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Autore Discussione: VINCENZO NIGRO. - Gli Yazidi, gli adoratori dell'Angelo Pavone.  (Letto 2059 volte)
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« inserito:: Agosto 12, 2014, 06:27:35 pm »

Gli yazidi, gli adoratori dell'Angelo Pavone. La deputata: "Vogliono sterminarci tutti"
Vivono tra Iraq, Siria e Turchia, sono meno di un milione e ora sono costretti in fuga dall'avanzata dello Stato islamico.
L'appello disperato di un deputato


di VINCENZO NIGRO
   
GLI YAZIDI, i seguaci dell'"Angelo-Pavone", stanno morendo. Una intera popolazione sta per scomparire dal Medio Oriente sterminata dall'avanzata dei miliziani sunniti dell'Isis. I combattenti dello Stato islamico in Iraq hanno già colpito migliaia e migliaia di sciiti e di cristiani, ma adesso nel mirino ci sono i membri di questa misteriosa comunità millenaria che da una settimana è in fuga tra le montagne e nei deserti ai confini con Siria e Turchia.

I numeri sono incerti, gli yazidi dovrebbero essere fra i 100 mila e i 700 mila. E anche la loro storia, le loro origini sono poco conosciute se non del tutto misteriose. Come altre minoranze religiose in Medio Oriente, come gli Alawiti di Bashar el Assad o come i Drusi che vivono in Libano e Israele, gli yazidi nascono membri della loro religione: nessuno può convertirsi al loro credo. Sono una setta della popolazione curda che incrocia Islam, cristianesimo e zoroastrismo, un gruppo millenario che ha continuato a sopravvivere a persecuzioni e violenze in un'area del mondo (fra Iraq, Siria e Turchia) in cui imperi e regimi si sono combattuti e inseguiti per secoli.

Al telefono da Bagdad uno dei leader della comunità, il deputato Mahma Khalil, ci aggiorna sulla fuga dei suoi fratelli dai villaggi del nord: "L'offensiva è partita da una settimana. Da allora io sono in contatto continuo con le Nazioni Unite, ho passato giorni al telefono con Washingotn, col governo americano, con la loro ambasciata qui a Bagdad. E' in atto un genocidio di un popolo che non è conosciuto da nessuno e quindi non è protetto da nessuno. Sono 200 mila i miei fratelli in fuga dall'Isis nel Nord del paese assieme ai cristiani, sono fuggiti dai giorni nei deserti ". Khalil dice che chiedere aiuto al governo iracheno è inutile: "Qui l'autorità politica nazionale si è frantumata, gli sciiti pensano solo a come difendere se stessi, a come regolare i loro giochi di potere per il prossimo governo. Chi deve intervenire è la comunità internazionale, innanzitutto in sostegno ai gruppi crudi che ci stanno aiutando".

L'onorevole Khalil racconta che gli yazidi in fuga nel Nord si stanno avvicinando o sono già entrati nelle aree della Siria e della Turchia controllate dai vari partiti curdi: "Gli aiuti paracadutati dagli americani potrebbero salvare qualcuno, ma i numeri sono massicci, e soprattutto i miliziani dell'Isis continuano a devastare i nostri villaggi, a terrorizzare tutti".

Domenica scorsa i jihadisti avevano conquistato Sinjar, la più importante città yazide: I cittadini sono fuggiti verso la "Jebel Shingal", la montagna Sinjar : si stanno ancora arrampicando fra le pietre, si nascondono le caverne per sfuggire ai sunniti e per trovare un riparto al sole infernale. La montagna è il primo punto in cui gli aerei americani hanno lanciato aiuti.

Oltre ad attaccare i cristiani i miliziani dell'Isis hanno dato l'assalto agli yazidi per allargare le aree che controllano, per mettere sempre maggiore pressione sugli avversari curdi, ma anche perché definiscono gli yazidi "i seguaci del diavolo". Secondo gli estremisti sunniti, il loro nome deriva da Yazid ibn Muawiya un odiato califfo della dinastia Ommaide. La verità è che gli yazidi non sono classificabili come anti-islamici, sono semplicemente autonomi e diversi: venerano sia la Bibbia che il Corano, adorano il sole e rispettano i culti della luce e della notte dello zoroastrismo. Pregano 5 volte al giorno quasi come i musulmani, dividono il pane fra i fedeli come i cristiani. I loro bambini vengono battezzati da un "pir", un sacerdote, ma i fedeli praticano anche ancora sacrifici di animali e circoncisioni come alcuni ebrei ortodossi.

Dal loro dio Yasdan promanano sette grandi spiriti tra i quali il più importante è l'Angelo Pavone, il "malak taus" che è fra i più rappresentati nei loro templi e nelle sulle loro tombe. L'altro nome dell'uccello è shaytan, che è simile alla parola araba che si usa per il diavolo, il maligno: appunto "satana". E questo è un altro degli elementi che li porta ad essere perseguitati dai sunniti appunto come "fedeli del diavolo".

© Riproduzione riservata 09 agosto 2014

Da - http://www.repubblica.it/esteri/2014/08/09/news/gli_yazidi_gli_adoratori_dell_angelo_pavone_parla_un_loro_deputato_questo_un_genocidio_vogliono_sterminarci_tutti-93474114/
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