissione. Ma da Bruxelles dipende cosa rientra nella tassonomia verde, cioè quali tipi di fonti potranno essere ritenute «green», un’etichetta importante nel momento in cui la maggior parte degli investitori ha deciso di finanziare solo progetti verdi e sostenibili.

Per questo la Francia con altri Paesi sta battagliando perché l’energia nucleare rientri nella tassonomia, mentre altri come la Germania difendono il gas. Mentre i Paesi dell’Est vorrebbero approfittare della crisi energetica per ridimensionare il pacchetto «Fit to 55».

Da - https://www.corriere.it/politica/21_ottobre_22/draghi-sprona-leader-europei-fate-presto-prezzi-dell-energia-e1f33a12-32cc-11ec-ae69-6ee9c02f57eb.shtml?cx_testId=13&cx_testVariant=cx_1&cx_artPos=2#cxrecs_s
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« Risposta #3 inserito:: Aprile 14, 2022, 05:47:52 pm »

I personaggi dichiarati ProPutin e altri eventuali mimetizzati, li si deve spostare dal governo Draghi (in attesa di altri spostamenti)!

Se sono in buona fede e non al soldo, escano dal governo e lo appoggino dall'esterno senza portare RICATTI.

Se non ci stanno, elezioni quanto prima.
Il governo si dimetta appena possibile.
Tanto oramai l’hanno sgualcito.

Lasciandoli al governo fanno solo danni, lo fanno scivolare all'indietro nel rispetto del mondo, in particolare dell'Europa che già trova strana la cosa e viene a controllare i conti.

Hanno danneggiato anche l’immagine di Draghi, a noi molto utile, perché stimato nel mondo, forse per questo lo stanno mettendo in difficoltà al minimo pretesto.
ciaooo
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