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Autore Discussione: Bianca DI GIOVANNI Prodi e Vincenzo Visco contro il "sistema Amazon", una ...  (Letto 1921 volte)
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« inserito:: Settembre 24, 2017, 11:24:05 am »

Romano Prodi e Vincenzo Visco contro il "sistema Amazon", una "macchina infernale" che aumenta la produzione con meno lavoro

Proposte contro le diseguaglianze di Nens-Eticaeconomica: nuove aliquote, la novità della tassa sui robot e della green tax, la conferma della patrimoniale

 21/09/2017 15:01 CEST | Aggiornato 2 ore fa

Bianca Di Giovanni

"Amazon fa saltare decine e decine di migliaia di distributori e paga i ragazzotti che corrono due soldi, è una macchina che si sta riproducendo in tutto il mondo". Con queste parole Romano Prodi individua anche nelle nuove tecnologie una delle cause delle profonde diseguaglianze che si sono sviluppate negli ultimi anni. Lo spiega nel corso della presentazione alla Camera del Manifesto contro la diseguaglianza elaborato da Nens e Eticaeconomia. "Amazon aumenta la produzione con meno necessità di manodopera – continua l'ex premier - abbassa i salari e i sindacati si sono indeboliti. È una macchina infernale che si è creata".

Oltre al "sistema Amazon", è tutto lo sviluppo tecnologico che finisce nel mirino degli autori del Manifesto: molto valore aggiunto, poco lavoro e malpagato. Redditi polarizzati al vertice, salari troppo bassi. Sta qui il problema. Tanto che tra le misure proposte compare anche la cosiddetta tassa sui robot. "La chiamiamo così per semplificare – spiega Vincenzo Visco – Non vogliamo fermare la tecnologia, ma dobbiamo seguire le basi imponibili e la loro evoluzione. Negli ultimi 30 anni la quota di valore aggiunto che va al lavoro si è ridotta di 10 punti. Per mantenere il gettito e per non gravare sui reddito da lavoro, occorre spostare il prelievo su altre fonti".

Ecco, il lavoro è la voce centrale del documento. Tanto che lo stesso Prodi, nel suo intervento, afferma che "ogni diminuzione, per quello che si può, delle imposte del lavoro va nella direzione giusta, ed è molto importante nel quadro delle diseguaglianze". Quasi un assist alla scelta del governo di concentrare le risorse disponibili per incentivare l'occupazione dei giovani. Sulle diseguaglianze poi "gran parte dei rimedi – continua l'ex premier - non dipendono da noi, ma da un sistema internazionale che poderosamente prosegue nella direzione sbagliata di tutti questi anni, e così mi viene da dire 'Reagan è vivo e combatte con noi'".

Bocciata, invece, dal professore l'idea di promettere sempre meno tasse, di parlare sempre di fisco cattivo. "Difficile contrastare questo pensiero unico, siamo su un piano inclinato – ammette - Vi rendete conto che alcuni dei rimedi assolutamente saggi e ovvi sono combattuti da coloro stessi che ne sarebbero avvantaggiati? È impressionante. C'è troppa differenziazione, poniamo un po' di patrimoniale nell'1% più ricco e facciamo una modifica delle aliquote e tu hai il voto contrario a questa proposta proprio di chi ci guadagnerebbe, ciò avviene in modo sistemico".

Il fatto è, spiegano i curatori del documento - Vincenzo Visco per il Nens e Maurizio Franzini per il Eticaeconomica - che la diseguaglianza non è vissuta come problema da affrontare e risolvere, per garantire benessere diffuso. Difficile spiegare, quindi, che se qualcuno paga le tasse, altri ne beneficiano. Nel Manifesto si propone l'imposta personale progressiva sul patrimonio, che non superi l'1% e con una franchigia che esenti i patrimoni di minore consistenza. Si chiede poi di riformare le imposte di successione, con l'esenzione dei patrimoni fino a un milione, ma includendo nell'imponibile anche le partecipazioni in imprese non quotate. Contemporaneamente si ridisegna la struttura delle aliquote delle imposte personali sul reddito, rendendola sempre più progressiva con molti piccoli scaglioni e aliquote, o seguendo una funzione matematica continua come avviene in Germania. Tra le nuove tasse, anche prelievi su emissioni inquinanti (green tax). Nel capitolo relativo alle politiche fiscali si prevede anche un'autorità unica mondiale, con il compito di uniformare le normative e quindi evitare comportamenti elusivi, e si sottolinea l'importanza della lotta ai paradisi fiscali (esistono ancora tra le 60 e le 90 giurisdizioni "opache" e con tassazione quasi inesistente).

Ma il fisco è solo un tassello della lotta alle diseguaglianze, che punta ad aggredire il problema ex ante – spiega Visco – oltre che ex post. Si tratta di creare economie inclusive, in cui il mercato va regolato con politiche antitrust, il lavoro va tutelato dando un ruolo importante e un riconoscimento legale ai sindacati (servirebbe una legge sulla rappresentanza), e una batteria di interventi su alcune istituzioni. Per esempio, favorire la collaborazione tra Banche centrali e governi, a partire dall'obiettivo della piena occupazione, salvaguardando l'autonomia della banca centrale. Riformare il sistema finanziario, superando la banca universale. Riformare il finanziamento della politica ("Da noi c'è stata la privatizzazione, una soluzione demenziale", dice Visco), combattere la corruzione.

Un vasto programma, non c'è che dire. Ma l'obiettivo che si vuole perseguire è senza dubbio gigantesco, visti i dati presentati dal Manifesto. Negli ultimi 30 anni il lavoro si è impoverito sempre di più in favore delle rendite (15 punti di Pil), e all'interno dei lavoratori dipendenti la classe media e gli operai hanno perso in favore dei dirigenti. Il fenomeno è mondiale, e l'Italia sta un po' meglio di altri Paesi. Ma il malessere sociale di oggi è in gran parte attribuibile a queste dinamiche. "Bisogna fare attenzione alle categorie con cui affrontiamo il problema – avverte Franzini – C'è la distanza Nord-Sud, o quella tra uomini e donne. Ma questa distanza incide molto meno di altri fattori. Ci sono diseguaglianze all'interno di questi macrogruppi. A sud le diseguaglianze sono fortissime, così come lo sono tra uomini che fanno lavori diversi". Allora il problema sta nei meccanismi che si sono innestati dall'inizio degli anni '90. Ed è lì che bisognerà andare a colpire.

Da - http://www.huffingtonpost.it/2017/09/21/romano-prodi-e-vincenzo-visco-contro-il-sistema-amazon-una-macchina-infernale-che-aumenta-la-produzione-con-meno-lavoro_a_23217812/?utm_hp_ref=it-homepage
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