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Autore Discussione: Gherardo Ugolini - Gag sull’Olocausto, sdegno in Germania  (Letto 2418 volte)
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« inserito:: Novembre 15, 2007, 10:51:41 pm »

Gag sull’Olocausto, sdegno in Germania

Gherardo Ugolini


Che succederebbe da noi se qualcuno in tv facesse battute pesanti sui crimini di Mussolini? Probabilmente le reazioni sarebbero blande e rassegnate. Siamo abituati a tutto: non è stato forse un ex presidente del consiglio a scherzare qualche tempo fa su quel bonario dittatore che «in fondo non ha ucciso nessuno» e che «mandava i suoi nemici in vacanza»?

In Germania invece la pensano diversamente. E hanno ragione. Ci sono argomenti, come i Lager e l’olocausto, su cui non si può e non si deve scherzare in tv. E se qualcuno se ne dimentica, ci pensano i rappresentanti della comunità ebraica a richiamare il dovere del rispetto per le vittime. Sulla graticola è finito adesso Harald Schmidt, popolarissima figura del paesaggio televisivo made in Germany, conduttore di fortunate trasmissioni satiriche in cui si diverte ad imitare leader politici senza guardare in faccia nessuno. Ma questa volta l’ha fatta davvero grossa e il suo show intitolato Schmidt & Pocher rischia di non andare più in onda sul canale pubblico Ard.

Pietra dello scandalo è la gag del «Nazometer» («nazimetro»), ovvero un apparecchio che dovrebbe testare la «pericolosità» di alcune parole comuni diventate appunto «pericolose» a causa dell’uso che se ne fece all’epoca del Terzo Reich. Se uno pronuncia la parola «forno a gas» o «doccia» il nazimetro si mette a suonare all’impazzata. Ma anche il termine «autostrada» produce lo stesso effetto, e qui l’allusione riguarda Eva Hermann, la conduttrice cui è stata tolta qualche settimana fa la guida di un talk show per aver ricordato alcuni presunti meriti di Hitler, tra cui appunto la costruzione di un’ampia rete autostradale. A peggiorare il tutto ci sono state affermazioni, sentite nel corso del programma in bocca a Schmidt o alla sua spalla Pocher, del tipo: «i nazisti erano politicamente infernali, però avevano delle uniforme fantastiche». Per non parlare delle battutacce sulle docce che gli ebrei dovevano fare prima di entrare nelle camere a gas.

Nonostante il film comico di Dani Levy sul Führer, in arrivo in questi giorni in Italia, la satira su certi argomenti in Germania risulta quanto mai inopportuna e disgustosa. E le reazioni non si sono fatte attendere. Il primo a protestare è stato Salomon Korn, vicepresidente della comunità ebraica, il quale ha commentato che «nella politica omicida dei nazisti non c’è proprio niente da ridere». Più duro il giudizio di Dieter Graumann, altro esponente di spicco degli ebrei residenti in Germania: «Sono sconvolto e indignato nel vedere che in Germania le camere a gas servono da sfondo per battute a buon mercato. È una cosa indecente, soprattutto quando si proviene da una famiglia come la mia, i cui nonni sono stati sterminati nelle camere a gas. Che razza di imbarbarimento si è mai raggiunto, se si arriva a usare come gag lo sterminio di massa?»

Ora per sapere se Harald Schmidt potrà continuare col suo programma satirico bisognerà attendere la prossima riunione del consiglio di amministrazione della Ard, programmato per il 26 novembre. Potrebbe essere decretata la sospensione definitiva dello show, oppure l’obbligo di buttare via il «nazimetro» e cambiare temi e registro. La maggior parte dei consiglieri dell’emittente sembra orientata a dare all’opinione pubblica un segnale inequivocabile: chi si vuole divertire con questi argomenti non deve trovare spazio nella tv pubblica. È il caso per esempio di Alfred Möhrle, il quale ha avvertito che «tutta la trasmissione è stata insopportabile e se adesso non cambia al 100% va chiusa». Sulla medesima lunghezza d’onda il suo collega Klaus Husemann, per il quale l’esibizione di Schmidt è stata «un’offesa per tutte le vittime dell’Olocausto». Ma tra i responsabili del primo canale nazionale ci sono anche voci più accomodanti, come quella di Günter Struve, direttore della programmazione, secondo il quale la satira «deve potersi spingere fino al limite del sopportabile e questo è ciò che è accaduto».

Pubblicato il: 15.11.07
Modificato il: 15.11.07 alle ore 9.18   
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