I manager contro le aziende: non investono per coltivare talenti
Una ricerca di Korn Ferry mostra che le imprese non sono in grado di preparare per tempo le successioni del management: mancano candidati "pronti subito" a entrare in prima linea
01 luglio 2015
MILANO - I manager accusano le loro stesse aziende: non sono in grado, nella stragrande maggioranza dei casi, di preparare la loro stesso successione coltivando giovani talenti in grado di entrare subito nell'agone lavorativo. Servono, invece, con la massima urgenza candidati "pronti subito" per ricoprire ruoli di leadership.
A dirlo è un'indagine realizzata da Korn Ferry, realtà leader nell'executive search e nei servizi di consulenza, che ha pubblicato un nuovo report sullo studio svolto a livello globale relativo al progetto di 'Succession management'. Un'indagine condotta, fra agosto e settembre dello scorso anno, in aziende di 54 Paesi con un numero di dipendenti variabile fra i 500 e i 50mila.
"Meno di un terzo (32%) dei manager ritiene che la propria organizzazione stia investendo abbastanza per coltivare talenti 'pronti subito' per la successione", dice una nota che diffonde i risultati dell'indagine. Eppure, "avere in 'pipeline' le persone giuste da promuovere nel processo di succession management - commenta Noah Rabinowitz, senior partner e global head Leadership Development di Korn Ferry - è fondamentale per lo sviluppo della leadership. Purtroppo, non è sufficiente fornire ai potenziali leader una formazione generica e aspettarsi che riescano ad affrontare le sfide legate alla direzione strategica di un'azienda. Il processo di crescita ha bisogno di essere strettamente legato agli obiettivi e alla strategia di business, quindi deve essere guidato anche sotto questo profilo".
Come sempre, nella pianificazione dell'attività aziendale, il tempo e la prontezza sono fattori determinanti. Secondo Maurizia Villa, Managing Director di Korn Ferry in Italia, "le aziende, e questo non succede solo nel nostro Paese, non pianificano in modo efficace e soprattutto con anticipo un processo di successione manageriale e ciò è fortemente penalizzante", avverte. Dallo studio di Korn Ferry emerge che solo il 54% degli intervistati ritiene che la propria realtà aziendale stia mettendo alla prova i potenziali candidati affidando loro nuove sfide e nuovi incarichi e soltanto il 53% che l'azienda è in grado di identificare candidati 'pronti subito' per ricoprire determinati ruoli di responsabilità.
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01 luglio 2015
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