Di Maio: "Chiediamo la presidenza della Camera".
Casaleggio: "La democrazia è nella Rete"
Il leader del M5s alla prima assemblea dei neodeputati.
Il figlio del cofondatore del Movimento sul Washington Post: "Vogliamo avere un milione di iscritti"
20 marzo 2018
ROMA - Mentre si intensificano i contatti tra M5s e Lega in vista dell'elezione, venerdì, dei presidenti delle Camere, oggi è il giorno della registrazione dei neoeletti alla Montecitorio, dopo quella al Senato di ieri, preceduta per i Cinquestelle da una riunione di gruppo con Luigi Di Maio. E Davide Casaleggio, da ieri a Roma per una cena di finanziamento in vista della kermesse di Ivrea e anche per seguire da vicino la partita delle presidenze, pubblica un intervento sul Washington Post, di cui il Blog delle Stelle riporta la versione in italiano. Nell'articolo il figlio del cofondatore del Movimento prevede la fine della democrazia rappresentativa sostituita da quella digitale, che ha dimostrato la sua forza proprio grazie al M5s.
• DI MAIO ALL'ASSEMBLEA DEI NEODEPUTATI
"L'elezione dei presidenti delle camere non è partita per il governo, è una partita per l'abolizione dei vitalizi", ribadisce intanto Di Maio alla prima assemblea dei deputati neoeletti. "Abbiamo chiesto la presidenza della Camera perché qui ci sono più vitalizi da tagliare, più regolamenti da modificare. Non portiamo rancore a nessuno, li contageremo con il sorriso" aggiunge. "Sono sicuro che il Capo dello Stato gestirà nel migliore dei modi questa fase. Apprezziamo molto che il Quirinale non stia mettendo fretta alle forze politiche", conclude.
Terminata la riunione, ai capigruppo in pectore Danilo Toninelli e Giulia Grillo spetta il compito di avviare nel pomeriggio un altro giro di incontri sulle presidenze delle Camere. Il primo previsto è con Renato Brunetta e Paolo Romani, capigruppo di Forza Italia.
• L'ARTICOLO DI CASALEGGIO
"In una delle prime dichiarazioni dopo il voto del 4 marzo, Luigi Di Maio ha detto che 'non si può fermare il vento con le mani - si legge nell'articolo di Casaleggio sul Washington Post - Il Movimento 5 Stelle, infatti, è un vento inarrestabile che continuerà a crescere, perché appartiene al futuro. I cittadini chiedono una vera democrazia, esprimono direttamente la loro voce e non sono più ostacolati dall'establishment".
E continua: "Il Movimento 5 Stelle, fondato nel 2009, ha raggiunto un successo storico tra le democrazie occidentali grazie all'utilizzo di Internet. Il Movimento è oggi la prima grande compagine politica digitale al mondo. È nato e cresciuto in Rete, sostenuto esclusivamente dalle donazioni dei comuni cittadini. I suoi obiettivi sono definiti dai cittadini, non - sottolinea Casaleggio - dai vecchi partiti moribondi, con la missione di porre fine alla corruzione, combattere l'evasione fiscale, ridurre le tasse, proteggere l'ambiente, migliorare l'istruzione e accelerare l'innovazione".
"La democrazia diretta, resa possibile dalla Rete, ha dato una nuova centralità del cittadino nella società - continua il figlio del cofondatore del M5s- Le organizzazioni politiche e sociali attuali saranno destrutturate, alcune sono destinate a scomparire. La democrazia rappresentativa, quella per delega, sta perdendo via via significato. E ciò è possibile grazie alla Rete".
"Il nostro obiettivo vola alto - conclude - vogliamo ottenere un milione di iscritti. La stella polare del Movimento è la partecipazione dei suoi iscritti. Sono loro a determinare le decisioni più importanti che il Movimento deve prendere e la direzione che prenderà in futuro. Il nostro slogan - "Partecipa, scegli, cambia" - è garanzia di successo. E la nostra speranza è quella di fornire un modello per il rinnovamento della democrazia ovunque, restituendola ai cittadini".
© Riproduzione riservata 20 marzo 2018
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