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Autore Discussione: Claudia Fusani La Francia sta violando Schengen.  (Letto 2208 volte)
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« inserito:: Giugno 14, 2015, 03:49:41 pm »

"La Francia sta violando Schengen. Hanno chiuso le frontiere e non è consentito": l'accusa dei vertici del Dipartimento di pubblica sicurezza

Claudia Fusani, L'Huffington Post
Pubblicato: 13/06/2015 21:01 CEST Aggiornato: 13/06/2015 21:01 CEST

“La Francia sta violando gli accordi di libera circolazione di Schengen. La Germania, e a ruota l’Austria, dovranno aprire nuovamente i confini a partire da lunedì quando è prevista la fine della sospensione di Schengen causa G7. Se non lo faranno, anche i tedeschi saranno inadempienti. E questo dovrà essere denunciato in ambito di commissione Europea”. I vertici del Dipartimento di pubblica sicurezza non ci stanno più a leggere e sentire dichiarazioni per cui “il sistema dell’accoglienza in Italia è un colabrodo”, che “non c’è un progetto” e il Viminale un luogo di “inetti e inadeguati” (Forza Italia) che non sa gestire i flussi di immigrati. “Il colabrodo – insiste il Dipartimento contattato da Huffington post – è a livello europeo dove non c’è alcuna strategia comune e condivisa per far fronte ad un’emergenza figlia di guerre, carestie, disperazione”. Un esodo che giorno dopo giorno assume fattezze che non è esagerato definire bibliche. E nei confronti del quale la vecchia Europa sa applicare solo la legge dello scarica barile.

Parole dure, quelle del Dipartimento, figlie di esasperazione e delusione che arrivano dopo giorni di alta tensione. E’ almeno dall’inizio della settimana che il fenomeno dei “transitanti” ha preso forma e corpo intorno alle stazioni delle principali città che sono anche gli snodi da dove i migranti che hanno un progetto migratorio chiaro verso i paesi del nord Europa attendono un treno per poter partire. “Deve essere chiaro una volta per tutte – continua il nostro interlocutore - che queste persone che vediamo ammassate nei dintorni delle stazioni non vogliono essere identificate in Italia perché sanno benissimo che a quel punto dovranno aspettare nel nostro paese l’iter della richiesta dell’asilo (accordo di Dublino, ndr) ”. C’è un video in cui si vede una donna nigeriana in un centro immigrati del sud che viene indotta all’identificazione e appena capisce cosa sta succedendo, si fa venire le convulsioni. Le forze dell’ordine non possono costringere nessuno ad essere identificato.

Ma le partenze verso il nord Europa sono diventate impossibili. Con la scusa del G7 (a Garmisch nello scorso fine settimana) Francia, Germania, Austria hanno bloccato i valichi. Parigi ha addirittura inviato la gendarmerie alla frontiera di Ventimiglia. “Sono inadempienti, stanno violando gli accordi di libera circolazione e di questo il governo italiano dovrà chiedere conto a Bruxelles” aggiunge lapidario il Dipartimento di pubblica sicurezza.
Al Viminale si tiene aggiornata la mappa dei transitanti: almeno 500 bloccati in Friuli; più o meno altrettanti a Milano; circa duecento le presenze a Ventimiglia. Altri cinquecento a Roma, sparsi intorno alla stazione Tiburtina. Si tratta di numeri in difetto.

Questure e prefetture stanno attrezzando in queste ore centri di accoglienza mobili. Il sottosegretario Domenico Manzione denuncia a sua volta il fatto che “le regioni non hanno attrezzato gli hub che si erano impegnate a realizzare già un anno fa quando fu firmato il Piano nazionale di accoglienza”. Se ogni regione avesse il suo, sarebbe quello il luogo dove ricoverare oggi i transitanti, coloro per cui l’Italia è solo un luogo di passaggio. Solo l’Emilia Romagna ne ha uno. Milano sta provvedendo in queste ore. Per togliere gli immigrati dai piazzali della stazione centrale.

L’Italia deve passare all’attacco sul fronte immigrazione. . Non solo denunciare “l’inadempienza dei paesi europei che senza l’ok di Bruxelles hanno nei fatti chiuso le frontiere e sospeso il trattato di Schengen” ma soprattutto “pretendere subito gli accordi di riammissione”. La fonte del Dipartimento lo dice in modo esplicito: “Francia e Inghilterra devono farsi carico di fare accordi con le loro ex colonie e rimpatriare gli immigrati che non hanno diritto all’asilo”.

Il premier Renzi ha preso in mano personalmente il dossier immigrazione. Finora lo ha delegato al Viminale. Ma non basta. Palazzo Chigi fa sapere che mercoledì Renzi incontrerà il premier britannico David Cameron. Domenica prossima Francois Hollande. Entrambi gli incontri sono in ambito Expo ma è chiaro che l’agenda dell’incontro ha un solo tema: immigrazione e accordi di riammissione. L’obiettivo, quello che chiede il Viminale, è che sia l’Europa a farsi carico dei rimpatri. Per due motivi: più potere contrattuale con i paesi che devono riprendere i propri concittadini; condivisone dei costi perché gli aerei per i rimpatri hanno costi altissimi. Nel 2014 abbiamo rimpatriato 15 mila persone su 170 mila arrivi di cui 42 mila siriani, 35 mila eritrei, 9 mila nigeriani. Tutti gli altri – Mali, Gambia, Palestina, Somalia, Senegal, Bangladesh, Egitto – sono migranti economici che possono essere rimpatriati. Se ci fossero accordi di riammissione con i paesi di origine. Nel 2015 sono già arrivate 57.019 persone, sono diminuiti i siriani, aumentano sudanesi, gli eritrei sono sempre la maggioranza. Ma poi ci sono le altre etnie che, per fortuna, non fuggono da guerre.

Prima dei colleghi europei, il premier vuole incontrare i governatori delle regioni. Un faccia a faccia con chi, da Zaia a Maroni passando per Toti, sta armando la disobbedienza civile contro il governo centrale. Per fortuna con scarso successo. Ma Renzi sa che questa deriva va stoppata subito. E deve farlo lui.

Da - http://www.huffingtonpost.it/2015/06/13/francia-viola-schengen_n_7576994.html
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