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Autore Discussione: Il futuro non è abbagliato dai leader anche se veri salvatori della Patria.  (Letto 5343 volte)
darwin
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« inserito:: Maggio 15, 2021, 09:43:55 pm »

È fondamentale essere e capire in questo momento politico.

Ho molti dubbi sui sondaggi, sopratutto notando che sono completamente avulsi dal quadro emerso nelle urne a settembre, dove il centro sinistra emerge come forza maggiore nel Paese.

Questo è stato dovuto a due fatti sostanziali.

Il primo è essere stato percepito, il PD, come partito maggiore di una alleanza di un buon governo che ha saputo affrontare bene una crisi mai vista dal periodo bellico. Questo malgrado il fatto che la crisi ha nascosto l'effetto di una ottima finanziaria scritta in quel contesto non molto omogeneo di maggioranza. Il PD ha dato ottima visibilità di sé malgrado gli schiamazzi dei media sui processi di disgregazione e ricomposizione del M5S.

Il secondo fatto è stato il percepire il PD nuovamente con una identità di centrosinistra molto chiara a sostegno del tradizionale blocco sociale, che pure sta attraversando trasformazioni epocali.

Se il primo fatto è tradizionalmente riconosciuto al PD, che ne ha pagato anche lo scotto nel 2013 quando fu visto il maggior sostenitore della politica necessaria ed austera di Monti, il secondo rappresenta una novità da un po' di anni.

Da questo dovremmo trarre insegnamenti, soprattutto leggendo i dati riportati nell'articolo di Ilvo Diamanti.

Ricordiamo la popolarità raggiunta da Mario Monti e dal suo governo nel 2012, un suo partito era visto come primo partito d'Italia. Popolarità del governo al 62%. https://www.repubblica.it/politica/2012/03/19/news/presidente_partiti-31797464/

Ora riscontriamo che Mario Draghi ha un gradimento ancora maggiore, seguito a ruota (e sempre sopra i livelli di Monti) da Giuseppe Conte.

Siamo ancora sicuri che questo si tradurrebbe in risultati nelle urne? Avrei qualche dubbio.

Il Next Generation EU non sarà indolore per alcune categorie che inizieranno a mestare nella società, non bisogna pagare il conto per questo come fatto nel 2013. Vedremo contrazione di occupazione, attività che andranno in profonda ed irreversibile crisi perché fuori dal contesto storico produttivo. Allora occorrerà battersi per redistribuire il lavoro residuo e dargli dignità, nel contempo allestire la rete sociale capace di garantire e dare dignità anche a chi sarà fuori.

Così sembra molto indeterminato il risultato dei partiti maggiori. Nei sondaggi sembrano molto vicini, anche se a settembre le posizioni erano molto più nette con un grosso vantaggio del PD ed un risultato molto meno positivo del M5S, che pure era già guidato in nuce da Giuseppe Conte.

Forse sarebbe ora lasciar perdere le timidezze ed con compattezza mettere in risalto le figure più rappresentative del corso del PD: da Letta a Franceschini, da Zingaretti al troppo silenzioso Gualtieri (malgrado il valore mostrato), da Cuperlo a Fiano, alla Ascani e Tinagli. Componendo le differenze in una linea politica. Senza contare il seguito di Bersani e la sua riconoscibilità positiva nel Paese.

Penso che un concerto di personalità diverse sia meglio del grande leader e più coerente con la storia politica con cui nasce il PD, da partiti che avevano grandi personalità diverse fra loro.

Trovo scandalosa, comunque, la denigrazione continua a mezzo stampa che descrive il PD come un partito imbelle e senza carattere, senza forza politica. Anche la denigrazione dei processi di cambiamento del M5S mi lascia perplesso, a mio parere questi cambiamenti erano ineludibili nell'essenza stessa della nascita del movimento, partorito più da delusione che da rabbia contro. Infatti le loro manifestazioni non hanno assunto mai toni esasperati tipici delle contrapposizioni forti. Sembra, però, che questi fenomeni sociali evidenti non siano seguiti dai maitre a penser della nostra stampa.

Per Draghi non richiederei di diventare rappresentanza politica di parte, la storia di Scelta Civica è lì a far da monito, un salvatore della Patria non sempre viene gratificato dalla riconoscenza nelle urne, un esempio su tutti Ferruccio Parri. Probabilmente la stessa sorte sarebbe toccata anche a Carlo Azelio Ciampi.

Io non giocherei le carte politiche sull'elezione di un degno Presidente della Repubblica, lo abbiamo già, getterei il cuore oltre l'ostacolo nel creare una proposta concreta e ben visibile di governo, parlando fin da ora di cose concrete con chi ci vuol stare senza illusioni di false fedeltà.

Tenendo presente che nel Paese stanno crescendo forme di partecipazione su molti temi, che rappresentano una nuova cultura. Ancorare la proposta politica a quel sentire nella società può assicurare un futuro vincente.

Ora i fatti descritti da Ilvo Diamanti. https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2021/05/14/news/diamanti-301055230/?ref=RHTP-VS-I287409039-P5-S8-T1
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Arturo Infante detto Darwin detto Mac
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« Risposta #1 inserito:: Maggio 18, 2021, 09:24:47 pm »

No, non è un caso di omonimia, è proprio lo stesso.

Solo che i menestrelli del mainstream degli osanna un tanto al chilo si guardano bene dal comunicarlo agli italiani.

Erano i giorni della crisi del govern Conte, quando si cercava di dare continuità a quella esperienza cercando di coinvolgere alcuni senatori disponibili.

Molta ironia su queste persone, anche su Bruno Tabacci che si dimostra il più attivo dando anche il nome del suo raggruppamento al Senato.

Battute a non finire degli innamorati di un certo personaggio contro Tabacci.

Poi scopriamo che Draghi affida la delega sulle politiche dello spazio proprio a quello stesso Bruno Tabacci definito un incompetente fra gli incompetenti mezze calzette che volevano sostenere il governo Conte.

"Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha quindi scelto di essere affiancato da Tabacci nella direzione della politica dello spazio, un settore in cui l’Italia ha raddoppiato l’impegno finanziario dell’ultimo anno e di fondamentale importanza geopolitica. Inoltre, tra i fondi del Next generation Eu, circa 10 miliardi dovranno essere investiti proprio in difesa e aerospazio. Sara quindi compito di Tabacci individuare i progetti da finanziare e monitorare i lavori."

Nessun articolo su Repubblica, Il Riformista, Corriere della Sera, ... Solo il Fatto Quotidiano ne parla e Libero che è risentito della mancata nomina di Giorgetti. Il Foglio ne parla solo ad inizio maggio per narrare le liti fra Giorgetti e Tabacci (con Tabacci che sa valutare bene il "valore" di Giorgetti).

Ora vorremmo che tanti, politici e giornalisti in testa, si scusino con Bruno Tabacci, persona serissima anche se non di sinistra.

Ora avremmo diritto ad una comunicazione chiara e corretta.

https://www.wired.it/attualita/politica/2021/03/23/spazio-governo-draghi-bruno-tabacci/
« Ultima modifica: Dicembre 10, 2021, 05:07:26 pm da Arlecchino » Registrato

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