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Autore Discussione: Millennials, un nuovo credo. “La felicità è una forma alta di bene comune”.  (Letto 2186 volte)
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« inserito:: Maggio 07, 2016, 11:39:17 am »

Millennials, un nuovo credo

6 maggio 2016

Il tema del “come” e del “quanto basta” diventa sempre più rilevante quando si parla di crescita, di fare impresa e di costruire ambienti di lavoro dove il benessere non sia in fondo alle priorità. Anche perché il legame diretto tra performance e condizioni favorevoli delle persone è ormai stato provato, così come lo stress da lavoro correlato si è dimostrato essere - alla lunga - un freno ai buoni risultati. Ma c'è chi si spinge oltre sino a parlare di felicità, sia come indicatore da affiancare al Pil di una nazione sia come straordinario volàno per le organizzazioni e, di conseguenza, per la società intera.

Come ci ricorda l'economista Luigino Bruni su questo numero de “L'Impresa”, il magazine di management del Sole 24 Ore in edicola dal 5 maggio, “la felicità è una forma alta di bene comune”. E fiorisce proprio dove si costruisce una sana relazione tra comunità e territorio, tra cittadini e istituzioni, tra lavoratori e imprese. Il momento è favorevole - ci racconta Aldo Bonomi – perché si sta affermando un nuovo pensiero manageriale che recupera il valore dei territorio e un senso di responsabilità nei confronti della propria comunità, dopo la sbornia della globalizzazione. Ma a richiedere più attenzione alla qualità del lavoro e – quindi – della vita sono anche le generazioni più giovani, i Millennials in particolare. Il loro credo è “quanto basta”, parte dalla Silicon Valley per investire tutto l'Occidente, e vale per imprenditori e non. Se per Steve Jobs e Bill Gates, come per numerosi top manager, l'azienda era il fine, per i Millennials si invertono i termini dell'equazione: è la qualità della vita che conta, al posto della ricchezza, del profitto a tutti i costi. E le aziende, a partire dalle multinazionali, iniziano a farci attenzione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Da - http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-05-06/millennials-nuovo-credo-115557.shtml?uuid=ADuGn7B
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