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Autore Discussione: Serena Berici. Elkann, un bond Ferrari è ancora prematuro  (Letto 2072 volte)
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« inserito:: Dicembre 01, 2014, 04:17:10 pm »

Elkann, un bond Ferrari è ancora prematuro

Di Serena Berici

Tante ipotesi allo studio nella casa di Maranello, tutte premature. Oggi il presidente di Fca , John Elkann, ha lasciato intendere che per sottoscrivere un bond Ferrari bisognerà ancora attendere del tempo. "E' prematuro parlare del bond Ferrari. L'operazione Ferrari sarà nel 2015, quindi è tutto prematuro, ma stiamo facendo tanto lavoro", ha affermato, facendo riferimento alle ultime indiscrezioni secondo cui il Cavallino Rampante potrebbe emettere a breve il suo primo prestito obbligazionario.

Come anticipato ieri da Mf-Milano Finanza, infatti, la Ferrari finanzierà in favore di Fca il maxi dividendo da 2,25 miliardi di euro nel primo semestre del prossimo anno, prima dell'uscita dal Lingotto e della quotazione del 10% a Wall Street, attraverso la liquidità presente in cassa ma anche tramite l'emissione di debito nei confronti di terzi. L'operazione dovrebbe consentire a Fca una riduzione di 715 milioni del debito che a fine settembre ammontava a circa 11,3 miliardi.

Per il gruppo del Cavallino Rampante, sempre secondo quanto riferito oggi da Elkann, non sono neppure in vista nuovi cambi di management e, in particolare, non si sta pensando a una sostituzione di Sergio Marchionne. "Oggi c'è un vertice molto chiaro con Marchionne come presidente e Felisa come ad. Quello che abbiamo cambiato è la componente sportiva: abbiamo un leader forte con Maurizio Arrivabene che conosce sia la Formula 1 che la Ferrari e potrà guidare un campione del mondo come Sebastian Vettel. Abbiamo visto in passato quali risultati ha portato il binomio tra ottimo manager e pilota tedesco", ha spiegato Elkann.

Più in generale, ha ribadito che lo spin off della Ferrari darà al gruppo la possibilità di svilupparsi al meglio e la possibilità di introdurre azioni a voto multiplo (loyalty shares) è una delle tante ipotesi al vaglio per premiare l'investitore di lungo periodo. Quanto all'amministratore delegato di Rcs, Pietro Scott Jovane, "sta lavorando bene, questa è la cosa più importante e non c'è nessuna ragione per cambiare chi lavora bene", ha proseguito il presidente di Fca, primo azionista del gruppo editoriale con il 16,7% del capitale, in vista della scadenza del cda nell'assemblea della prossima primavera.

Elkann ha poi sottolineato che i risultati di Rcs del terzo trimestre hanno mostrato una "netta progressione" rispetto allo scorso anno e i manager hanno confermato che gli obiettivi di quest'anno saranno raggiunti. Ha però glissato sulla scelta del nuovo direttore del Corriere della Sera: "il comunicato stampa era molto chiaro, ha determinato tempi e percorsi". Ferruccio De Bortoli, infatti, rimarrà in carica fino all'assemblea di approvazione dei conti.

Quanto, infine, alla holding Exor , che ha a disposizione due miliardi di euro per effettuare acquisizioni, al momento non ci sono trattative in corso per nuovi investimenti e non si sta guardando ad alcun settore in particolare. Dopo le parole di Elkann a Piazza Affari il titolo Fca  cede lo 0,30% a 10,04 euro, Rcs  l'1,07% a 0,9705 euro ed Exor  un più modesto 0,06% a 35,88 euro.

DA - http://www.milanofinanza.it/news/elkann-un-bond-ferrari-e-ancora-prematuro-201411281320594792
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