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Autore Discussione: Il Caos è la mangiatoia dei furbetti della Sanità.  (Letto 4695 volte)
Arlecchino
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« inserito:: Settembre 01, 2017, 05:41:39 pm »

Arlecchino pensa:

Il Caos è la mangiatoia dei furbetti della Sanità.

ciaooo
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« Risposta #1 inserito:: Ottobre 17, 2020, 02:38:03 pm »

Approfondimento Coronavirus

Dalle terapie intensive ai tamponi, l’atto d’accusa di Arcuri ai governatori

16 OTTOBRE 2020
Il commissario: milleseicento ventilatori mai installati, i posti per i malati gravi dovrebbero essere già molti di più. Tra un mese rischio saturazione in mezza Italia. "E sui test non tutti si sono organizzati in modo efficace"

DI MICHELE BOCCI E ALESSANDRA ZINITI
I posti letto di terapia intensiva potrebbero essere molti di più, ma le Regioni non li stanno attivando e così c'è il timore che presto le rianimazioni saranno troppo impegnate dai malati Covid. È polemica tra Governo, per il quale ieri si è espresso il ministro Francesco Boccia, commissario all'emergenza Domenico Arcuri e amministrazioni locali sui numeri dei letti intensivi in Italia.

Ai 5.179 ventilatori già in dotazione negli ospedali, Arcuri ne ha aggiunti 3.109, ma di questi al momento ne sono stati attivati meno della metà, cioè 1.449. "Giovedì ho chiesto alle Regioni di sapere dove sono i 1.660 ventilatori che non risultano in questo momento in funzione. Per ora mi hanno risposto solo in 3", dice Arcuri. Intanto, però, i posti letto attivi sono 6.628 e ieri ospitavano 638 pazienti, cioè meno del 10%, con una punta del 15% in Campania. "Rispetto a quello che è successo durante la prima ondata - commenta ancora il commissario - siamo in un altro mondo". La pressione è in effetti assolutamente inferiore rispetto a marzo e aprile, anche se dell'Istituto superiore di sanità nel suo monitoraggio considera la soglia del 30% di occupazione delle rianimazioni come critica. La usa come criterio per valutare l'andamento dell'epidemia e stima che tra 4 settimane la potrebbero raggiungere 7 Regioni.

La dotazione prevista da Arcuri potrebbe essere anche superiore, visto che la sua struttura ha a disposizione altri 1.300 ventilatori. Se fossero attivati con tutti gli altri si raggiungerebbero ben 9.588 letti di intensiva operativi in Italia. E questo senza contare i letti di sub intensiva, 33mila al picco dell'emergenza.

Una delle Regioni che non starebbe usando i posti letto in più è l'Umbria. "Ora non ne abbiamo bisogno quindi non li apriamo - dice l'assessore alla Salute Luca Coletto - Ci bastano i nostri 79 letti. Se poi i malati aumenteranno saremo in grado di attivare subito i ventilatori messi a disposizione dalla struttura commissariale. E saliremmo a 124 posti".

Secondo Arcuri la maggioranza delle Regioni non è stata efficiente nel preparare i piani di emergenza per rinforzare i propri sistemi sanitari. Tra l'altro i testi che sono stati trasmessi, il 28 luglio, sono poco più che elenchi di indirizzi delle Asl e di attrezzature e "con il ministero alla Salute li abbiamo dovuti rifare". Undici governatori hanno chiesto di essere nominati commissari delegati all'emergenza, e quindi sono responsabili della realizzazione dei piani. Uno di loro ha poi restituito la delega. "Nella sanità siamo uno Stato federalista ma che non sempre riesce ad essere efficiente", riflette Arcuri.

A dimostrarlo sarebbero ancora una volta gli ospedali, che iniziano ad affollarsi. Non sono le rianimazioni, come visto, ad essere piene ma i reparti ordinari, che ricoverano malati non gravi. Per decongestionare le strutture bisognerebbe fare più tamponi e andrebbero gestite meglio le quarantene domiciliari, cioè andrebbero più coinvolti i medici di famiglia e la sanità del territorio delle Asl. Riguardo ai test, dei 13,2 milioni di tamponi molecolari fatti fino ad ora, 11,2 sono stati comprati dalla struttura di Arcuri. "Le Regioni hanno una disponibilità sufficiente di questi test e si sono organizzate in modi molto diversi e non sempre efficaci", dice il commissario, che ora sta acquistando i test rapidi antigenici. "Mi è stato chiesto di comprarne 5 milioni, abbiamo ricevuto 39 offerte e la commissione dell'asta ci ha detto che possiamo acquistarne fino a 19 milioni di affidabili". Vista l'importanza della diagnostica veloce si attendono le richieste delle Regioni. "Ho scritto ai governatori per sapere quanti ne vogliono. Per ora mi hanno risposto in 13. Alla fine ne prenderemo almeno 10 milioni".


Da - https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/10/16/news/dalle_terapie_intensive_ai_tamponi_l_atto_d_accusa_di_arcuri_ai_governatori-270823311/
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« Risposta #2 inserito:: Dicembre 19, 2021, 11:25:01 am »

Ci sono decine di "torture" e soprusi di vario tipo imposti, anche con arroganza, dalla sanità territoriale.

Sarebbe tempo di denunciarli, senza aver paura di ritorsioni (essere in gruppo non ne fanno) e seguitare inerti con la pratica dei mugugni e borbottii, senza nessuna speranza di essere "salvati".

Io su Fb del 17 dicembre 2021
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