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Autore Discussione: I partiti in Ue: il Pd entra nel Pse.  (Letto 3039 volte)
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« inserito:: Febbraio 28, 2014, 07:18:43 pm »

I partiti in Ue: il Pd entra nel Pse.
Ma è scontro tra D'Alema e Fioroni. E Renzi ironizza

Alla vigilia del congresso dei socialisti europei a Roma, la direzione democratica dice sì all'adesione quasi all'unanimità. Vota contro l'ex Dc: "Mi troverò in una eccezionale solitudine. Indisponibile a morire socialdemocratico". La replica del leader maximo: "Io mi limiterei a non morire". Il premier commenta con una battuta: "Comprerò i pop-corn per assistere a questo epico duello sul ruolo dei cattolici"

ROMA - Matteo Renzi porta il Partito democratico nel Pse. Un'adesione "storica". Il Pd, infatti, 'entra' nel Partito del socialismo europeo con 121 sì, un voto contrario (quello di Beppe Fioroni) e due astenuti su 125 presenti. L'unanimità, dunque, è soltanto sfiorata. Il responso viene ufficializzato al termine della direzione del Nazareno. Un appuntamento caratterizzato da un botta e risposta al vetriolo tra lo stesso Fioroni e Massimo D'Alema, con tanto di commento ironico del premier Renzi. Tra gli astenuti, Matteo Richetti, luogotenente del segretario Pd in Emilia-Romagna. Proprio in polemica con Renzi, Richetti interviene sostenendo che la scelta di oggi "rappresenta la fine di un'ambizione". Una decisione assunta senza un sufficiente dibattito, sostiene il deputato, ma che soprattutto "sarebbe un passo indietro".

La voce contraria più dura e senza appello, tuttavia, è quella di Fioroni: "Mi troverò in una eccezionale solitudine, confido quindi nella vostra cortesia...". Così, l'ex Dc ed ex Ppi apre il suo intervento in direzione. Un intervento con cui annuncia il "netto dissenso" all'adesione del Pd al Pse. E poi: "Ribadendo l'indisponibilità a morire socialdemocratici, auguro a voi tutti di vivere intensamente da democratici". Rivolgendosi al premier Renzi, inoltre, Fioroni gli dice che scegliendo il Pse "è difficile trovare un percorso innovativo". L'adesione è "una scelta contro noi stessi".

A rispondergli con ironia, però, è leader maximo che a Fioroni replica: "C'è tra di noi chi teme, non senza ragione, di morire democristiano. C'è poi chi non vuole morire socialista. Io mi limiterei alla prima parte di questa affermazione, che è compresa da tutti i cittadini". Poi D'Alema prosegue: "La nostra adesione deve avere un forte impegno innovativo, dobbiamo contribuire a creare una vera forza politica europea progressista, dalla politica economica ad una svolta in politica estera europea. Così come per 15 anni l'Europa si è rivolta soprattutto ad est dopo la fine della guerra fredda, oggi il Mediterraneo deve essere un banco di prova fondamentale. Non è una resa, ma un grande passo avanti".

A scherzare sul botta e risposta tra l'ex democristiano e l'ex comunista è tuttavia lo stesso Renzi:  "Anch'io - dice - comprerò i pop corn per assistere all'epico scontro tra D'Alema e Fioroni sul ruolo dei cattolici nella sinistra europea".

Prima del voto, è stato il presidente del Pse, Serghei Stanishev a sottolineare: "Sono sicuro che la richiesta del Pd di entrare a pieno titolo nel Pse sarà accolta all'unanimità domani" dal congresso dei socialisti europei a Roma. "Senza il Pd la nostra famiglia era incompleta, domani finalmente si completerà" ha aggiunto Stanishev che è pronto a incontrare Matteo Renzi.

Il via libera all'adesione al Pse "sancisce il completamento di un percorso che viene da molto lontano". Lo dice il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, aprendo i lavori della direzione dem. "L'Italia - aggiunge - ha due capitali, una è Roma e l'altra è Bruxelles" e in quest'ottica il Pd deve decidere "in quale campo stare per cambiare le politiche in Ue, per costruire politiche diverse da quelle che ci sono state fin qui".

Mogherini poi ricorda che al congresso Pse di domani non solo si cambierà il logo con la dicitura 'Socialisti e democratici' ma si eleggerà anche il candidato alla presidenza della Commissione europea, il tedesco Martin Schulz. "Un atto importante. Avremo un candidato comune per dire che non esistono un'Italia e una Germania, ma un progetto comune da portare a Bruxelles".

© Riproduzione riservata 27 febbraio 2014

Da - http://www.repubblica.it/politica/2014/02/27/news/presidente_pse_la_richiesta_del_pd_sar_accettata_all_unanimit-79797051/?ref=HREC1-1
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« Risposta #1 inserito:: Marzo 01, 2014, 07:53:58 pm »

Congresso Pse, Renzi saluta l'ingresso del Pd: "Un giorno speciale"

Nel suo intervento il premier ringrazia Bersani e D'Alema e rilancia l'impegno sulla scuola: "La più grande scommessa che dobbiamo vincere è quella dell'educazione". Plebiscito per la candidatura di Schulz a commissario Ue

01 marzo 2014
   
ROMA - Un manifesto in dieci punti, con il lavoro al primo posto. E' questo il documento approvato oggi al Congresso del Pse a Roma che ha incoronato il tedesco Martin Schultz a candidato per la presidenza della Commissione Europea, con l'obiettivo di "cambiare" l'Europa dopo che i conservatori hanno portato "paura e austerità".

Dal palco ha preso la parola anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi, a lungo seduto in prima fila tra Schulz e la segretaria della Cgil, Susanna Camusso.  Renzi ha innazitutto ringraziato Pierluigi Bersani, Piero Fassino, Massimo D'Alema e tutti i predecessori alla guida del Pd e dei suoi 'affluenti'. "Per i democratici è un giorno speciale - ha detto in inglese - perché è un momento molto importante per la nostra comunità. E un pensiero va al mio amico Bersani, a Piero Fassino e Massimo D'Alema e a tutti i leader del Pd  e prima del Pds-Ds".

"Io credo - ha proseguito il segretario democratico - che la più grande scommessa che dobbiamo vincere è quella dell'educazione e l'attenzione verso la scuola, dove si costruisce la condizione dell'Europa economica. Se questo avverrà il Pd sarà orgoglioso di far parte di un cammino economico comune". "L'Europa sociale è condizione e non figlia dell'Europa economica", ha aggiunto. Per realizzare un nuovo modello in Europa, ha insistito il leader del Pd, "l'Italia deve adempiere ai propri obblighi ma noi dobbiamo tenere i conti in ordine non perché ce lo chiede l'Europa ma perché ce lo chiedono i nostri figli".

"In un momento terribile di spread non economico ma per la vita dei cittadini - ha proseguito - noi dobbiamo fare in modo che il piccolo artigiano non veda l'Europa come il problema ma come la soluzione dei problemi, come l'Europa dei cittadini e non dei burocrati. Questo è il nostro obiettivo".

In platea anche il leader di Sel Nichi Vendola.  "Sono qui in segno di amicizia per Martin Schulz e come convinto sostenitore della lista Tsipras, con la speranza che le sinistre aiutino l'Europa a uscire da questo incubo" dell'austerity e "a superare la terribile tenaglia rappresentata in tutta l'Ue dai governi delle larghe intese", ha spiegato.

In conclusione dei lavori il congresso Pse, come detto, ha candidato ufficialmente Martin Schulz alla presidenza della Commissione europea. I delegati hanno espresso 368 voti favorevoli, 2 contrari e 34 astenuti.

"I nostri amici italiani - ha detto tra l'altro Schulz nel suo intervento - ce la stanno mettendo tutta per rendere l'Italia un paese più forte, più giusto, un paese dove Matteo Renzi ha definito un piano di riforme coraggioso per ridare speranza e futuro all'Italia".

© Riproduzione riservata 01 marzo 201

Da - http://www.repubblica.it/politica/2014/03/01/news/renzi_congresso_pse-79935286/?ref=HRER3-1
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