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Autore Discussione: Davide Grassi - Per la legalità. I "volti" ed i "risvolti" della rivolta  (Letto 2710 volte)
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« inserito:: Novembre 22, 2007, 03:21:58 pm »

(22 novembre 2007)


Una adesione a Sinistra Democratica ragionata ed importante.

Per la legalità

Sabato 10 novembre, i "volti" ed i "risvolti" della rivolta

di Davide Grassi


I volti della rivolta:

Sicuramente quelli del signor Conticello, titolare di uno dei piu' "gloriosi" esercizi commerciali di Palermo, l' " Antica Focacceria San Francesco ", e del signor Guajana, cognome storico del commercio cittadino, titolare di un ingrosso per l'edilizia.
Io, naturalmente, c'ero il 10 novembre al Teatro Biondo ma, seduto com' ero in terza fila, i " volti della rivolta "  ho potuto vederli soltanto al telegiornale delle 19,00.
E' dal gennaio del 1991 che il racket e l'antiracket costituiscono temi sempre presenti nella mia vita e nella mia mente.
Ogni avvenimento, ogni discussione, ogni storia, ogni uomo, per tutti questi anni, a volte anche inconsciamente, li ho guardati con quelle lenti.
Prima l'incombenza, poi il peso, poi di nuovo l'incombenza del macigno, mi hanno sicuramente logorato.
Ma quelle lenti le porto ancora e, per me, il simbolo della rivolta rimarranno i volti gioiosi di quei due imprenditori che, uno vicino all'altro, quasi danzando, brandiscono il segno della vittoria, in prima fila, sotto il palco del Teatro Biondo di Palermo, la mia citta', la mattina del secondo sabato di novembre  2007.

I risvolti della rivolta:

Ah ah! E adesso?
Ogni volta, in occasione di grandi arresti o al disvelamento di qualche, cosiddetto, grande mistero mi sono chiesto " Ma questi, ad esempio, per chi votano?".
La domanda va' posta anche oggi, all'indomani dell'arresto dei Lo Piccolo e del Giorno della Grande Rivolta; perche' di mafia si tratta ed, ancor piu', del piu' grande business di mafia.
Vedete, questo Partito Democratico non mi piace ( a me che nel 1994 sono stato candidato in Alleanza Democratica ) soprattutto per due ordini di motivi.
Il primo, piu' generale e di politica "nazionale", e' che io sono fortemente laico ed anticlericale, ma proprio di quelli che pensano che il problema dell' Italia non sia che siamo un paese "troppo" cattolico, ma che ospitiamo sul nostro suolo il Vaticano; ebbene, il P.D., per come e' nato, non sara' di certo un partito laico.
Il secondo, invece, e' molto aderente alle questioni del Sud, della mafia, della raccolta del consenso.
Sappiamo bene che in Sicilia, non soltanto prima la Democrazia Cristiana e poi Forza Italia, U.D.C. ed M.P.A. vari sono stati e sono i partiti che meglio hanno saputo rappresentare gli interessi della mafia, ma che anche, a volte, questi interessi hanno trovato ( trovano?) utile sponda nei partiti di sinistra, soprattutto quando questi hanno avuto ruoli di potere.
Cosa sara' allora il P.D. in Sicilia? A cosa portera' l' inevitabile confusione fra politici eletti, talvolta magari per tradizione familiare, anche con i voti di mafia ( che naturalmente non sono solo i voti dei mafiosi ) e quelli con una storia di antimafia ( da essere suddivisi a loro volta in caldi, freddi e tiepidi ).
Beh, per evitare ogni confusione, io mi sono iscritto a Sinistra Democratica, soprattutto sulla scia dei coraggiosi interventi dei suoi parlamentari e militanti calabresi, e, per il momento, partecipo con un po' di speranza alle assemblee aperte ai cittadini del gruppo consiliare "Altra Palermo".

da sinistra-democratica.it
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